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Ormai da un anno sto usando un sistema di controllo dei nutrienti inorganici tramite riproduzione batterica. Tra i vari aspetti interessanti che ho avuto modo di approfondire, uno in particolare riguarda proprio l'uso di questi sistemi in presenza di un fondo alto.
Usando fonti di C complesse, come l'acetato ad esempio, si vanno ad alimentare i batteri eterotrofi che , sviluppandosi in modo esponenziale, consumano molto C, P , N ed un pò di ferro. La schiumazione fà poi il resto.
La presenza di un fondo alto complica un pò le cose dal momento che la flora anaerobia presente ad un certo punto "muore di fame" per ridotta quantità nitrati, già consumati dagli eterotrofi.
Avremo quindi un momentaneo calo di nutrienti, seguito da un loro aumento per l'effetto della degenerazione batterica in atto sul fondo.
In sostanza l'equilibrio si avrà solo dopo un certo lasso di tempo.
Inoltre, se all'inizio della somministrazione di C i valori di fosfati e nitrati sono piuttosto alti, è prudente procedere con dosaggi molto ridotti facendo test ravvicinati e con una certa regolarità. Questo per prevenire eccessivi cali che si evidenziano principalmente con sofferenza delle colonie e sbiancamenti vari.
Personalmente, ho iniziato a dosare dosi piccolissime per arrivare, dopo tre mesi, a valori di no3 e po4 a livelli non misurabili, partendo da po4 a 0,05 ed no3 a 10.
Altro aspetto interessante riguarda il modo in cui si fa aumentare la flora batterica:
bisognerebbe capire se sia più importante dare cibo ai batteri o fare in modo di stimolarne la loro riproduzione. In questo secondo caso avremmo uno sviluppo più "generalizzato" dei batteri (autotrofi ed eterotrofi) e comunque sempre in "equilibrio" col quantitativo di nutrienti presenti in vasca con minor rischio di squilibrio del sistema. Ecco quindi che si renderà meno necessaria l'aggiunta esterna di ceppi batterici.
Questo è quello che ho capito io; se ho scritto grandi cavolate correggetemi pure.
La palla ora va ai più esperti.
Ciao!!
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