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Chimica, biocondizionatori ed integratori dolcePer parlare dei valori dell’acqua, del modo per mantenerli sotto controllo, dei test per le analisi e degli integratori e biocondizionatori .
Nel marino so che usano elos, il problema e che è cara.
Io piuttosto che spendere soldi per test come il potassio mi prederei un conduttivimetro, se usato con intelligenza puoi estrapolare numerosi dati
No, la misura di conducibilità non distingue gli ioni. Credo intenda che è più utile sapere la conducibilità (ossia un parametro dato dalla concentrazione di tutti gli ioni piuttosto che la concentrazione esatta del solo potassio (che uno può sempre reintegrare se nota carenze, ed è difficile sovradosarlo visto che in vasca viene continuamente consumato, per cui non necessita di tutta quella precisione).
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Scambio endler e piante varie con ampullarie e caridine. Scambio a mano a FI e prov.
si si, non intendevo dire che con la conducibilità misuri il k in vasca ma che variazioni ti tale parametro indicano a grandi linee la sua presenza.
spezzo una lancia a favore del test del K; a me le piante segnalavano una marcata carenza motivo per il quale ho acquistato il test per poi accorgermi che ce n'era molto più di quello credevo e quindi ho iniziato a pensare a un non assorbimento causato da qualche altra carenza.
questo per dire che se seguivo solo le piante probabilmente avrei dosato ancora altro potassio mentre il test ha aiutato... specifico che in tale situazione non vi erano altri segni di carenza che potessero far sospettare qualcos'altro. inoltre se per il reintegro di gh e kh si utilizzano i sali pronti delle varie marche può capitare di averne davvero molto in vasca e a questo si aggiunge quello dei fertilizzanti.
ho letto alcuni articoli riguardo questo fatto, di dosaggi settimanali di potassio per poi accorgersi, con test più accurati di quelli a reagente, di averne anche troppo.
Se non erro la concentrazione del K diventa un problema se supera di circa il doppio quella del calcio causandone oltretutto la non assimilazione. In una vasca con acqua tenera credo sia uno scenario abbastanza possibile... inoltre jbl afferma che alte concentrazioni di K favoriscono le filamentose, il perchè non lo so
Si come i dice ilVanni misuro nel complesso tutti gli ioni e mi regolo con il comportamento della vasca.
Poi in vasche molto spinte con acque tenere più di un cambio di fa una specie di reset, per evitare eccessi.
In oltre in vasche molto piantumate fare cambi più copiosi da risultati migliori, perché vengono eliminate le sostanze alleopate che le pinte producono per ricavarsi il loro spazio vitale.
Si vabbè però consideriamo anche che se uno "lavora" sul kH non può permettersi errori di 2 gradi... Sopratutto se ci avvicinano a valori sui 2°... Per carità, se quei test costano in media 5€ un motivo c'è e varranno quel che costano...
Per la differenza con le misurazioni considera da quanto tempo avevi il test... Molti dopo 6 mesi li cambiano, dopo un anno dovrebbero dare valori totalmente differenti certo non che dell'acqua osmotica te la calcolino come gg 20, però già diversi gradi di scarto). Comunque io mi sono messo a seguire i test più decentemente solo con l'abbinamento della seconda vasca, perché dovevo acidificare, sennò se serve acqua dura e alcalina fai una volta i test sul rubinetto e vai tranquillo. Io la scelta dei miei test lho fatta leggendo quell'articolo gH sera, kH aquili e pH JBL (quello con intervalli di 0,2 non menzionato nell'articolo)
Si vabbè però consideriamo anche che se uno "lavora" sul kH non può permettersi errori di 2 gradi...
Infatti ho parlato di (circa, stimato da me molto "a braccio" e per confronto) un 20%. Se lo prendi per buono, su due gradi sbaglieresti di circa 0.4 punti (il che è accettabile).
Però, per misurare valori intorno a due gradi, direi che è meglio almeno raddoppiare l'acqua e misurare il mezzo grado (dimezzando l'errore).
Si consiglia proprio per questo un KH di "almeno" 4 gradi: per non avere sorprese (se poi il valore reale è 3 o 5 è stabile uguale).
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