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Originariamente inviata da franklin
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Quote:
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è vero, vedi il panda è un classico esempio di equilibrio
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e si torna da capo....il padna è in via d'estinzione sempre a causa della ditruzione dell'abitat.......
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Caro franklin,
mi fa piacere che ti sei resto conto del tuo tono, e quindi ti rispondo nel merito.
Vedi, la discussione era partita più o meno così: qualcuno ha scritto che è stata vietata l'importazione degli uccelli da compagnia, altri hanno plaudito, altri ancora hanno imprecato.
La questione poi è tracimata in una gara piuttosto inutile di dati buttati un po' lì, di citazioni improbabili e molto altro. Un po' come quelle gare negli spogliatoi del calcetto, a fine partita, su chi ce l'aveva più grosso. Inutili (soprattutto perchè vincevo sempre io

).
Se proprio vogliamo parlare di queste cose, e vogliamo che la discussione porti da qualche parte, credo non dovremmo perdere di vista alcuni paletti.
Un primo paletto è che indubbiamente il rischio di estinzione di alcune specie animali, fra cui alcuni pappagalli, dipende prevalentemente da fattori macro, come la deforestazione, l'impiego di pesticidi e tante altre cosette. Su questo hai ragione.
Un secondo paletto è che oltre 170 paesi, spinti dalla comunità scientifica internazionale, che ne sa un po' più di te e di me, ha deciso da tempo di limitare l'importazione e l'esportazione di alcune specie vegetali ed animali. Questo accordo è stato scolpito nella famosa Convenzione di Washingthon, nota ai più come Cites.
Un terzo paletto è che tale convenzione prende atto di una situazione, quella del pericolo di estinzione, e cerca di porvi rimedio, stabilendo che alcune specie sono difficilmente esportabili (allegato A), ed altre lo sono un po' di più (allegato B). Non entro nel merito perchè sarebbe lunga.
Questi sono i paletti.
L' inserimento di oltre cinquanta pappagalli in Allegato A, cioè nella lista di animali particolarmente protetti, non è il frutto di un capriccio dello scienziato pazzo di turno, ma il tentativo, forse inutile, forse no, di evitare che ad una situazione
preesistente di grave rischio, quella che hai ricordato tu, si aggiunga l'elemento umano nella forma dell'importazione per esposizione, compagnia, commercio e via dicendo.
Si è voluto evitare il colpo di grazia.
Si è voluto evitare che, data la situazione drammatica, anche il solo e contenuto (ammesso che sia tale) prelievo per motivi legati alle passioni umane, possa causare quei danni che, se gli animali non fossero in via di estizione, non potrebbero mai essere causati.
E' proprio per i motivi che hai sottolineato tu, cioè i fattori ambientali e l'intervento dell'uomo sulla natura, che non avrebbe senso limitare l'importazione degli acanturidi, che certo non rischiano l'estinzione per il prelievo a fini di acquariofilia, ma ha senso eccome bloccare il traffico di molte specie di pappagallo, perchè ciò potrebbe portare, stante la gravissima situazione oramai raggiunta, alla loro fine.
In certi settori il prelievo per il nostro piacere non è in grado di fare i danni che si fanno in altro modo, ma quando gli esemplari rimasti sono pochi, anche questi prelievi possono essere...definitivi.
Orbene, al contrario, per moltissime specie di pesci non è stato effettuato l'inserimento in Cites. Per i coralli duri sì, "rocce vive" comprese, ma in allegato B.
Questo vuol dire che, ferma restando naturalmente la necessità di un radicale cambiamento di rotta nella politica ambientale internazionale, ad oggi consentire l'importazione di pappagalli come gli anodorhynchus, potrebbe costituire per loro una spintarella piuttosto decisa verso l'estinzione, cosa che invece è molto di là da venire per la stragrande, se non la totalità, di specie che ospitiamo nelle nostre vasche, coralli compresi.
Per questo mi lascia perplesso il calderone che ogni volta salta fuori quando si comincia a fare di tutta l'erba un fascio, senza tener conto di distinzioni che non sono il frutto del nostro capriccio, ma di approfondite ricerche scientifiche, di monitoraggi e di valutazioni ponderate che, seppur sempre potenzialmente criticabili, andrebbero comunque tenute a mente.
Altrimenti si rischia di fare la gara a chi alza di più la voce, o la spara più grossa.
A presto