allora, diciamo che sull'utilizzo della FLOURITE ci sono millemila post che potresti leggere scritti da gente molto + informata di me, però voglio comunque dirti la mia.
La Flourite ha la caratteristica importante di trattenere le sostanze utili all'accrescimento delle piante e di rilasciarle gradualmente, non è di per sè un "fertilizzante", ma un ottimo substrato si: potremmo vederlo come un gradino sopra gli inerti e uno sotto i fertilizzanti "puri".
Ha il vantaggio anche di avere una granulometria che facilita la crescita e l'insediamento dell'apparato radicale, evitando la formazione di zone anossiche (priva di ossigenazione).
Purtroppo, come si legge ultimamente, sembra che si sia accentuato un fenomeno che comporta la variazione della durezza dell'acqua, con la conseguenza che per qualche settimana tu debba monitorare costantemente i valori della tua acqua, intervenendo in modo opportuno.
La difficoltà sta proprio in questo.
Per chi inizia è generalmente più semplice adottare una soluzione del tipo fondo fertile (tipo Sera FlorDepot per intenderci) con sopra della ghiaia o sabbia a granulometria non troppo fine.
Io sto avendo esperienza positiva con quel fondo Sera con sopra uno strato di ghiaietto Wave di granulomentria 0,5-1mm.
Per la vaschetta delle neocaridina ero propenso per la flourite ma dopo le ultime notizie e data la scarsa tolleranza di queste ultime alle acque "ricche" preferisco ripetere l'accoppiata scritta sopra.
Spesso, quando si parla di terricci come la Flourite, salta fuori anche il nome akadama: se sei interessato, puoi leggere importanti informazioni sul suo impiego sul sito del mitico Walter Peris
qui