non facciamo allarmismi... allora, l' unico problema che può sorgere in questi casi è dato dal fatto che i punti deboli di un impianto sono le connessioni, ovvero i punti in cui si attaccano le spine. In questi luoghi può esserci anche una notevole desità di corrente localizzata nel punto di contatto che lo porta a temperature molto alte. Se li vicino ci sono degli isolanti, questi possono essere danneggiati. Cavetti da 2,5 mmq portano anche 25 ampere senza superare temperature dannose agli isolanti (che sono di solito molto alte, superiori a 50°C).
La sezione dei cavi è calcolata anche seguendo criteri di corto circuito e sovraccarico, ovvero, non secondo la temperatura che raggiungono durante il funzionamento. Provate a caricare per tutto il tempo che volete un cavo da 2,5 mmq con 16 ampere e al massimo lo troverete poco più che freddo. In questi casi, è fondamentale la temperatura che raggiungono prima dell' intervento delle protezioni in caso di CC o sovraccarico. Entro questo tempo non si deve raggiungere una temmperatura che possa danneggiare l' isolante e quindi far diminuire la sua vita apprezzabilmente (viste l' alto rischio di questi guasti in ambienti domestici e vista la quasi impossibilità di intervenire a basso costo per sostituire un impianto).
Pensate solo che se richiedete il contrato con potenza impegnata di 6 kW, non sostituiscono nulla dell' impianto ma le correnti di intervento per la protezione rimangono le medesime.
Ricordo che per i materiali isolanti, ogni aumento di 10°C oltre la soglia di funzionamento nominale, ne dimezza la vita.
Eh eh eh .. a tal proposito mi ricordo quando ero a scuola, un mio amico ha fatto un corto con un trasformatore e in poco meno di 5 o 6 secondi si sono incendiati i cavi sul lato bassa tensione

Gli altri cavi non se ne sono neanche accorti e le protezioni non sono scattate... si vede che la corrente dall' altro lato era troppo bassa per essere considerata corto circuito
In definitiva, alle prese da 16 ampere attacateci tutto quello che volete, basta che non ci siano più contatti per carichi medio alti (oltre i 200 W su per giù per stare tranquilli). Per questo si dice di non impilare le prese multiple, nessun problema per un neon (per fare un esempio) ma se ci attacchiamo carichi gravosi, tanti punti di contatto ravvicinati, per le motivazioni di prima, possono far scadare le prese al punto di farle sciogliere e incendiare.