che uno stress causato da un passaggio da un valore x ad uno y può portare a problemi ci può stare, ma che ti ammazzi tutti gli esemplari, selettivamente, di una sola specie mi pare alquanto strano.
sull'adattamento i ciclidi hanno un capacità allucinante rispetto ad altre specie di adattarsi alle più diverse condizioni (e su questo puntano allevatori e negozianti) per fare un esempio in un negozio specializzato in ciclidi ho visto test alla mano ph 8 e cond sopra i 1000 con esemplari sudamericani selvatici e non...dubito che chi li alleva poi a casa li tiene a questi valori e l'adattamento che viene fatto da chi li acquista non è poi tanto diverso da quello descritto pochi post fa per i corydoras.
se tutti i pesci che vende appena toccano un'acqua diversa da quella del negozio muoiono sarebbe fallito da mò

io nel suddetto negozio ho preso dei ramirezi, adattati da quei valori a quelli delle mia vasca ,con valori per nulla estremi (ph 6.8, cond 200 kh 3/4 gh 5), con un ambientamento di 1 o 2h: 1 solo esemplare su 8 ha avuto un problema di esoftalmo monoculare probabilmente dovuto alla differenza di pressione osmotica, il tutto rientrato in un paio di gg.
indubbiamente qui il problema stà nei valori, ma quelli postati almeno a me non danno a che pensare, 0,8/1 grado di differenza nel ph non ti ammazza un intera specie in poche ore, respirazione affannosa, nuoto capovolto, galleggiamento ecc... mi portano a pensare a una qualche intossicazione, e i corydoras da questo punto di vista sono più sensibili ai valori degli inquinanti che possono essere per loro fatali.
per il discorso passaggio da dolce a salmastro ovviamente è più complesso e non può essere fatto in poche ore se lo fai di botto schiattano seduta stante
