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Chimica, biocondizionatori ed integratori dolcePer parlare dei valori dell’acqua, del modo per mantenerli sotto controllo, dei test per le analisi e degli integratori e biocondizionatori .
Allora ragazzi, ho avviato il filtro con 3 tappini di ammoniaca non profumata e 2 cucchiai di aceto bianco in una vasca da 200 litri. Giorno dopo misuro e ho fondoscala di NH3 > 10mg/l.
Dopo 5 giorni vado a misurare e ho NH4 a 1 mg/l e picco di NO2.
Così presto? E' normale?
Comunque metto 1 giorno si e 1 no un pizzico di mangime giusto per continuare a dare da mangiare ai batteri.....
Nitrati ancora a zero....solo nitriti....ma dopo 5 giorni.....
Ciao. Potrebbe esser anche una falsa partenza a volte capita... Io personalmente in meno di un mese anche se rilevo il picco, per sicurezza non farei nulla. Poi gradualmente lo popoli un pesce a volta lentamente. Ma l' ammoniaca non profumata quella che si usa un po' per pulire tutto in casa? per far partire la maturazione non l'avevo mai sentita e tanto meno l'uso dell'aceto...
Falsa partenza? Davvero? Non ne avevo mai sentito parlare di questa eventualità.....cosa sarebbe in pratica e da cosa dipende?
Comunque si, normalissima ammoniaca. Trovi qualcosa anche nel forum,ti copio qua un riassunto preso dal forum:
"L'avvio con ammoniaca è la cosa più semplice che ci sia, ma stranamente sembra che sia pericolosa e alla portata solo di alchimisti che mettono volontariamente a rischio la salute dei propri pesci.
Vi siete mai chiesti a cosa serve mettere del mangime per l'avvio del filtro, certo che si, serve ad attivare i primi due ceppi batterici imputati al ciclo dell'azoto, gli eterotrofi che degradano le proteine ed i nitrosanti che per il loro metabolismo hanno bisogno di ammoniaca, quindi o si mette sta ammoniaca, o si aspetta che dei ceppi degradino le proteine del mangime trasformandole in ammoniaca, semplice.
Altra domanda, a cosa serve l'aceto?
Ad attivare i ceppi degli eterotrofi che degradano le proteine trasformandole in ammoniaca.
Quindi mettere aceto per gli eterotrofi e ammoniaca per i nitrosanti, o mettere del mangime per entrambi i ceppi, è la stessa identica cosa, solo che con il mangime bisogna aspettare che si attivi un ceppo batterico alla volta, con aceto (bianco) e ammoniaca (non profumata) si attivano contemporaneamente i due ceppi.
E' una pratica consolidata da parecchi anni, non c'è assolutamente nulla di pericoloso, alla fine è tutto pronto quando ammoniaca a nitriti sono a zero, sia con un metodo che con l'altro il risultato è lo stesso, tempistica a parte.
Dopo è logico che se si svuota 1 litro di aceto e 1 litro di ammoniaca la cosa diventa fastidiosa, ma equivarrebbe a svuotare in vasca un bidone di mangime da 1 kg, come tutte le cose basta farle con un attimo di ragionamento.
A dirla tutta servirebbe un altra sostanza per fare ancora prima, quella che serve per attivare il terzo ceppo di batteri che abbiamo nel filtro, quello dei nitratanti.
PS: nell'industria di ittiocoltura non si avviano i filtri con del mangime, ma con ammoniaca e aceto, più l'altra sostanza per i nitratanti, e di sicuro non ci sono rischi, il margine di errore deve essere uguale a zero dato che ci sono ingenti capitali in gioco, se fosse una pratica pericolosa e scellerata non la userebbero di sicuro."
Mi chiedevo se a livello di tempistica fosse corretto...non mi aspettavo di vedere un picco di nitriti solo dopo 5 giorni....
Wow non si finisce mai di scoprirne di nuove! Interessante non sapevo sta cosa. Magari può esser che sia per quello che hai usato che hai accelerato il tutto e la risposta sia nel testo che mi hai citato questa è una mia ipotesi. Però sai la prudenza non guasta mai io aspetterei ancora prima di metter pesci. La fretta si paga cara in questo hobby.
Con l'avvio del filtro con ammoniaca e aceto è normale che ci sia il picco dei nitriti dopo 5÷7 giorni, nessuna falsa partenza, è una metodologia collaudatissima.
Sono felice che questa pratica stia prendendo piede, nel 2012 (post 18): http://www.acquariofilia.biz/showthr...=374528&page=2
mi era stato detto che era una pratica pericolosa, come se non foste in grado di misurare 5÷10cc di ammoniaca a seconda del carico di azotati da smaltire.
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La semplicità è il punto di arrivo,
non di partenza.
Tutto è fattibile ma, come sempre, bisogna capire quello che si fa e consigliare in base alle esigenze ed alla tipologia di vasca da far partire.
Nell'industria di ittiocoltura non si preparano certo vasche con piante e buona illuminazione da tenere nel salotto, fare una cosa del genere (specialmente fatta con mani inesperte) porta nel 99,9% dei casi alla creazione di uno splendido e rigoglioso Algario
Nei supermercati, reparto dolci, vendono il Bicarbonato di Ammonio ... ottimo ... ma se si sbaglia di poco il dosaggio .... vale quanto scritto sopra ... ecco perchè continuerò sempre a consigliare il classico mese di maturazione tenendo il più possibile le mani in tasca
Sbaglio io (e gli altri come me) o sbaglia chi "decanta" le qualità dell'Ammonio come starter per le vasche senza entrare nello specifico ?
Tutto è fattibile ma, come sempre, bisogna capire quello che si fa e consigliare in base alle esigenze ed alla tipologia di vasca da far partire.
Nell'industria di ittiocoltura non si preparano certo vasche con piante e buona illuminazione da tenere nel salotto, fare una cosa del genere (specialmente fatta con mani inesperte) porta nel 99,9% dei casi alla creazione di uno splendido e rigoglioso Algario
Nei supermercati, reparto dolci, vendono il Bicarbonato di Ammonio ... ottimo ... ma se si sbaglia di poco il dosaggio .... vale quanto scritto sopra ... ecco perchè continuerò sempre a consigliare il classico mese di maturazione tenendo il più possibile le mani in tasca
Sbaglio io (e gli altri come me) o sbaglia chi "decanta" le qualità dell'Ammonio come starter per le vasche senza entrare nello specifico ?
... probabile che sbaglio io
Vabbè in linea di massima quello che dici è ragionevole....però qua non è che stiamo parlando di fare un intervento a cuore aperto: 2 tappini di ammoniaca e 2 cucchiai di aceto,monitoraggio per 10 giorni ed ecco la colonia batterica....tutto qua.
Tutto è fattibile ma, come sempre, bisogna capire quello che si fa e consigliare in base alle esigenze ed alla tipologia di vasca da far partire.
Nell'industria di ittiocoltura non si preparano certo vasche con piante e buona illuminazione da tenere nel salotto, fare una cosa del genere (specialmente fatta con mani inesperte) porta nel 99,9% dei casi alla creazione di uno splendido e rigoglioso Algario
Nei supermercati, reparto dolci, vendono il Bicarbonato di Ammonio ... ottimo ... ma se si sbaglia di poco il dosaggio .... vale quanto scritto sopra ... ecco perchè continuerò sempre a consigliare il classico mese di maturazione tenendo il più possibile le mani in tasca
Sbaglio io (e gli altri come me) o sbaglia chi "decanta" le qualità dell'Ammonio come starter per le vasche senza entrare nello specifico ?
... probabile che sbaglio io
Algario, è perchè mai?
Sai meglio di me che il mangime dopo che le proteine sono state degradate dai ceppi batterici generano appunto ammoniaca, cosa cambia dall'ammoniaca prodotta dai batteri e quei pochi cc messi direttamente in vasca, mah.
Poi non ho mai decantato le qualità del bicarbonato di ammonio, comunque entriamo un pò nello specifico, intanto oltre all'ammoniaca serve una fonte di carbonio, può bastare anche la CO2 ma da una molecola organica il dispendio di energia per assimilare il carbonio è minore, quindi aceto bianco, attivare i filtri con solo l'ammoniaca è sbagliato perché non si sviluppa la fauna eterotrofa che è fondamentale per il processo completo.
La muffa che si forma sul mangime teoricamente è ascrivibile alla mancanza della fauna autotrofa sul substrato (mangime) ma non si può dire che quest'ultima non ci sia in quando appena il mangime inizia a formare il biofilm (eterotrofo) va in anaerobiosi e la muffa ne trae beneficio non permettendo l'insediamento di altre specie, con l'ammoniaca e aceto il problema della muffa sul mangime chiaramente non c'è.
In tutte le vasche si nota la formazione di muffa anche nelle più avviate se il pezzetto di mangime non riceve sufficiente ossigeno.
Comunque avete ragione, meglio il pizzico di mangime, così si permette la colonizzazione di batteri sufficienti a smaltire il metabolismo di 4÷5 neon, poi quando ci tuffate tutti i pesci arriva il picco di ammoniaca e nitriti, e poi ci si chiede come mai nella sezione malattie.
Non si tratta solo di tempo, ma anche di attivare correttamente il filtro, tutto qua.
Prometto, non ne parlo più.
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La semplicità è il punto di arrivo,
non di partenza.
Perché l'ammonio non ha bisogno di essere ridotto come il nitrato, quindi è unba fonte di azoto più rapida. Vale per le piante e le alghe, ma solitamente all'avvio le alghe hanno il sopravvento (succede anche con avvii "convenzionali").
Originariamente inviata da fabiosca60
Poi non ho mai decantato le qualità del bicarbonato di ammonio, comunque entriamo un pò nello specifico, intanto oltre all'ammoniaca serve una fonte di carbonio, può bastare anche la CO2 ma da una molecola organica il dispendio di energia per assimilare il carbonio è minore.
No. Non si tratta di dispendio di energia minore. Gli organismo fotosintetici usano carbonio inorganico (CO2) per produrre composti organici con la fotosintesi (es. glucosio).
Organismi eterotrofi abbisognano di carbonio organico (es. glucosio, acido acetico, ecc.), da ossidare e degradare a CO2 per trarne energia (lo "mangiano").
I due tipi di carbonio NON sono interscambiabili: per ragioni puramente energetiche (la CO2 non si ossida ulteriormente, per cui non la si può proprio usare per trarne energia).
Originariamente inviata da fabiosca60
Prometto, non ne parlo più.
Invece mi parrebe utile parlarne e fornire, eventualmente, delle esperienze con dosi e tutto.
Tuttavia il problema è, IMHO, che le popolazioni batteriche che si formano (non ci sono solo due "tipi" di batteri come comunemente si legge, ci sono moltissime specie), sono differenti (saranno atte a degradare dei surplus di ammoniaca invece che una produzione piccola e costante). Ovviamente quest'ultima considerazione è IMHO.
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Tuttavia il problema è, IMHO, che le popolazioni batteriche che si formano (non ci sono solo due "tipi" di batteri come comunemente si legge, ci sono moltissime specie), sono differenti (saranno atte a degradare dei surplus di ammoniaca invece che una produzione piccola e costante). Ovviamente quest'ultima considerazione è IMHO.
Questo è sacrosanto........aggiungerei anche "l'alternanza" di microrganismi durante la fase di maturazione.
Prendo spunto dal libro del nostro amico Linneo:
Parlando del filtro......
La iniziale dinamica di colonizzazione vede prevalere protozoi flagellati e ciliati natanti (Paramecium o Colpoda) con il passare dei giorni si arriva alle specie sessili che finiscono col prendere sopravvento sulle altre ( tra le più facilmente osservabili si possono citare quelle appartenenti al genere Vorticella).
Con il passare delle settimane, se l'ambiente acquario è "corretto", si passa alle specie "camminatrici" Euplotes spp o Stylonychia spp.
Questo "assaggio" è solo per confermare il tuo concetto e, non mi riferisco a nessuno in particolare,......sono in molti, purtroppo, a non avere la minima idea di cosa succede in vasca.