Cari Amici,
vi ringrazio di avermi risposto così celermente. Ma onestamente speravo in un po' più di ...
ottimismo! Non cercate di convincermi che non esista nessun PAZZO al mondo, che abbia già pensato a crearsi una barriera corallina privata!
Per quanto riguarda energia ed illuminazione, non c'è problema. E' il mio settore, e userò delle lampade particolari laser He-Ne a fluorescenza negli ultravioletti, che sfruttano il decadimento degli elettroni eccitati del secondo livello energetico del Neon. Tranquilli, nessun pesce verrà fritto!! Infatti il tubo di queste lampade è ricoperto di una sostanza organica che assorbe gli ultravioletti ed emette nel visibile. Il risultato?? Tanta luce, consumando poca potenza (con meno di 2500Watt conto di illuminare A GIORNO la vasca intera)!
Per quanto riguarda invece, il costo di pesci e rocce, beh.. se sono un caso tanto raro, immagino che mi faranno un prezzo all'ingrosso!!
Scusate ma la vostra
SFIDUCIA nei confronti del mio progetto, mi lascia un po'
deluso e basito. Come potete pensare che non sia possibile automatizzare l'ecosistema per quattro pesciolini?? Amici, sono convinto di risolvere le vostre aporìe con un paragone:
La mia piccola azienda ultimamente si sta occupando, con tante altre, e con l'ausilio di ottimi ingengeri di torino, della costruzione di alcuni MODULI della stazione spaziale internazionele. Per intenderci, i moduli sono quelle "stanze" o quei "locali" a forma tubolare, di cui è composta la stazione orbitante. Ognuno di quei moduli, deve essere totalmente indipendente, tra le altre cose, nella gestione attenta e scrupolosa della concentrazione di Azoto, Ossigeno, Argon, Vapore acqueo, (CO2), Neon, Elio, Metano , Idrogeno, Kripton, Xeno e Ozono. Inoltre bisogna tenere sotto controllo l'umidità, la pressione, la tenuta stagna, la radiazione ultravioletta... e potrei continuare per pagine intere. Pensate che la sola variazione della pressione di qualche millibar, può causare la morte istantanea degli astronauti, per ANOSSIA: gli alveoli polmonari infatti, a causa della lieve depressurizzazione del modulo, non riescono a trattenere l'ossigeno (malgrado questo sia presente nell'aria), la quantità di monossido di carbonio nel sangue non viene regolarmente depurata, e in pochi attimi si muore di ASFISSIA. Questo solo per farvi notare, che anche l'UOMO vive in un ecosistema delicatissimo e proibitivo, e che esso è tanto vulnerabile e la sua vita è tanto precaria, quanto può essere quella di un pesce. E quella pellicola d'aria che circonda la terra e che ci permette di respirare ogni trenta secondi nell'immenso vuoto dell'universo, è di una fragile raffinatezza ed eccezionale rarità. Eppure... lassù, ormai da 30 anni, l'uomo è riuscito a ripordurre ed automatizzare il proprio AMBIENTE VITALE, con una precisione meticolosa. E, amici, se siamo riusciti dell'ardua impresa per L'UOMO, spiegatemi per quale motivo non dovremmo riuscire a farlo ANCHE per i pesci!!? Amici, volere è potere. CONOSCERE, è potere. Un apoftègma latino diceva [b]"chi apprende che non esiste cruccio da essere INSORMONTABILE per la propria mente, apprende l'ONNIPOTENZA!"
Io la farò quella vasca. E sarà divina.
Comunque mi avete convinto a consultare un biologo marino per la decisione dei pesci da inserire e la dettagliata descrizione dei parametri vitali dei pesci. Tanto per avere le nozioni per studiare un sistema autogestente.
Volevo chiedervi: con quanti pesci potrei riempire la vasca senza che ne soffrano?? Ce ne staranno duecento?? Ovviamente di specie diverse..
E uno squaletto sarà compatibile??
Buona serata, amici!! Grazie dei consigli.. a risentirci

andrea