L'akadama non è affato un fertilizzante, ma non è neppure "inerte" come qualcuno l'ha definita.
Definire inerte l'akadama sarebbe come definire tale il carbone attivo; infatti l'akadama ha una fortissima capacità adsorbente tanto che ne viene studiato l'utilizzo per la desalinizzazione dell'acqua di mare e la depurazione di acque inquinate, come potete vedere da questo link :
http://sciencelinks.jp/j-east/articl...06A0293530.php
Questo è il motivo per cui, fin tanto che no si è saturata, porta a zero per parecchio tempo GH e KH delle vasche in cui è inserita, oltre ad adsorbire microelementi ed altri nutrienti in quantità industriali.
Il suo grande pregio è quello di essere sostanzialmente un'argilla molto porosa, quindi adatta all'insediamento dei batteri.
Se utilizzata in buoni spessori, io ne utilizzavo 15 cm, abbinata ad un cavo riscaldatore sul fondo per creare una microcircolazione ascensionale, una volta "maturata", crea una discreta azione denitrificante.
Secondo la mia modesta esperienza non è da tenere in vasca per più di 2 anni, perchè dopo tale periodo, sono più i problemi che crea rispetto a quelli che risolve.