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Comunque in effetti la mia era un po' una paraculata, tanto per dire, il mio quesito è di natura egoistica, ho paura di avere in vasca esemplari contaminati.
Sul discorso di prendere pesci in natura per uso acquariofilo penso ci sarebbe da discutere molto, ma ripeto non era questa l'intenzione di questo post.
gran calma... io considero etica, evitare di acquistare qualsiasi pesce catturato in natura che poi non sono in grado di riprodurre...
ma no dai se parliamo di etica acquariofila c'è di peggio, probabilmente è più sfruttata la gente che lavora nelle farm asiatiche bombardando i pesci che poi arrivano qui in condizioni indecenti che nemmeno le popolazioni povere amazzoniche che quantomeno pescano per mangiare non intaccando minimamente le popolazioni di ciclidi
Originariamente inviata da Ale87tv
riguardo all'A. fasciatus, in molte zone del nord est non è più a rischio perchè estinto...
ma non certo per l'acquariofilia, ma per le specie che gli garantiscono la sopravvivenza solo in acque salate, è per questo motivo che è indubbio che il pesce wild pescato ha poco a vedere con l'etica, per come la vedo io.
faccio un esempio, spesso leggo di persone che senza saperlo pescano specie protette in Italia.
poco tempo fa ho fatto un'uscita per rilevare la presenza di fauna ittica nei fontanili tra la bassa bergamasca e cremona, in particolare tutte specie protette (forse lo saprai).
queste specie sono a rischio di estinzione principalmente per la presenza di altre specie che se le magnano in primo luogo (procambarus clarkii), poi per l'inquinamento, probabilmente c'è anche chi pesca i vaironi per mangiarseli.
se io oggi non mi accontentassi più di ammirare questi straordinari pesci nel loro habitat ma volessi tenerli in casa e pescassi una decina di spinarelli probabilmente non intaccherei miimamente la popolazione.
il grosso rischio è quando capita qualcuno che dice: ho pescato questo pesce! si grida allo scandalo e si invita l'appassionato a rigettarlo dove lo ha preso immettendo potenzialmente in acqua parassiti presi nel periodo di mantenimento in acquario e mettendo a rischio un'intero biotopo acquatico.
molto spesso ci si basa sull'apparenza. circa le specie a rischio in Italia c'è una legge e va rispettata, ma non perchè è una legge significa che tuteli la sopravvivenza della specie
mi accodo all'argomento...
nel mio acquario i titteya si sono riprodotti piu' volte senza che io abbia cercato la riproduzione,anche se ovviamente ne sono felicissimo
Percarita' ne sopravvivono da 1 a 4 esemplari per ogni covata
devo dire che ho parecchie piante(essendo una vasca dedicata ai colisa)e 2 "cuscinetti"di vesicularia dubyana...cosi' gli avannotti piu' forti furbi e sopratutto fortunati si salvano
Terminus se hai parura degli effetti darioattivi dopo gli avvenimenti del giappone secondo me l'ultima cosa di cui devi preoccuparti è l'origine dei pesci...
Perchè se si volesse veramente stare attenti bisognerebbe evitare 3/4 delle cose di uso comune...(per esempio: l'asia ha il monopolio delle industrie del cotone, materia prima che rivende al resto del mondo....oppure: prodotti tecnologici, computer, televisori...anche l'alimentare....) secondo me è un po' una paranoia assurda, per carità, è giustissimo voler evitare il più possibile la contaminazione...però diventa troppo complicato....
Rigiardo al discorso dei pesci wild pescati in natura...premetto che è un'opinione personale, anche perchè ci sono talmente tanti fattori che è impossibile fare un discorso completo...
Io ho sempre comprato specie che si potessero riprodurre in cattività, non a rischio di estinzione e provenienti da allevamenti (meglio ancora se allevamenti casalinghi di persone della mia città!).
Anche perchè allevare un animale senza dargli la possibilità di riprodursi per portarlo ad una morte "senza eredi" la vedo una cosa un po' egoistica......
Mi piace la natura, con gli acquari cerco di riprodurla fino a dove è possibile in casa mia, però creando un ciclo continuo di vita... [ripeto, opinione personale!]
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"La corretta alimentazione dei pesci è uno dei principali fattori di successo nell'acquariofilia."
Per quanto riguarda le specie pescate in natura per fortuna ci sono alcuni paesi che stanno ponendo dei limiti, soprattutto sui periodi e sulla taglia per far sì che ci sia ripopolamento.
è vero che difficilmente l'acquariofilia possa portare a depredare la natura, però ci sono realtà in natura di areali molto ristretti e che possono essere messi seriamente alla prova. Soprattutto perchè oltre a danneggiare la specie stessa, spesso si danneggia il biotopo in cui vive e quindi tutte le specie che fanno parte della biocenosi, sconvolgendo l'ambiente in cui vivono.
Di conseguenza sono ovviamente da preferire pesci provenienti da allevamento in modo da salvaguardare gli ambienti naturali, inoltre i pesci allevati sono più resistenti e già abituati alla vita di vasca e all'alimentazione. Senza considerare poi che la mortalità di pesci pescati in natura è veramente alta.
Concordo in pieno Faby, e il fatto che ad oggi non ci sia rischio per alcune zone del mondo dove si prelevano i pesci non significa che questo non accadrà mai... Per cui prevenire è meglio che curare!!
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"La corretta alimentazione dei pesci è uno dei principali fattori di successo nell'acquariofilia."
Be mi pare che di esempi negativi ce ne siano già abbastanza...
prendiamo ad esempio i vegetali... Basta dire la parola Orchidea e si apre un mondo di problemi. Rare di natura sono state depredate dai luoghi naturali.
Vanda ocracea è una stupenda orchidea epifita, ormai coltivata in tutto il mondo e piuttosto conosciuta, peccato che in natura si da per quasi estinta... e gli esempi sono molti altri.
Faccio presente che in questo caso le motivazioni sono le stesse, hobbystica. Infatti quando è stata scoperta la Vanda ocracea è una delle rare orchidee con colorazione azzurra, quindi i collezionisti e i botanici di tutto il mondo sono corsi nelle regioni di origine e hanno depredato la zona.
Un altro esempio è quello dei cardellini...che qualche decina di anni fa si prelevavano con tranquillità in natura per allevarli...ora è vietato...perchè come sempre l'uomo non si regola mai...
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"La corretta alimentazione dei pesci è uno dei principali fattori di successo nell'acquariofilia."
Paragonare cardellini con orchidee e/o pesci non e affatto giusto.Sono completamente diversi nella loro vita e nella distribuizione.Non scambiamo mele con pere
La fonte principale della diminuizione delle specie e senz altro la distruzione del habita e l inquinamento come anche la introduzione dei specie nuove.
Tre giorni fa,sono stato in un paesino nella selva centrale del Peru,sembrava natura pura.Nel primo laghetto che imcontro,guardo ,e cosa trovo? Tilapie!!!
Ieri a quota 4.500,osservando fenicotteri del Cile e Puna Ibis,noto in bell allevamento di trote!
Per non parlare dell Eucalipto in ogni valle dispersa
Quoto il scritto di Mario86,ma c e anche da dire che i discorsi sono lunghi e da valutare da specie a specie.
Saluti
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