Il “serbatoio” per la H2O2 non è chiuso sopra, ma sotto. In altre parole, una volta riempito e chiuso con il rubinetto arancione, va girato cosi che la parte piatta, di colore marrone, serva di base di appoggio per la zavorra che chiude l’oxydator.
Per 200L serve una pietra; per 400 L ne servono 2
Il bicchiere va riempito lasciando circa 1 cm vuoto
Per vederne il funzionamento, basta osservare la fuoriuscita di microbollicine di O2. Meglio ancora se si fa una misurazione dell’O2 prima di inserirlo in vasca e dopo circa 10

, cosi da notare un incremento della concentrazione di O2 in vasca.
Chiaramente va controllato periodicamente la presenza di H2O2 nel bicchiere, considerando che, in fase di avvio, e cioè per circa 10

giorni, il consumo di H2O2 è molto elevato; non è affatto strano dover rabboccare ogni 4-5 giorni. Successivamente il consumo si abbassa notevolmente.
Chiaramente è un ottima scelta, soprattutto in confronto della porosa in quanto l’oxydator non elimina la CO2.
La posizione dell’oxydator in vasca non è molto rilevante cosi che può facilmente essere nascosto con una pianta, un legno…… Tuttavia è ovvio che per sfruttare al meglio l’ossigeno che rilascia è opportuno far si che un minimo del flusso di acqua passa sopra, cosi da disperdere meglio l’O2 in tutta la vasca. Inutile metterlo a l’ingresso del filtro, al mio avviso, perché servirebbe solo a “doppare” i batteri del filtro senza effetto sui pesci.
.Attenzione a l’H2O2 che si usa…..di “buona qualità” e mai oltre il 6%.