Sfruttiamo il fondo come nel marino?
Queste idea mi è balenata per la mente da un po', precisamente da quando ho fatto il mio nanoreef con metodo naturale(per le specifiche leggere l' articolo su AP) e confrontando i risultati che ho attualmente nel mio amazzonico.
ma vediamo di entrare meglio nel merito. Nel mio amazzonico o ho costituito un fondo fatto di 2 strati. il primo strato, il più basso, è costituito di terriccio fertile mischiato a palline di argilla espansa, una sorta di cannolicchio naturale per intenderci, sopra il quale è stato messo un fondo alto 7 cm di sabbia finissima. per evitare sacche anossiche(una bomba ad olorogeria) ho inserito delle lumache, di quelle a cornetto, che passano gran parte del tempo a scavare nella sabbia, questo processo smuove ed ossigena la parte superiore, mentre la parte inferiore, quella con i "cannolicchi" rimane priva di ossigeno ma può proliferare tutta una famiglia di batteri anaerobici. Diciamo una specie di filtro sottosabbia, ma che ha funzione denitrificante. Perchè sono giunto a queste conclusioni, per un motivo molto semplice, i miei cambi d'acqua si sono diradati nel tempo così tanto da potermi permettere di fare cambi ogni 6/8 mesi ed avere valori di nitrati estremamente bassi(non superiore a 30) e questo con una ottima crescita vegetale ma con crescita algare praticamente nulla.
Inoltre, i valori nutrizionali per le piante vengono dati dalle foglie che ogni tanto muoiono e che rimangono sul fondo a decomporsi garantendo quindi un apporto di sali e elementi a sufficienza.
Tutti i pesci godono di ottima salute e non danno segni di malessere, le morti che ho avuto negli ultimi 2 anni(solo 2 nannostomus) sono dovute più che altro ad anzianità.
vorrei avere pareri riguardo alla mia teoria e valutare con voi le conclusioni a cui sono giunto
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"sono talmente appassionato di motori che se il mio vicino scoreggia gli chiedo che tempo a fatto" by Magico27
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