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Chimica, biocondizionatori ed integratori dolcePer parlare dei valori dell’acqua, del modo per mantenerli sotto controllo, dei test per le analisi e degli integratori e biocondizionatori .
a voler fare i pignoli bisognerebbe misurare a più altezze e fare una media, però se si vuole un valore indicativo è sufficiente misurare a mezza altezza.
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Sii avido di ascoltare e non di parlare.
"A parità di fattori la spiegazione più semplice tende ad essere quella esatta" (rasoio di Ockham)
Sciurate,
riprendo il post in quanto mi è finalmente arrivato il test nuovo per la misurazione dei Po4.
Ho misurato i fosfati a pochi cm dal fondo e continuano ad essere 0. Premetto che sono riuscito a creare una certa corrente che dall'alto scende verso il fondo e che una volta raggiunta la parete della vasca risale, per cui i valori dovrebbero essere nella media.
Alla fine le mie domande sono due:
1) Come è possibile avere una vasca in cui, gli No3 sono 20 ppm e i fosfati 0 partendo da acqua in cui entrambi sono 0?
2) E' il caso di inserire gli Po4? Con che prodotto?
non ne farei un dramma comunque, se in vasca hai piante e la crescita è nella norma non mi preoccuperei affatto.
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"A parità di fattori la spiegazione più semplice tende ad essere quella esatta" (rasoio di Ockham)
Il problema è che molte delle piante, soprattutto quelle a crescita rapida si sono "bloccate" o comunque crescono lentamente proprio dopo che ho aumentato la luce, la Alternanthera roseafolia in più fa foglie molto piccole..
anche io stesso problema... fosfati misurati a diverse altezze sempre a 0.. crescita della hygrofila rallentata... NO3 10 mg/l.. non so se inserire il seachem phosphorus, voi che dite?
Bè non è così automatica la cosa...........quello che spinge davvero le alghe è il ferro.
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"A parità di fattori la spiegazione più semplice tende ad essere quella esatta" (rasoio di Ockham)
Bè non è così automatica la cosa...........quello che spinge davvero le alghe è il ferro.
Mkel, scusa, siccome ti ho sentito più volte ripetere questo concetto, saresti così gentile da approfondirlo, ovviamente in maniera sintetica e comprensibile a tutti... perchè il ferro ha effetto scatenante? Tutti i tipi? Le alghe sono capaci di usare anche quello ossidato? (ormai, non mi meraviglierei neanche di questo) Grazie.
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Tutto ciò che è "diverso" ci arricchisce poichè ci pone davanti realtà alternative su cui riflettere
ne sarai avverso solo nel caso in cui contrasta con i tuoi interessi personali, in quel caso, la denigrazione è l'arma per non gestirlo
Il ferro è considerato il vero fattore limitante per le alghe, le alghe possono utilizzarlo nella forma Fe2+ e Fe3+, ma non in forma chelata o ossidata............il vero problema anche in presenza di forme legate ad altri composti (come il carbonio organico, o le forme chelate)è che questi legami si sciolgono facilmente in presenza di illuminazione soprattutto con le alte gradazioni di colore. Le radiazioni luminose molto alte sono in grado di rompere questi legami rendendo il ferro nuovamente disponibile per le alghe che lo assimilano subito anche se in minime percentuali (0.005ppm), cosa che le piante non sono in grado di fare immediatamente e non al di sotto di certe concentrazioni. In presenza di alte concentrazioni di nitrati e fosfati, le alghe possono rimanere entro limiti accettabili, ma se viene fornita una fonte di ferro a causa di una errata illuminazione o fertilizzazione, le alghe prendono subito il sopravvento, anche perchè rispetto alle piante riescono a reagire prontamente ai cambiamenti di condizioni.
La crescita algale è causata anche solo da concentrazioni che i nostri test non sono in grado di misurare........per questo motivo è sempre meglio fertilizzare ferro nel fondo piuttosto che in colonna, proprio per favorire le piante che tramite apparato radicale possono utilizzarlo a differenza delle alghe che ne sono prive.
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