eheh, centralizzato no, anche per evitare mescolamenti di acqua fra diversi acquari.
volevo evitare sicuramente costosi filtri commerciali (non posso spendere 80 euro a vasca).
Quindi sicuramente mi affiderò al fai da te, con unica cosa commerciale, la pompa.
altre cose che voglio dal filtraggio che sto progettando sono:
- deve essere interno o comunque all'interno della scatola di coibentazione dell'acquario per non disperdere troppo calore.
- allo stesso tempo però deve avere un facile accesso per la manutenzione e comunque estraibile dalla vasca
- no rischi di perdite che svuotano l'acquario
- molto economico
Con queste specifiche, sono giunto ad alcune conclusioni, ma il progetto è ancora aperto e anche i vostri consigli saranno utili (ma in questa direzione, perchè un filtro esterno non lo compro, e non mi andrebbe nemmeno di mettermi a tagliare vetro e siliconare)
-il filtraggio meccanico è la parte di cui sono già sicuro al 100% ed è semplicissimo.
Si tratta di una semplice bottiglia da circa 2 litri (o vaso di plastica non forato alto per aumentare le dimensioni) alla quale viene tagliato il collo. sul fondo viene appoggiata una pompa con portata e prevalenza adeguate. sotto la pompa nulla, sopra una spugnona ben incastrata nella bottiglia che arrivi fino a due dita dal margine superiore della bottiglia tagliata.
Quindi in definitiva, l'acqua entra dalla parte alta della bottiglia, attraversa la spugna, che essendo incastrata nella bottiglia trattiene quasi tutte le impurità, viene aspirata dalla pompa e rimandata in alto dal tubo di uscita della pompa che passa in un foro ben stretto fatto nella spugna. I detriti rimangono nelle due dita di bottiglia sopra la spugna e sono facilmente asportabili ad ogni cambio con il tubo/sifone.
la bottiglia si posiziona in un angolo posteriore, nascosta da lastrine di pietra (nel caso di allestimento a durezze basse di ardesia)
-Il filtraggio biologico è alimentato dal tubo in uscita del meccanico, e qui ancora sono indeciso.
-una delle soluzioni più semplici è lasciare interno anche questo, tanto il rischio intasamento è davvero basso perchè le impurità sono tutte trattenute dalla spugna e poi asportate manualmente.
In questo caso, le possibilità sono tante. La più semplice è una spray bar appoggiata orizzontalmente sul fondo, presso la parete di dietro che spara in alto. sopra di essa vari sacchetti di rete da pesca pieni di cannolicchi e/o altro materiale filtrante biologico.
il tutto nascosto da lastrine di pietra messe quasi in verticale, oppure legni circa piatti. fra le maglie delle retine dei cannolicchi, per nascondere ancora di più il tutto, si possono legare dei ciuffi di ceratophillum, che tanto poi crescono verso l'alto con un ottimo effetto, facendo sembrare piantumata la zona posteriore.
ci sono anche varianti sul tema, tipo fare una spray bar che spara un pò in tutte le direzioni e infilzarla tipo spiedino nei sacchetti di cannolicchi, ma non so se il gioco vale la candela.
il problema di questa soluzione sarebbe lo scarso movimento superficiale. Non tutti i pesci ne hanno bisogno, in più la temperatura a parte qualche mese di fine estate, sarà perlopiù fresca e fredda, e a t basse l'ossigeno disciolto e maggiore. Anche il ceratophillum è un ottimo ossigenante, ed è sempre presente nei miei allestimenti.
nonostante tutto questo, se si rischiedesse una corrente maggiore, da una parte posso permettermi di prendere la pompa a immersione sovradimensionata, tanto è praticamente l'unica spesa insieme al materiale filtrante. Oppure al massimo ci sono sempre le pompe di movimento.
-un'altra soluzione per il filtraggio biologico è di farlo esterno, ma per evitare dispersioni di calore e raccordi che perdono, metterlo nello spazio tra superficie dell'acqua e coperchio.
Il coperchio e la coibentazione li faccio io con una struttura in legno rivestita internamente di pannelli coibentanti. La struttura ha dei piedi che poggiano sul piano dove poggia l'acquario e lascerà un bel pò di spazio fra superficie e luci (almeno 30 cm ma anche di più) anche per tenere piante emerse. Quindi c'è un bel pò di spazio che può essere impiegato sopra l'acqua dalla parte dei lati corti (dove mettere qualcosa sopra l'acqua non crea troppa ombra.
L'idea era un filtraggio biologico più performante, quasi a percolazione, costituito da 2 o 3 contenitori alimentari di plastica, a forma di parallelepipedo allungato, posizionati uno sopra l'altro e riempiti a cannolicchi o altro. L'acqua portata in alto dalla pompa sommersa(con adeguata prevalenza) della parte meccanica, ricade nel contenitore più alto che semplicemnte è aperto. lo percorre in lunghezza (attraversando i cannolicchi bassi e lambendo quelli alti che sono semiemersi) fino ricadere nel contenitore inferiore da fori praticati in basso dalla parte opposta al tubo da cui cade l'acqua. cosi anche per gli altri contenitori finchè l'acqua non ricade in vasca, magari questa volta con tubino che la direziona.
In questo modo non c'è nulla di stagno che possa perdere. se l'acqua esce dalla parte superiore dei contenitori dopo cola in vasca. comunque si può prevedere anche un grosso foro di troppo pieno per ogni contenitore, in modo che se esce esce tutta da una parte; magari sfalsando un poco i contenitori si può fare in modo che il getto del troppo pieno ricada comunque nel contenitore di sotto.
Certo è più complicato, ma comunque economico, qui l'ossigenazione è fin troppo alta, ma penso che se ben dimensionato potrebbe avere un grande potere filtrante.
disegni ancora non ne ho fatti, non so se si capisce cosi..
Cosa ne pensate?? lo so, sono un pazzo logorroico
