In realtà appena uno ha una trombosi (flebite nel caso di specie) si fanno tante analisi a tutti, ma poi cio' non modifica la terapia. Questo succede spesso in medicina: fino a che non viene fuori uno studio in cui in un folto gruppo che prende una certa terapia si verificano meno accidenti rispetto a queli che non la prendono.........il sapere di avere una mutazione o una certa variante ecc.... non serve a nulla (se non a preoccuparsi
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Buddha le disquisizioni che fai non sono del tutto corrette: la medicina non è biochimica, quindi è molto lontana da una scienza esatta e non puoi presumere in base alla logica della reazione chimica (o del nesso diretto di causalità)
Ad esempio fattori che producono trombosi sono tali e tanti che paradossalmente le trombosi sono frequenti nei pazianti leucemici con pochissime piastrine (perche' non si sa).
In quersto momento tu non sai se il tuo richio di avere una trombosi (ripeto piu' spesso una flebite che non un ictus od un infarto) è maggiore di un altra persona e comunque non vi sono indicazioni ad una cira preventva.
La cosa della controindicazione delle immersioni la capisco, è come l'eccsso di prevenzione e si chiama "medicina difensiva". In altri termini per evitare denunce noi medici siamo costretti a dire non fare questo e quell'altro, fai questi esami ogni tre mesi ecc... Insomma i medici sono ormnai anche in italia nell'occhio del ciclone e si sono creati studi di avvocati strutturati apposta per denunciare i medici che fanno una ferita dell'appendice di 3 anzich' di 2 cm.....
Io non trovo ora una base scientifica per tale controindicazione, lunedi' rientro in ospedale e pongo il caso al direttore del centro per lo studio della coagulazione (durante il caffe....) ne riparliamo...