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Riposto qui la discussione che si è aperta (andando OT) in quella dello Zoomark:
Io:
Quote:
Però voglio dire una cosa a proposito dei prezzi. Nel mercato acquariofilo ci si approfitta troppo degli acquirenti. Ma porco mondo ma perchè un pezzo di plastica deve costare così tanto? ma perchè se lo stesso pezzo di plastica identico lo compro con altra destinazione d' uso lo pago 3 volte di meno???
Perchè caxxo le alghe nori me le vendono in un negozio di acquari a 13 euro (pochi grammi) e se le compro al supermercato ne compro 30 volte tanto con 1 euro???
Potrei fare un esempio ancora più eclatante su un famosissimo prodotto che si trova in commercio per un altro uso ad un prezzo 50 VOLTE (cinquanta volte) INFERIORE!
Prego qualche negozinate del forum di dirmelo.... perchè davvero non capisco.
Supergippo:
Quote:
le medicine in italia quanto le paghi ?
la benzina ?
la frutta e la verdura ?
la connessione web ?
Ne vuoi altre di cose che in questo paese costano ALMENO il doppio... ?
concordo con te per quanto riguarda le alghe ma ci si deve sempre confrontare con la famosa legge della domanda e dell'offerta.
Mi spiego meglio...
Quanti pezzi di plastica rotonda si vendono che vengono poi utilizzati per acquari rispetto a quelli che vengono utilizzati per fare i bicchierini di MC donald dove ti viene servito il gelato ?
e' li il problema...
sempre se nel frattempo il pezzo che arriva al dettaglio non e' passato per le mani di importatori, magazzinieri, concessionari e distributori che di volta in volta raddoppiano il prezzo....
e' come la droga... nei paesi di origine costa come l'insalata
cmq. a noi la scelta di non prendere le alghe dal pesciarolo... ma al supermercato
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"Benedetti coloro che non hanno nulla da dire e che non si lasciano convincere a dirlo." (James Russell Lowell)
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Citazione:
sempre se nel frattempo il pezzo che arriva al dettaglio non e' passato per le mani di importatori, magazzinieri, concessionari e distributori che di volta in volta raddoppiano il prezzo....
e' come la droga... nei paesi di origine costa come l'insalata
cmq. a noi la scelta di non prendere le alghe dal pesciarolo... ma al supermercato
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suvvia, non mi dirai che credi che le alghe del supermercato non siano passate da importatori, magazzinieri e rappresentanti....è la stessa identica cosa.
lo sai che ti potrei sconvolgere dicendoti quanto pagano le cosiddette "rowa" le ditte normali che ne hanno bisogno nei loro processi produttivi? ma non lo faccio davvero per rispetto dei negozianti che le vendono nella speranza che si ravvedano...
(ti ricordo che le rowa altro non sono che ruggine idrata e bagnata, quindi data la semplicità del prodotto te lo puoi anche immaginare)
ma poi ti potrei chedere perchè i prodotti italiani non costano meno di quelli esteri dato che saltano il passaggio per gli importatori ed i costi di trasporto...
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"Benedetti coloro che non hanno nulla da dire e che non si lasciano convincere a dirlo." (James Russell Lowell)
ho chiesto a un tipo che lampadine fossero montate sopra a una vasca e lui mi ha risposto: "HQI" e io ho pensato "eh bravo... grazie" poi ho detto "si ma che marca" e lui "eh non lo so ma si sa che sono da 9000"...................................... ma 9000 cosa??? dollari, euro, watt, patate...... ovviamente si riferiva ai °K ma non sapeva proprio ciò di cui parlava e infatti ha sparato un numero a caso....
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Questo è uno dei problemi del mercato acquariofilo: la mancanza di preparazione troppo diffusa!
Il tizio in questione avrebbe dovuto rispondere: "non lo so"! Avrebbe fatto una figura migliore.
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suvvia, non mi dirai che credi che le alghe del supermercato non siano passate da importatori, magazzinieri e rappresentanti....è la stessa identica cosa.
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Certo, ma sono molto diversi i quantitativi in gioco e, quindi, la redistribuzione dei costi.
Ti faccio un esempio: acquisto una tonnellata di alghe, faccio un impianto da stampa in quadricromia per l'etichetta, stampo 1000 depliants, acquisto 10000 sacchetti ed una macchina per imbustare e chiudere i sacchetti........ il costo viene distribuito su una tonnellata di prodotto con un'incidenza unitaria peri a (diciamo ad esempio) 100.
Acquisto 100 Kg di alghe, le pago (al Kg) molto di più di una tonnellata, faccio lo stesso impianto da stampa con lo stesso costo, stampo 1000 depliants, acquisto 1000 sacchetti (costo unitario ben diverso dai 10000), la stessa macchina per imbustare e chiudere....... ho, in pratica, costi molto simili a quelli di chi ne acquista una tonnellata ma il costo è quasi 10 volte superiore.
Ed anche i tempi di stoccaggio (quindi il costo magazzino).
Poi noi possiamo fare le nostre scelte.
Ad esempio io, personalmente, preferivo acquistare l'elettrovalvola per la CO2 nel negozio di acquari al doppio del prezzo pur di non perdere tempo a girare e cercare; in quel tempo visitavo un cliente (facevo il rappresentante) e con quello che guadagnavo di elettrovalvole potevo acquistane 20......
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lo sai che ti potrei sconvolgere dicendoti quanto pagano le cosiddette "rowa" le ditte normali che ne hanno bisogno nei loro processi produttivi? ma non lo faccio davvero per rispetto dei negozianti che le vendono nella speranza che si ravvedano...
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Perdonami ma i negozianti, nella maggior parte dei casi, non c'entrano assolutamente nulla!
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(ti ricordo che le rowa altro non sono che ruggine idrata e bagnata, quindi data la semplicità del prodotto te lo puoi anche immaginare)
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Ok, ma allora perchè non ne acquisti qualche tonnellata, ci fai la confezione, le etichette, crei una rete di distribuzione, paghi gli agenti, i corrieri, il magazzino, il magazziniere, chi le confeziona, l'imballo, la pubblicità, calcoli i costi di ammortamento dell'investimento, calcoli il tuo utile, l'utile del negoziante, lo metti in commercio e ti arricchisci?
Vedi che non si può partire dal fatto che il prodotto all'origine costa poco?
Chi lo usa a scopo industriale lo acquista in sacchi/bidoni e lo usa così, senza costi aggiuntivi.........
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ma poi ti potrei chedere perchè i prodotti italiani non costano meno di quelli esteri dato che saltano il passaggio per gli importatori ed i costi di trasporto...
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Non si risparmia sul trasporto (o almeno non in modo significativo) perchè i negozianti non vanno a ritirare la merce presso i produttori....
E non costano meno perchè i costi di distribuzione sono gli stessi (se hai una rete di vendita tua ti costa quanto quella di un distributore) ed i numeri nettamente inferiori a quelli che si possono "fare" su un mercato come quello tedesco.
Inoltre ci sono differenze di tassazione, IVA, ecc.......
In ogni caso, valutando bene le cose, forse non è neppure vero che il prodotto italiano costi di più o uguale.
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"Benedetti coloro che non hanno nulla da dire e che non si lasciano convincere a dirlo." (James Russell Lowell)
Perdonami ma i negozianti, nella maggior parte dei casi, non c'entrano assolutamente nulla!
ma infatti si dovrebbe estendere il discorso anche ai fornitori... se il fornitore ti vende della ruggine a un prezzo esorbitante, il negoziante per guadagnarci qualcosa, la deve vendere ancora più cara.
Quote:
Ok, ma allora perchè non ne acquisti qualche tonnellata, ci fai la confezione, le etichette, crei una rete di distribuzione, paghi gli agenti, i corrieri, il magazzino, il magazziniere, chi le confeziona, l'imballo, la pubblicità, calcoli i costi di ammortamento dell'investimento, calcoli il tuo utile, l'utile del negoziante, lo metti in commercio e ti arricchisci?
Eh... prima fammi laureare e poi ci faccio un pensierino Ovvio che non ci si può arricchire vendendo solo della ruggine, specie se non ci si vuole fare un utile del 3000%
Poi sono convintissimo in un' altra politica.. più consumista se vuoi ma che farebbe guadagnare di più tutti, utente finale compreso
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"Benedetti coloro che non hanno nulla da dire e che non si lasciano convincere a dirlo." (James Russell Lowell)
Ho letto tutto partendo dal post dove si doveva parlare dello Zoomark.La discussione sui prezzi è interessantissima. Sono in piena sintonia con Simone.
guardate che non tutto è così esorbitante come credete, il "pezzo di plastica" come lo chiamate voi costa 1 euro se lo fa una macchina che ne produce 1000 in un ora, costerà 30 euro se viene fatto da un artigiano che ci impega un ora per farne uno, poi se quel pezzo va a fare parte di uno schiumatoio o reattore o quello che vi pare è chiaro che il sul costo finale la manodopera ha un costo fondamentale, se poi si vendessero 1000 schiumatoi al giorno allora il discorso sarebbe diverso, ma per fare quello ci vorrebbero impianti molto costosi che in un industria come quella acquariofila non sono idonei (non si rientrerebbe mai dell' investimento)
Non sono un negoziante e quindi non conosco tutte le logiche del commercio. Riporto però un'esperienza diretta: tre/quattro anni fa, volendo comprare il famigerato Seaclone, ho fatto un giro per alcuni negozi della mia città (Milano): un negozio lo vendeva a 250 (!!!!!) euro, un altro a 150 (io l'ho poi comprato su internet a 90). Lasciando da parte internet, quanto ci guadagnava il primo negoziante calcolando che anche il secondo avrà giustamente avuto il suo bel guadagno?
Rip esempi tipo il tuo ne potrei fare un mare.Quai a Genova i negozi di acquariofilia marina sono 3 per cui c'e' una speculazione sui prezzi da paura: esempio, ho dovuto comprare il puliscivetro urgentemente senza poter fare un'ordine online. On line costava della stessa marca e tipo 15 il negoziante me ne ha chiesti 25. -04