Più che dei valori mi preoccuperei della raccolta.
Prendi l'acquario di Genova, che come sapete non ha prese in mare dirette; escono con una bettolina, vanno al largo, possono uscire solo dopo alcuni giorni di mare calmo per non tirare su troppa sospensione, poi prelevano acqua nella cisterna, la portano all'acquario, la mettono in grandi recipienti di stabulazione perché il plancton e la sospensione cada sul fondo. Poi la prelevano, la filtrano e infine la usano. Bel casino, no?
Acquario del principato di Monaco: prelevano direttamente sotto la costa con un impianto fisso, portano in alto in una cisterna, lasciano sedimentare e poi mandano direttamente in circolo nelle vasche mediterranee. Per le vasche tropicali imettono in un altro recipiente, scaldano, diluiscono con acqua dolce per diminuire leggermente la densità e infine mandano nel circuito. (e scaricano in mare infestando con la Caulerpa...
)
Io quindi starei attento a questo:
- prelevare al largo e non sotto costa (barca)
- prelevare almeno un metro sotto la superficie (sporco, idrocarburi, oli, plancton e vari sedimenti si depositano in superficie)
- usare subito previa microfiltrazione (es. filtro a diatomee) oppure previa sterilizzazione con lampada UV
La maniera più facile secondo me è uscire in barca dopo alcuni giorni di piatta, tirare su con una pompa autoadescante a 12V da sentina, usare dopo un passaggio con la lampada UV.
Gente che usa l'acqua di mare ne conosco, è solo laborioso, ma alcuni trovano grandi benefici, dopotutto è difficile far meglio di madre natura. Alcuni hanno avuto problemi, ad esempio Alf Nilsen, il famoso biologo, vive sul mare, ma ha trovato un forte inquinamento da alcuni metalli pesanti nelle acque intorno alla sua isola di Hydra, in Norvegia, per cui usa sale sintetico