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.........sperimentalmente) e se questo “surplus” possa, a lungo andare, “viziare” (nel senso di alterarne gli equilibri) la fisiologia delle cellule vegetali delle piante e farle dipendere, in parte, da tali somministrazioni.
Anche in altri lidi,ho letto di questa possibile ipotesi.
In merito all'excel se ti dico fotosintesi---> RIBOSIO e ARABINOSIO ,cosa ti viene in mente??Specifico che la dritta non è mia.
__________________ Il Mondo non l'abbiamo ereditato dai nostri padri, ma ci è stato prestato dai nostri figli!!
Per il rischio "assuefazione" dal carbonio, credo che sia ragionevole ritenere che la sospensione della somministrazione vada fatta in maniera graduale.
Un'osservazione che può essere utile: quando ho allestito l'ultima vasca (otto mesi fa), ho messo alcune piante che sono state soffocate dalla crescita delle vicine. In particolare delle vallinesria spiralis, che piuttosto di buttare ho messo subito sotto delle vallisneria gigantea, e un ciuffetto di echinodorus latifolius messo vicino ad un echinodorus barthi. La v. gigantea e l'e. barthi sono cresciuti a dismisura e hanno adombrato la spiralis e il latifolius, al punto che hanno cominciato a regredire e la vallisneria è diventata tutta marrone. Solo per pigrizia non le ho buttate. Dal momento della somministrazione del carbonio, anche queste piante che ricevono pochissima luce sono ripartite. La spiralis ha cominciato a crescere e stolonare, come pure il latifolius. Questo mi farebbe supporre che quelle piante che non riuscivano a fare bene la fotosintesi, ora crescono perché hanno trovato un modo diverso per nutrirsi.
Il carbonio potrebbe allora anche aiutare in quelle vasche in cui la luce non è elevata?
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Giorgio Fonda
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provato mai l'utilizzo del glucosio al posto della CO2 e/o di altre fonti del carbonio ?
No, mai provato. Sul glucosio in acquario occorrerebbe un'attenta analisi, in quanto utilizzato anche dalla vita animale e da quella batterica, quindi bisognerebbe prevederne gli effetti in toto. Ma è una questione da approfondire (e da sperimentare.....).
Originariamente inviata da Tuko
In merito all'excel se ti dico fotosintesi---> RIBOSIO e ARABINOSIO ,cosa ti viene in mente??Specifico che la dritta non è mia.
Sia il ribosio che l’arabinosio sono monosaccaridi pentosi (cioè a 5 atomi di C). Il ribosio (nella sua solo forma enantiomera D-ribosio (gli enantiomeri sono 2 molecole identiche ma speculari tra loro) è un componente fondamentale dell’RNA ( acido ribonucleico, una molecola che è al contempo il codice, il messaggero ed il decodificatore del DNA) e dell’ATP (AdenosinTrifosfato). Quest’ultimo, in parole povere, è la ”moneta energetica” (paragone ormai in uso in molti testi) di un organismo vivente, in quanto possiede, all’interno dei legami fosfato, energia disponibile per lo sviluppo e la crescita cellulare. E’ proprio sotto forma di ATP che l’energia prodotta dalla respirazione viene immagazzinata (precisamente 36 molecole di ATP per molecola di glucosio ossidata) . E guarda caso un ATP è formato da una molecola di ribosio, dall’adenina (una base azotata) e da tre gruppi fosfato. L’arabinosio possiede la stessa formula bruta del ribosio (C5H10O5) ma diversa struttura ed è più raro trovarlo come monosaccaride (industrialmente si ottiene dall’idrolisi della gomma vegetale).
Ora, se esiste un legame tra ribosio e arabinosio con il processo di fotosintesi è possibile interpretarlo attraverso la produzione di ATP da ADP e P nella fase luminosa del processo. Ossia maggior quantità di ribosio significa maggior possibilità di costruzione di ATP (ma servono anche i gruppi fosfato, n.d.r.), che significa maggiore energia spendibile per il ciclo di Calvin, che rappresenta la fase oscura del processo fotosintetico in cui il carbonio viene fissato a glucosio.
In questo caso cioè, mi verrebbe da pensare che il contributo alla crescita cellulare scaturirebbe più da una VELOCITA’ di crescita che non da una fonte spendibile di carbonio. In parole povere l’ATP è fondamentale, ma serve comunque carbonio per produrre carboidrati, che poi serviranno per il mantenimento, l’accrescimento e la moltiplicazione cellulare.
Quindi (metabolicamente parlando) è un altro discorso rispetto all’acido citrico.
A meno che non si stia parlando invece di RIBULOSIO, che però è un altro paio di maniche…..
Originariamente inviata da GFONDA
Il carbonio potrebbe allora anche aiutare in quelle vasche in cui la luce non è elevata?
Possibile, ma ovviamente ci sarebbero da valutare anche gli equilibri con i macro ed i micro elementi.
Con il ribulosio hai anticipato,chiamiamolo, un secondo step.Metre la prima domanda era inerente ad un discorso di replace dell'excel.
Cmq di molecole(zuccheri) di ribulosio e D-arabinitolo si trova traccia in discorsi inerenti la composizione dell'excel,e nell forum della casa produttrice asseriscono che all'interno ci siano2 prodotti simili.Da qua la dritta del ribosio e arabinosio.
Un tuo parere???
__________________ Il Mondo non l'abbiamo ereditato dai nostri padri, ma ci è stato prestato dai nostri figli!!
Sull’Excel e sulla sua formula super segreta si è scritto tanto. Come tu stesso sai, dovrebbe essere assodato che contenga glutaraldeide, o meglio un suo isomero denominato polycycloglutaracetal. Ora, è noto che la glutaraldeide venga usata in ambito sanitario-ospedaliero come disinfettante. Che il polycycloglutaracetal abbia le stesse caratteristiche è quanto meno possibile (anche se un isomero per definizione possiede differenti proprietà fische e/o chimiche), visto il suo effetto da “acqua ossigenata” sulle alghe. E probabilmente questo particolare isomero funziona anche da fonte di carbonio per le piante, sostituendo (almeno in parte) il ruolo della CO2. C’è comunque da analizzare e ponderare quanto questa fonte di carbonio sia immagazzinabile (quantitativamente) dalla cellula, in quanto, come accade anche per il glucosio, grandi quantità di mono e disaccaridi possono alterare i processi osmotici della cellula.
Poi tu Massi mi stai dicendo (cosa che io non sapevo) che l’Excel contiene anche molecole come il ribosio e l’arabinosio. Tali composti potrebbero, come detto in precedenza, agire sulla velocità di assimilazione del carbonio e dare maggiore energia disponibile alle piante. Anche in questo caso però, c’è da precisare che la pianta non può accumulare più di tanto energia sotto forma di ATP (e tenersela buona per quando non è possibile la fotosintesi), perché tale molecola (come anche il NADPH) è molto instabile e reattiva e andrebbe persa in breve tempo.
Se poi inoltre ci fosse anche il ribulosio, allora il discorso sarebbe ancora più complesso. Infatti il ribulosio-1,5-difosfato (RuBP) è in assoluta la molecola più importante per il processo fotosintetico, in quanto composto principale del Ciclo di Calvin, ossia la fase oscura della fotosintesi, nella quale la CO2 viene fissata e trasformata in zucchero. Semplificando un pochino, qui accade che una molecola di RuBP si unisce ad una di CO2 per dare 2 molecole di 3-fosfoglicerato (PGA), e questo grazie alla RUBISCO (ribulosio difosfato carbossilasi/ossigenasi) che è di sicuro l’enzima più abbondante sulla Terra (e ho detto tutto) e rappresenta il 30% delle proteine fogliari totali. La PGA, successivamente, viene poi anabolizzata a glucosio (e questo processo richiede energia).
Quindi, in parole povere, il tutto potrebbe (il condizionale è d’obbligo) far supporre che nell’Excel (se questa fosse la composizione) esista un composto per supportare ed amplificare (quasi) ogni step del processo fotosintetico (e forse anche del processo di respirazione).
In questo caso il problema della “assuefazione da Excel” potrebbe essere reale, in quanto l’aumento INDOTTO dei ritmi metabolici nei processi fisiologici fogliari potrebbe portare a dei feedback positivi, che una volta terminato il dosaggio del composto, potrebbero far fatica a rientrare nei ritmi precedenti. Inoltre da evidenziare che l’Excel deve essere sempre affiancato ad un corrispettivo aumento nell’apporto di macro e micro elementi (cosa che la Seachem sa benissimo ed infatti il suo protocollo di fertilizzazione è molto mirato e “marziale”).
Tutto questo, ovviamente, è solo un mio modesto parere.
se possa servire come 'esperienza personale' posso dire che la sospensione dell'excel (ma nel frattempo ho cambiato il fondo e sostituito un 30% di acqua) non ha evidenziato particolari sofferenze nelle mie adorate piantine
da considerare che ho anche abbandonato del tutto i fertilizzanti seachem (ne ho un po ed ogni tanto ne metto qualche ml ... mi secca vedere i flaconi fermi li con quello che mi sono costati )
c'è stata una ripresa delle BBA/Staghorn ma presumo solo perchè introdotte in vasca con il muschio ... subito contrastata con perossido
per il resto mi è sembrato che le piante abbiano solo sofferto un po i due giorni di 'secchio' per poi riprendersi come in precedenza e, magari, il fondo poco alto rallenta un po le echinodorus più grandi, la tenellus invece, che non ha mai visto l'excel, stà diventando un po troppo infestante