Metodo Dennerle o Akadama/Fluorite per il fondo?
Ho letto in innumerevoli post preferenze per l'Akadama o per la Fluorite e ciascuno ritiene come migliore il proprio medodo. Soprattutto c'è chi ama la fluorite e ritiene l'Adadama inutilmente complicata sostenendo i vantaggi della Fluorite che sarebbe molto più semplice da gestire.
Non ho letto invece nessun post favorevole all'uso dei materiali Dennerle (quarzi + substrato fertile) che a mio avviso sembra avere diversi vantaggi tra i quali:
1) Nessun polverone come la fluorite
2) Nessun problema di leggerezza e conseguente rischio galleggiamento come l'Akadama
3 Nessuna superficie abrasiva per i pesci come potrebbe avere l'Akadama che è un pietra vulcanica (vado per logica non avendola mai vista)
3) Nessun problema di glanumetria diversa, e di conseguente miscelazione delle varie glanumetrie nel tempo
4) Maggiore facilità di aspirazione del fondo durante le pulizie periodiche (non vado ad aspirare le polveri di Fluorite, nè a rimetterle in circolo ad ogni pulizia)
5) Una maggiore facilità di gestione in generale
Tra gli svantaggi del metodo Dennerle vedo invece:
1) la possibile rottura del cavetto riscaldante di fondo che mi garantisce, tra l'altro l'aereazione del fondo stesso
2) La presenza di una parte inerte (il ghiaino da 1-2 mm) che non contribuisce alla fertilizzazione, nè alla costruzione di un fondo poroso
Ma in definitiva non vi sembra che la maggiore facilità di gestione faccia protendere l'ago verso il metodo Dennerle?
Ci sono apetti che non ho considerato, (o che ho considerato sbagliando)?
Grazie
Luciano
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