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A naso direi che si tratta del solito tentativo di accaparramento sfruttando il fattore tempo, quando l'utente ancora non ha la più pallida idea di come si svilupperà il mercato.
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L'utente accorto secondo me dovrebbe aspettare: a cambiare si farà sempre in tempo, e almeno lo si potrà fare a ragion veduta.
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ti propongono un risparmio del 4,17% sul prezzo ENEL
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Da notare che lo sconto è sul "prezzo base", che corrisponde al costo di acquisto di energia.
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sono d'accordo con condorfly, aspettiamo altri operatori per valutare la vera concorrenza
non lasciatevi prendere dalla voglia di cambiare per partito preso
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L'offerta ENI tende ad "anticipare" la liberalizzazione del mercato che decorrerà dal 1 luglio 2007.
L'offerta in questione, non ben qualificata, parla sostanzialmente di uno "sconto" del prezzo dell'energia del 4.17%. Il prezzo dell'energia pesa, mediamente, circa il 65% sul prezzo finale; quest'ultimo comprende infatti, oltre al prezzo dell'energia anche la tariffa per l'uso delle reti elettriche di trasporto fissata dall'Authority (Autorità per l'energia elettrica e il gas; in questo settore non esiste la "filosofia dell'ultimo miglio" come per la telefonia), le tasse, etc...
In definitiva lo sconto del 4.17% sul solo prezzo dell'energia corrisponde ad uno sconto del 2.7% circa sul prezzo finale (per l'utente domestico medio che consuma circa 250 KWh al mese, ovvero 3000 KWh all'anno lo sconto comporta un risparmio di spesa di circa 10 €/anno).
L'Authority per l'energia sta per emanare
apposite regole sulla chiarezza e confrontabilità delle offerte: i venditori,
prima della conclusione del contratto, dovranno fornire a ciascun cliente una scheda riepilogativa dei corrispettivi previsti dall'offerta e quindi i benefici per il cliente.
In definitiva è consigliabile attendere la regolamentazione da parte dell'Authority, alla quale tutti i gestori saranno tenuti ad uniformarsi!
Ps: Nel 2001 la legge impone all'ENEL di cedere tramite accordo tra le parti o attraverso arbitrato la sua rete e i suoi clienti su Roma, e quindi vende ad ACEA per circa
mille miliardi di lire (non ho sbagliato a scrivere

). L'ENEL non possiede più neanche una azione dell'ACEA, come ha detto
fraesa, l'ACEA è per il 51% del Comune di Roma, il restante 49% è sul mercato.
