Come già puntualizzato più volte i valori di nitriti e nitrati si tengono sotto controllo con una buona gestione della vasca.
Tutti gli accorgimenti suggeriti contribuiscono al raggiungimento di un equilibrio che consente di avere valori di nitriti pressoché nulli e nitrati entro un valore accettabile (tenendo presente che avere NO3 a 25

mg/l non presenta problemi per la maggior parte di pesci e piante e produce una proliferazione algare limitata).
Così il filtro deve essere efficiente e pulito, i cambi d'acqua devono essere regolari e calibrati tenendo monitorati regolarmente i valori, le piante devono crescere in maniera sana e rigogliosa (quindi serve luce, fertilizzante e CO2), i pesci non devono essere più di quelli che la vasca riesca a "reggere", ecc.
Premesso tutto questo bisogna però osservare come il ciclo dell'azoto in acquario, tranne rarissime eccezioni, non si riesca a chiudere in maniera autonoma.
Il processo di nitrificazione aerobica dei residui organici produce ammoniaca, nitriti e nitrati ... e lì si ferma, in quanto per proseguire necessiterebbe l'azione l'azione di batteri eterotrofi anaerobi (che hanno bisogno di ambienti privi di ossigeno).
I nitrati quindi vengono in parte utilizzati da piante e alghe, ma poi inevitabilmente tendono ad accumularsi in acquario. E' per questo che sono indispensabili i cambi periodici parziali di acqua.
Soprattutto in vasche "piccole" può capitare però che nonostante il rispetto dei normali accorgimenti gestionali di cui parlavamo i nitrati non si riescano a tenere sotto controllo.
I motivi possono essere diversi, magari anche il mancato rispetto di qualche "regola", alla quale non si può o non si vuole adeguarsi.
Certo è che non si può negare che esistano degli "aiuti" ... tipo appunto le cosiddette resine anti-nitrati (o anti-fosfati), che raggiungono il risultato e non sono tossiche per pesci e piante.
A mio parere andrebbero utilizzate solo in caso di emergenza e comunque dopo aver provato tutti gli accorgimenti suggeriti (anche per non "dopare" la vasca) ... però a volte una piccola sconfitta del proprio orgoglio personale può servire a garantire un ambiente salubre agli ospiti dei nostri acquari.