2 grandi famiglie di parquet. Incollato ed inchiodato (tralascio i compositi, in fibra e/o resina)
Nella maggioranza dei casi nelle abitazioni moderne purtroppo il parquet viene incollato. Dico purtroppo perchè se inchiodato, usando specie legnose che in natura non hanno alcun tipo di problema a resistere agli agenti atmosferici, non vi sarebbero problemi nemmeno con allagamenti gravi da centinaia di litri. L'unico problema che incontrereste sarebbe con il proprietario dell'appartamento sottostante.
Ricordiamo che il legno viene usato per pontili, tetti, botti, bordi piscina, pavimenti esterni, fasciame da imbarcazione, pali sommersi (Venezia si regge da secoli su pali posizionati verticalmente sulla laguna) e che le essenze principalmente usate per la produzione di parquet vengono stoccate all'aperto, senza coperture (e' il mio lavoro)
Veniamo alle dolenti note. Parquet incollato. Anche in questo caso il punto debole non è il legno ma il sottostante mix massetto/incollaggio. In linea teorica se fossimo in grado di porre rimedio in pochi minuti ad un allagamento importante non vi sarebbero problemi di sorta, purtroppo sappiamo che però questo non è possibile. L'acqua riesce ad infiltrarsi nei punti deboli del parquet, terminali sotto il battiscopa, spazi tra listello e listello, riesce a penetrare, bagna il massetto, il danno è fatto.
Venendo alle casistiche meno catastrofiche, nessun problema con goccie o piccoli versamenti.
Nel caso intermedio, i 5, 10 litri di perdita ci dobbiamo rifare al primo punto. E' importante la velocità con la quale riusciamo ad asportare tutta l'acqua. Se non gli diamo il tempo di penetrare al di sotto del pavimento, o se la perdita è lontana dal battiscopa e le lamelle sono perfettamente aderenti tra loro la perdita non porterà alcun danno.
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