[condormannaro]

yeah!,

ad essere precisi non ha buttato al vento tutto quanto, ma la sua vita. Se vogliamo, sono affari suoi. Rimane il grande sportivo, il talento inarrivabile, la classe pura e, soprattutto, un grande uomo in campo: mai visto Maradona irridere un avversario (i campioncini di oggi, tipo Cristiano Ronaldo, non si fanno sfuggire la ghiotta occasione del doppio passetto di fronte all'avversario che sta perdendo 6 a 0), mai visto rimproverare un compagno per un errore, neanche con un gesto. L'ho visto, raramente, lamentarsi con l'arbitro, e solo qualche volta, a fronte di una vera persecuzione intimidatoria alle sue gambe, reagire all'avversario (il caso basco fu il più eclatante).

Sull'uomo Maradona, certamente ci sarebbe molto da dire. L'eterno infante che non ha il coraggio di riconoscere un figlio che non voleva e che furbescamente gli è stato...regalato, che non ha la forza di resistere al vizio, e gli cede, che non sa circondarsi di amici, ma solo di sfruttatori, e tanto altro. La sua vita privata è quella degli uomini maledetti, vittime di se stessi prima che degli altri. La storia ne è piena, e la sua fine non potrà che essere tragica.

Sul calciatore Maradona, tornando alla tua frase, non credo si possa dubitare che ancor oggi sia un esempio da seguire. Se avessi un figlio, gli farei guardare le sue splendide partite, i suoi sorrisi per tutti, le sue magie, il suo comportamento in campo, e gli direi: tu in campo non fare come chi oggi sputa, insulta, si tuffa in area, irride l'avversario, si vende le partite, minaccia l'arbitro, sobilla i tifosi, ma fai come lui.

Io sono laziale, e Maradona mi ha fatto venire diverse volte il sangue amaro. Però il calcio è il calcio, e Maradona è stata la sua sublimazione, anche per gli avversari.

Quando morirà, perchè è ovvio che ci lascerà prima di quanto sarebbe anagraficamente naturale, il calcio avrà perso qualcosa, e a giudicare da quello che si vede in giro, sarà dura trovarne un altro.

A presto