Dopo il topic sulla meiosi andiamo di filologia
Si tratta di un dittongo.
Vi spiego perchè io pronuncerei "pecilia" (senza dittongo, e comunque scrivo poecilia). Perchè io sono italiana e sto vivendo nel 2011.
La pronuncia dei dittonghi esattamente come sono scritti apparteneva ai tempi di Cicerone, più o meno. Poi il latino si è evoluto (nel senso che si è "inquinato" di elementi provenienti dalle parlate locali, ovviamente non colte), e quindi la pronuncia pure: nello specifico i dittonghi pronunciati come unica vocale, per intenderci, fanno parte di una pronuncia più tarda, del latino "ecclesiastico". L'italiano è una delle evoluzioni di questo latino (oltretutto in Italia il latino è stato mantenuto dalla Chiesa, e pronunciato non alla maniera classica per secoli).
Io preferisco la pronuncia del "latino restaurato" quando leggo Cicerone
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, ma se si leggono testi dell'alto medioevo non si dovrebbe usare la pronuncia "restaurata", bensì quella ecclesiale.
E Linneo? Beh, lui non è vissuto ai tempi di Cicerone...
Io, siccome parlo italiano ed inserisco la parola poecilidi nel mio discorso in italiano, allora pronuncio pecilidi (che, fra l'altro, non è una parola che ha mai pronunciato Cicerone), però se fossi tedesca userei l'altra perchè in Germania usano la pronuncia "restaurata".
Fate voi
Se poi avete voglia di approfondire leggetevi questa paginetta
http://www.trafioriepiante.it/Infoga...tinoStearn.htm