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Originariamente inviata da lobo69
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Sulle PL avevo letto che bisogna considerare qualche watt in più per arrivare all'efficenza di un T8
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Questo è vero, però se si ragiona a parità di potenza. In acquario, in genere, il neon lo si sceglie anche su misure di
lunghezza, perché deve illuminare tutta una vasca, non soltanto la metà destra o la metà sinistra.
Un tubo T8 da 15W mi pare sia lungo attorno ai 45

cm ed avrà una certa efficienza luminosa.
Se prendiamo una PL da 15W, questa avrà prestazioni leggermente inferiori alla corrispondente T8. La PL, però, sarà lunga circa la metà.
Se dovessimo sostituire il nostro neon T8 dell'acquario non lo sotituiremo quindi con una PL da 15W (ragionando cioè in termini di potenza), perché non avrebbe senso pratico, bensì con una PL lunga all'incirca 45

cm, che corrisponde a 36W, essendo "in un certo senso" una T8 da 36W lineare che è stata ripiegata in due.
Se ne deduce che con una PL
della stessa LUNGHEZZA avrò aumentato di moltissimo la potenza luminosa che vado a mettere nel mio acquario.
In termini di potenza assoluta è vero: la PL è un po' meno efficiente del corripondente T8.
Ma se ragioniamo in termini di lunghezza, come si fa per i nostri scopi, la PL risulta decisamente la lampada più efficiente fra le tre: a parità di lunghezza ha molta più potenza e produce molto più flusso luminoso.
Quoto
mmicciox sul fatto che la sovrapposizione di diversi tubi crea zone con illuminazione non equamente miscelata e il colore complessivo non è il semplice risultato di una brutale media fra °K, visto che il colore è una sensazione fisiologica che corrisponde a relazioni matematiche precise solo se queste vengono poi corrette con apposite "funzioni di sensibilità" dell'organo di senso preso in esame, in questo caso l'occhio umano.
Una disposizione intelligente, però, può a mio parere dare alle piante una effettiva spinta in più.
Una 840 messa in fondo e una 10.000°K messa davanti a distanza di 30-40 cm dall'altra difficilmente interagiranno "a pieno" coi loro coni luminosi. Ma se io, ad esempio, metto una lampada calda sopra a una zona restrostante in cui ho molte piante rosse a stelo lungo probabilmente queste ne risentiranno positivamente, nel senso che le vedrò crescere molto.
Molto meno il pratino sul davanti, sopra al quale dovrò provvedere con un'altra illuminazione.
Oppure, volendo distribuire una luce calda in maniera più uniforme, potrei pensare di mettere le luci calde al centro e quelle fredde sui margini.
Anche i riflettori, in questo senso, sono molto più importanti di quanto non si creda nel direzionare i flussi luminosi, e purtroppo le forme che si trovano in commercio hanno dei profili assolutamente inadeguati, per non dire proprio

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Non c'è un riflettore che sia un minimo decente!!!! Buttano tutti la luce "in giù", e sono fatti solo pensando a questo criterio estremamente grossolano.
In sostanza, secondo me, quando uno ha sufficientemente pratica e sa cosa vuole ottenere, dovrebbe adattare il tipo di illuminazione alle esigenze che ha o ai risultati che si propone.
E' una politica di compromesso, ma coi tubi fluorescenti, data la loro forma costruttiva, non è che si possa pretendere di più.
Di certo una HQI a spettro completo che spara uno spettro 9** e lumen a camionate su tutta la vasca in maniera molto più uniforme è tutta un'altra cosa. Coi neon si fa quel che si può...
Se si adotta la soluzione monocolore, però, secondo me è indispensabile che almeno metà dei tubi siano a spettro completo, sennò la situazione "come si ha nella luce in natura", visto com'è fatto lo spettro dei tubi 8**, è lontana anni... LUCE!!
