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Originariamente inviata da Papà Luca
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a proposito di luce, vorrei sapere se questa è una teoria giusta:
la luce solare ha una temp di colore di 6500K più o meno, allora mi chiedo a che servono le lampade fitostimolanti, che sono circa 4000K, non è meglio mettere tutte 6500K. me lo chiedo da un po', parlo di dolce del marino non so niente.
ciao
Luca
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Il presupposto da cui partire è che le piante si sono evolute, in milioni e milioni di anni, sullo spettro luminoso del sole e non su quello dei neon dei nostri acquari.
E per quanti sforzi noi cercheremo di fare, per quanti esperimenti noi tenteremo di effettuare, nessuna combinazione di lampade (probabilmente) arriverà mai ad equivalere l'equilibrio e la potenza della stella che ci dà la vita (il sole, appunto).
Detto questo, si può continuare affermando che la temperatura di colore dello spettro luminoso del sole cambia continuamente durante l'arco della giornata, delle stagioni, ed anche del tempo metereologico.
Così succede, che 6500°K probabilmente li abbiamo a mezzogiorno (o anche 5000°K, dipende molto dalla latitudine), ma la mattina od il pomeriggio siamo a 4300

00°K, prima dell'alba o dopo il tramonto a circa 2000°K ( e le piante iniziano la fotosintesi già prima del sorgere del disco solare......), con un cielo nuvoloso dai 5000°K ai 18000°K.
E la temperatura di colore è solo un parametro da prendere in considerazione. Ci sono i lumen, la resa cromatica, l'irradianza totale.
Ed ogni specie ha un particolare spettro preferenziale su cui ha regolato i suoi ritmi fisiologici e fotosintetici. Ad esempio una specie che cresce sotto la copertura arborea di una foresta pluviale (cito l'Anubias ad esempio) sarà abituata ad uno spettro luminoso molto diverso (molto più spostato sul rosso) rispetto ad un'altra specie che invece cresce in pieno sole (come alcuni ecotipi di Alternanthera).
E poichè con un neon da 6500°K non riusciamo a coprire ottimamente tutto il PAR (la radiazione fotosinteticamente attiva, utile alle piante) e tutte le caratteristiche fondamentali della luce solare, e visto anche che nei nostri acquari difficilmente rispettiamo un singolo biotopo con piante con medesime esigenze (perchè ciò equivarrebbe a coltivare 2-3 specie al massimo e ben selezionate) ecco che dobbiamo colmare queste lacune con neon da 4000°K per lunghezze d'onda più lunghe, 10000°K per quelle più corte, la serie 8xx perchè con più lumen, la serie 9xx perchè con una resa cromatica maggiore,etc.etc......
In ultimo, una precisazione : un neon da 4000°K non equivale necessariamente ad uno fitostimolante. Quest'ultimo è invece caratterizzato da uno spettro con picchi di intensità più pronunciati sulle lunghezze d'onda intorno ai 430 nm (blu) e 680 nm (rosso), a cui risultano essere più sensibili i centri di reazione della fotosintesi (e quindi le clorofille) dei cloroplasti delle piante.
Ma, ahinoi, anche dei cloroplasti delle alghe.............. -28d#