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-   -   Metodo Dennerle o Akadama/Fluorite per il fondo? (http://www.acquariofilia.biz/showthread.php?t=109757)

l.ognissanti 13-12-2007 13:17

Metodo Dennerle o Akadama/Fluorite per il fondo?
 
Ho letto in innumerevoli post preferenze per l'Akadama o per la Fluorite e ciascuno ritiene come migliore il proprio medodo. Soprattutto c'è chi ama la fluorite e ritiene l'Adadama inutilmente complicata sostenendo i vantaggi della Fluorite che sarebbe molto più semplice da gestire.
Non ho letto invece nessun post favorevole all'uso dei materiali Dennerle (quarzi + substrato fertile) che a mio avviso sembra avere diversi vantaggi tra i quali:

1) Nessun polverone come la fluorite
2) Nessun problema di leggerezza e conseguente rischio galleggiamento come l'Akadama
3 Nessuna superficie abrasiva per i pesci come potrebbe avere l'Akadama che è un pietra vulcanica (vado per logica non avendola mai vista)
3) Nessun problema di glanumetria diversa, e di conseguente miscelazione delle varie glanumetrie nel tempo
4) Maggiore facilità di aspirazione del fondo durante le pulizie periodiche (non vado ad aspirare le polveri di Fluorite, nè a rimetterle in circolo ad ogni pulizia)
5) Una maggiore facilità di gestione in generale

Tra gli svantaggi del metodo Dennerle vedo invece:
1) la possibile rottura del cavetto riscaldante di fondo che mi garantisce, tra l'altro l'aereazione del fondo stesso
2) La presenza di una parte inerte (il ghiaino da 1-2 mm) che non contribuisce alla fertilizzazione, nè alla costruzione di un fondo poroso

Ma in definitiva non vi sembra che la maggiore facilità di gestione faccia protendere l'ago verso il metodo Dennerle?
Ci sono apetti che non ho considerato, (o che ho considerato sbagliando)?

Grazie
Luciano

auron4664 13-12-2007 14:07

del metodo ADA invece cosa ne pensi?

Marfis 13-12-2007 22:22

Personalmente nn ho ancora sperimentato ne akadama ne fluorite ma ho cercato di informarmi e le ho viste entrambe in diverse vasche.
Riprendendo i tuoi punti:
1 e 2 sia il polverone che il galleggiamento sono fenomeni iniziali e di breve durata.
Una volta schiarita l'acqua e "affondata" l'akadama nn si dovrebbero più ripresentare.
3 L'akadama è si un residuo vulcanico, ma nn è dura come i nostri lapilli e nn ha superfici appuntite. Credo anzi che il problema con terre vulcaniche di scarsa qualità sia proprio quello che con il tempo si sfaldano trasformandosi in "pantano".
3bis Credo ti riferisca ancora all'akadama, che viene venduta se nn sbaglio in due granulometrie. Mischiandole probabilmente il problema c'è.
4 Polveri di fluorite???

Per quanto mi riguarda uso un metodo abbastanza classico, cavetto, fondo fertile, baycote, lapilli, quarzo e mi trovo bene, ma nn avendo provato altro nn sono un teste affidabile.

Per quanto riguarda il cavetto credo sia molto difficile che si rompa visto che si tratta di una semplice resistenza.

Per il prossimo acquario vorrei provare la fluorite nella quale vedo (oltre che la bellezza estetica a mio avviso indiscutibile) una praticità estrema visto che sostituirei tutti i vari "strati" che ho adesso.

Dei tre metodi l'akadama (che pure mi piace molto) è quella che mi scoraggia più di tutte per i lunghi tempi di preparazione (la mia pazienza va di pari passo con le mie finanze.........ridottisima).
Scusa la lungaggine e le inesattezze che posso aver detto.

Ciao

filippo66 13-12-2007 22:45

Nella mia terza vasca ho usato la fluorite. A parte il polverone iniziale che sparisce in 1 giorno posso dirti che e uno spettacolo. Le piante crescono che e una bellezza ed e bellissimo l'effetto visivo. Io voto per la fluorite

eddix 14-12-2007 17:32

Confermo la fluorite, eccezionale per le piante con una piccola osservazione non è facilissima da controllare all'avvio del acquario, almeno se si cerca una buona conducibilità.
Nel mio caso con acqua osmotica corretta con sali e avente valori gh a 7 e kh a 3 e ph6.6, con una conducibilità di 350 il primo giorno, dopo i vari polveroni della fluorite dopo tre giorni riscontravo un valore di conducibilità di 690(microsiemens)
Solo dopo 4 giorni di cambi parziali d'acqua riportavo i valori sotto 500.

Gaiden 14-12-2007 23:09

la questione interessa anche me..

sto progettando una vasca dedicata alle piante e la scelta del fondo è un bel dilemma.

in particolare non ho capito se usare la fluorite come fondo presupponga l'utilizzo di tutto il protocollo seachem. in questo caso per me gli svantaggi sono il costo e la complessità del protocollo in sè.

attualmente sono molto orientato verso dennerle sia come fondo che come fertilizzanti liquidi: costa di meno, è molto più facile da gestire e inoltre dennerle ha una grande fama.

ADA ha costi improponibili per i più, anche dopo il ribasso dei prezzi attuato da poco.


colgo l'occasione per porvi un'altra domanda.

per la struttura del fondo avevo pensato di usare anche il gravelit oltre agli altri elementi che ho sempre usato in passato: torba in granuli e un pizzico di carbone attivo. a tale proposito: a contatto col vetro è preferibile mettere i terriccio fertilizzato (ipotizzando l'uso di dennerle) oppure torba + carbone attivo?

schemino per capirci.

soluzione A (dall'alto in basso)
1 sabbia
2 gravelit
3 torba + carbone attivo
4 terriccio dennerle

soluzione B
1 sabbia
2 gravelit
3 terriccio dennerle
4 torba + carbone attivo

grazie e scusate la lunghezza

l.ognissanti 15-12-2007 21:01

Scusate se rispondo solo ora:
Per quanto riguarda ADA, non so molto tranne che ADA è in genere molto cara ma anche una delle ditte più quotate. Ho letto su vari post che anche per quanto riguarda i substrati è tra le migliori, anche se qualcuno dice che Aquasoil è complicato e può dare problemi di alghe (non so perchè).

Ho provato a fare un pò di conti con i vari prodotti (Seachem, ADA, Dennerle e Akadama) e per la verità non mi pare ci siano tante differenze. Sono tutte care ma per fortuna si tratta di una spesa iniziale che verrà ammortizzata negli anni. Mi preoccupa di più, invece la spesa corrente di gestione dovuta alla fertilizzazione periodica liquida se è vero che una volta scelto un substrato è meglio usare la linea di prodotti della stessa ditta che ci ha venduto il substrato. A questo proposito purtroppo non ho fatto conti

Ho letto inoltre che l'Akadama, pur rimanendo un ottimo prodotto sembra essere ormai superata da prodotti che a parità di qualità permettono una gestione con meno problemi (vedi Fluorite)

Ho letto ancora che anche la necessità di usare fondi pluristrato è un po' superato dal fatto che le ditte del settore producono substrati in grado di contenere tutte le caratteristiche che prima si riusciva ad avere solo con 3 - 4 strati. Come esempio, si può citare ancora una volta la fluorite che può essere usata da sola.

Mi rimane invece il dubbio che il polverone iniziale della Fluorite non sia solo iniziale ma che si possa riproporre in una situazione di manutenzione straordinaria (sostituzione di qualche pianta, sifonatura del fondo, ecc) dal momento che mi pare strano il filtro possa assorbire tutta la polvere. D'altra parte se Seachem raccomanda di non lavarla vuol dire che quel "polverone" lo si vuole lasciare dov'è e non aspirarlo. Infine il mio carattere è di quelli contemplativi per cui non riesco a rimanere per molto tempo con le mani fuori dall'acqua per cambiare qualcosa; è più forte di me per quanto possa essere deplorevole.

Per concludere sono molto affascinato come al solito dalla ADA con i suoi prodotti specifici per acquario amazzonico, africano ecc. ma un bello strato di sabbia che mi separi da qualsiasi polverone, fango, o difetti estetici, mi attira altrettanto!
E il dubbio continua!!
Buona serata a tutti

A proposito stavo preparando una tabella di Excel con i vari tipi di substrato a confronto ma non sono riuscito ad "allegarla". In anteprima non mi fa vedere niente. Non vedo nemmeno la casella "allegati inviati". Dov'è?!?

Ciao
Luciano

Gaiden 15-12-2007 21:07

a me han detto, senza dirmi perchè, che la fluorite non si deve coprire...

l.ognissanti 15-12-2007 21:17

Non credo sia proprio vietato. Lo stesso sito Seachem ne ammette l'uso dicendo che però gli strati aggiuntivi ne riducono l'efficacia. In effetti, per le piante che si nutrono attraverso le radici credo non sia la stessa cosa avere le radici direttamente nel substrato fertile o a qualche centimetro di distanza. Si tratta però solo di una mia illazione non confortata da prove.
Ciao
Luciano

l.ognissanti 16-12-2007 13:47

Per auron4664, di cui cito di seguito la domanda:
Quote:

del metodo ADA invece cosa ne pensi?
Più di ogni parola il seguente articolo di Walter Peris

http://www.walterperis.it/allestire/...rystal_ada.htm

spiega cosa si intendeva con "il metodo ARA non è molto semplice da far partire" Ho provato ad immaginarmi con i problemi avuti da Walter in 20 litri scarsi e a riportarli ai 600 litri che presto mi troverò a gestire io (due vasche da quasi 300 lordi) non potendo utilizzare acqua di rubinetto ma solo acqua di osmosi. Mi sono venuti i brividi immaginandomi di dover cambiare il 40% di 600 litri al giorno per una settimana ricorrendo ad acqua di osmosi e relativi sali.
Temo tuttavia che il problema verificatosi nella vasca di Walter sia comune a molti substrati super fertilizzati che non vengono lavati prima dell'uso e che se non si sta attenti o non si ha un po' di esperienza ci sia il rischio di partire con il piede sbagliato (leggi alche, ecc)
Ciao
Luciano


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