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Supercicci, dice, in parole povere
Con la distillata tu azzeri (non tari) il rifrattometro.
Un esempio con la bilancia del bagno: azzeriamo la bilancia (come tu il rifrattometro) e salgo io e leggo 75 kg, nessuno mi dice che il peso e' giusto, ma se prendo un sacco di patate del peso esatto (e confermato) di 75 kg e la bilancia segna 75 sono certo che il mio peso e' quello.
Concludo: la bilancia e' esatta per pesi intorno a 75
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Poi sale Matteo e leggiamo, diciamo, 120 non e' detto che a quel range di peso la bilancia sia ancora precisa per cui e' necessario prendere un sacco di patate del peso certificato di 120 e valutare se la bilancia e' corretta anche a quel peso.
Ma se la bilancia e' giusta nei due punti (75 e 120) e' verosimile sia affidabile anche ad altri pesi.
Questo si chiama taratura a 2 punti, per gli strumenti di misura medicali piu' punti sui fanno meglio e'.
Per il nostro rifrattometro in realt' ci serve solo sapere che misura correttamente fra 30 e 40 %°
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quindi....
il rifrattometro va azzerato con distillata e la sua correttezza va valutata con una soluzione salina "sicura" fra 30 e 40%° .
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Dunque il protocollo e' questo:
1)azzeri il rifratometro con distilata a t ambiente (diciamo 20°)
2) misuri a T ambiente (od alla t consigliata nel manuale una soluzione nota (diciamo al 35%°) DEVI leggere 35%° (se non leggi 35 butti l'apparecchio perche' non c'e' unn sistema di taratura, ma solo di azzeramento!)
3) metti il rifrattomentro a 4° in frigo se leggi ancora 35%° allora la temperatura viene automaticamente compensata, se leggi un numero diverso e' evidente che la misurazione va fatta alla temperatura consigliata
Scusa la prolissita'
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