Mi sto documentando sul web riguardo i fosfati ma la loro carenza non è un argomento molto trattato: è molto più comune un loro eccesso.
A beneficio dei posteri riporto le opinioni più diffuse.
Se qualcuno vuole dire la sua.. beh, il forum è fatto apposta per questo!!
Per la Askoll devono essere sotto a 0,5 mg/l, 0,1 nel marino. Della stessa opinione anche la Wave.
La Sera è più di manica larga: mai oltre 1 mg/l, meglio se sotto gli 0,5 mentre nel marino concordano a fissare il massimo a 0,1.
La Tetra sui suoi depliant scrive invece che "concetrazioni tra 1 e 2 mg/l sono ottimali per la crescita delle piante" mentre se ce ne sono di più causano alghe.
La Hobby dice "Si raccomanda di monitorare regolarmente il tenore di fosfati [...] Il valore ottimale di fosfati si aggira intorno a 0,01-0,05 mg/l. Si raccomanda di non superare valori pari a 0,5 mg/l nelle acque dolci".
Sotto 0,05 quindi praticamente non devono essere rilevabili con i normali test.
Da
http://www.acquariofiliaitalia.it/ar...e_di_vita.html : "Infatti a partire da una concentrazione di fosfati di 0,5 mg/l l'assunzione di ferro e zinco da parte delle piante viene impedita, in pratica le sostanze di cui hanno bisogno le piante ci sono nell'acqua, ma esse non possono utilizzarle. Per evitare proliferazioni algali sarebbe meglio che i fosfati non superassero lo 0,1 mg/l".
Non oltre 0,1 quindi molto bassi, sotto il primo valore di colore dei comuni test a reagenti ovvero praticamente non rilevabili.
Da
http://riga.iobloggo.com/cat/acquari/109492 : "In acquario: La forma più diffusa di fosforo in acquario è il fosfato, derivante dalla decomposizione di composti organici e del mangime che diamo ai pesci.
Con molte piante in acquario è possibile che il livello di fosfati scenda a zero, nel qual caso è possibile fertilizzare con fosfato di potassio o di magnesio, in modo da avere un valore di 0,5 mg/L".
In questa relazione
www.gapnapoli.org/dolce/articoli/pmdd.htm invece si consiglia.. "Le osservazioni nei casi studio sono coerenti con l'ipotesi seguente: quando luce, CO2, N, K, e tutti i micronutrienti ed elementi traccia sono presenti in lieve eccesso rispetto all'ammontare di fosfato disponibile per la crescita delle piante, alcune piante acquatiche superiori presenti in acquario sono capaci di competere con le alghe e cianobatteri per il fosfato nella colonna d'acqua, privandole di questo essenziale nutriente".
Quindi i fosfati meno ce ne sono e meglio è.
Altra teoria esposta qui
www.discusfriends.org/fond.html è che i fosfati restino intrappolati nel fondo legandosi al ferro e questo fenomeno sia accentuato dal cavetto riscaldante (come ho io): "A cosa serve il cavetto? Beh ci sono varie teorie, tutte sostenute da autorevoli case produttrici come Dennerle, Dupla, ADA. Secondo Dupla si deve forzare il passaggio dell’acqua attraverso il terriccio per metterla a contatto con la laterite (ricca di ferro).
Prima si credeva che questa fosse un ottimo fertilizzante, in seguito si è scoperto che il potere nutriente di questa sostanza in realtà è molto relativo. Il vantaggio sta però nel fatto che i fosfati in soluzione vengono legati dal ferro della laterite e restano quindi nel fondo".
Tuttavia pare che anche se precipitano la concetrazione resti cmq in equilibrio con quella nella colonna d'acqua quindi se presenti sono rilevabili.