Il problema e' con chi dobbiamo prendercela?
Con le banche che hanno sbagliato e rivogliono tutto indietro?
Con la speculazione mondiale nei confronti dei paesi piu' poveri?
Con gli anziani che aumentano e non riusciamo piu' a coprirgli le pensioni?
Con chi?
Io lo ripeto, l'italia e' nelle mani delle PMI e credo fermamente che siano loro a dover godere dei privilegi,.....se mai ce ne fosse la possibilita'.
L'80% della produzione e dei servizi italiani, sono nelle mani della piccola e media impresa, Le "grandi industrie", sono diventate ormai un grosso fardello. Sotto la minaccia di migliaia di licenziamenti, diamo a campare imprese ormai improduttive dagli anni 70".
Questa e' si la piu' grossa crisi dal dopoguerra, che il mondo deve affrontare, ma e' anche vero che ora non si ragiona come negli anni 50" e non abbiamo nessuna ricostruzione da affrontare se non quella finanziaria, aime', inviolabile e gestita dalle lobby.
Purtroppo e' finita l'era della guerra ai ricchi ed e' finita la concorrenza commerciale, tocca semplicemente deviare prontamente gli investimenti.
Vogliamo rivalutare la produzione automobilistica? Be', facciamo ridere!
Vogliamo rimetterci sul mercato producendo acciaio? Battaglia gia' persa!
O Vogliamo forse ritornare al "made in italy"?
Io credo che gli imprenditori la mentalita', ma soprattutto la capacita' d'investimento, l'abbiano gia' abbondantemente dimostrata.
Cio' che resta vecchia, troppo vecchia, e' la mentalita' politica.
Potremmo dire che non fa testo, in quanto unicamente puntata all'arricchimento del singolo, ma putroppo e' lei che decide per noi dal tempo dei Romani.
Contiamo pochissimi momenti storici, fatti di persone,....prima che politici,...con tanto di palle e motivati alla crescita del paese. Oggi, no, e' solo una baraonda di mignotte, esseri inutili e speculatori,....salvo la pace di pochissimi!!
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