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Da grande appassionato di motociclismo quale sono, intervengo in questa triste discussione per due motivi...prima di tutto per esprimere il mio dolore e sconcerto per la perdita di un grande talento italiano, un pensiero speciale va ai suoi cari.
E poi per riportarvi il pensiero di un personaggio unico e speciale nel mondo delle due ruote, parlo del dott. Claudio Costa...a molti potrebbe risultare un nome come un altro ma il dott. Costa è il "dottore dei piloti" da moltissimi anni, è colui che dirige la Clinica Mobile e soprattutto è colui che ha compiuto degli interventi sui piloti ai limiti del miracoloso...alcuni di loro non sarebbero vivi se non fosse per lui...una persona speciale, dotata di un senso di umanità quasi fuori dal comune.
E il suo pensiero, ogni volta che viene a mancare un pilota, è sempre lo stesso..."pensiamo che questi ragazzi se ne vanno mentre stanno realizzando il proprio sogno, pensiamo che stavano facendo quello che hanno sempre desiderato nella vita".
Un concetto che, nonostante non serva ad alleviare le sofferenze di nessuno, mi sento di condivedere pienamente.
Premesso che davanti alla morte siamo tutti uguali vorrei comunque dire una cosa.......capisco che suona male dirlo ma perdere la vita mentre si realizza il proprio sogno ( mentre si pratica uno degli sport più pericolosi al mondo ) è diverso da perdere la vita mentre si lavora in un cantiere e si fatica per portare a casa lo stipendio.
Con tutto il rispetto per SIC e i suoi cari...RIP
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Modalità ibrida
