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Ho sentito dire che ha funzioni simili a quelle del molibdeno nelle piante. Ne avete mai sentito parlare? Ne sapete qualcosa?
Chi sostiene ciò dice che si inserisce come vanadio pentossido (V2O5).
Sul vanadio qlcs ho trovato, ma niente di risolutivo , dato che la sua azione è poco studiata.
Infatti le carenze di questo elemento non sono state molto studiate, probabilmente perchè
necessario in quantità davvero esigue ,tali da rendere remota la possibilità di una carenza.
Cmq ci sono studi su muffe tipo Aspergillus niger e su di un ’alga verde
Scenedesmus obliguus nella quale svolgerebbe un ruolo fotosintetico.
Nell'uomo ha un effetto positivo in diversi meccanismi anche se risulterebbe nocivo
se in eccesso.
Pare abbia un impotrante funzione sui batteri azotofissatori, ma qs riguarda credo
le piante che vivono emerse.
Insomma non impazzirei più di tanto per somministrarlo, e se proprio devi andranno
bene i dosaggi utilizzati nei comuni prodotti per le piante d'acquario, oltre non mi spingerei
dato che poi sarebbe difficilotto sapere se in acquario ne abbiamo fatto accumulare una
quantità che potrebbe rivelarsi eccessiva per i ns pesci. Non conosco test per il vanadio
di comune utilizzo e reperimento.
Un atomo di vanadio è contenuto in alcuni enzimi, specialmente il nitrogenasi del vanadio usato da alcuni microorganismi in grado di fissare l'azoto.
Il Vanadio è PERICOLOSO da maneggiare in molte sue forme e può causare seri problemi respiratori o
irritazioni agli occhi etc. !
In acquario gli azofissatori sono i temuti cianobatteri che sfruttano appunto il complesso enzimatico della nitrogenasi. Concordo che l'azofissazione non interessa in acquario.
Concordo sul fatto che non sia utilissimo il vanadio, e che ancor meno lo sia l'alluminio (almeno stando a ciò che conosciamo oggi ) però ci siamo tolti il dubbio se fosse necessario integrarli alle ns piante in acquario.
O quantomeno lo abbiamo tolto a MarcoA che vuole prepararsi da solo un valido fertilizzante partendo da elementi puri e si interrogava giustamente sulla necessità o meno di utilizzare questi elementi.
Il dubbio nasce dal fatto che alcuni produttori di fertilizzanti per acquari dichiarino nella composizione dei
loro articoli il contenuto, seppur minimo, di questi elementi e dal fatto che all'analisi sul secco di molte specie vegetali qs elementi , seppur in modestissima quantità , siano presenti.
Chiarito che il fatto che vi siano non implica necessariamente una loro fondamentale funzione biologica
o almeno una necessità di integrazione supplementare nei ns acquari in effetti la funzione della discussione è
esaurita (almeno per ora), ma non del tutto inutile.
Sorgono infatti delle domande scomode (ed interrogarsi è quasi sempre positivo ,anche se spesso non risolutivo ):
Se non servono perchè vengono inseriti negli elenchi delcontenuto dei fertilizzanti per acquario?
Per senso del dovere , dato che vi finiscono magari legati ad altri elementi o come impurità , o per lasciar intendere che abbiano una funzione importante e costituiscano assieme ad altri nutrienti una parte
importante del nutrimento delle piante?
sarei tentato di cancellare il topic vista la sua utilità pari a ...
Devo averti messo veramente in difficoltà per aver scatenato questi toni censorei. Chiedo scusa e farò sempre le solite domande.
Originariamente inviata da scriptors
Sarà ma, ammesso e non concesso che possa essere utile, come misuri la quantita già presente in modo da ecluderne eccessi sicuramente più dannosi delle eventuali carenze ?
Porsi il problema, anche se in teoria può essere corretto, deve essere necessariamente seguito da prove analitiche, altrimenti è solo masochismo (ci sono passato anche io da dubbi simili )
Considerando che le piante assorbono un po tutto, anche quello che non serve, sarei propenso a pensare che le eventuali tracce di Vanadio trovate nel peso secco siano semplicemente tracce 'parassite'
Grazie per il documento. Me lo leggerò attentamente.
Per l'analisi del vanadio utilizzerò uno spettrometro in emissione atomica, ma alla luce della discussione non vedo perchè dovrei metterlo.
Ho sentito dire che ha funzioni simili a quelle del molibdeno nelle piante. Ne avete mai sentito parlare? Ne sapete qualcosa?
Chi sostiene ciò dice che si inserisce come vanadio pentossido (V2O5).
Per esperienza, leggendo queste frasi, mi aspetto l'apertura di un topic di chi cerca il vanadio pentossido e come dosarlo in vasca aspettandosi chissà quali miracoli. Purtroppo per esperienza ne ho visti molte di simili
Per la cronaca è un prodotto tossico per l'uomo e altamente nocivo per i pesci (link)
Originariamente inviata da MarcoA
Devo averti messo veramente in difficoltà per aver scatenato questi toni censorei. Chiedo scusa e farò sempre le solite domande.
L'unica difficoltà è quanto appena scritto sopra , non era mia intenzione usare toni censorei altrimenti avrei censurato direttamente ... e le dita di una mano sono più che sufficienti per contare le volte che l'ho fatto.
Quote:
Grazie per il documento. Me lo leggerò attentamente.
Per l'analisi del vanadio utilizzerò uno spettrometro in emissione atomica, ma alla luce della discussione non vedo perchè dovrei metterlo.
Ti riferisci ai risultati ?
Bene sarebbe stato iniziare il topic premettendo l'utilizzo e la disponibilità di apparecchiature idonee , ancora meglio partire da documenti scientifici che indichino studi e/o ricerche in corso a riguardo (magari con riassunto e rispettivi link se esistenti.
Ho approfondito da me le ricerche sui micro, prendendo in considerazione effetti di sottodosaggi, di sovradosaggi, un po di bilogia delle piante, ecc ecc. Poi ho studiato la tabella della composizione delle piante (proprio quella tua), alcuni preparati commeciali (tra cui Easylife Profito) e qualche ricetta fai da te (non pmdd a base di fertilizzanti generici adattati). Da questa ricerca sono venuti fuori degli elementi che non risultano nella composizione delle piante e di conseguenza la domanda perchè sono li?
Per quanto mi concerne meno elementi metto meglio sto, a patto di sapere perchè non li ho messi: vabbe la passione per la chimica, ma voglio che i miei preparati siano studiati nella maniera più precisa possibile. In questo senso il tread mi è stato utilissimo: e fuori uno!
Se avessi detto con registro sicuro e stentoreo che il vanadio non serve avrei rischiato di falsare le risposte. La domanda era vaga, senza accenni alle pregresse serate di ricerca e riportava una delle poche informazioni a favore dell'elemento apposta per provocare una discussione e verificare l'accuratezza delle mie stesse ricerche.
Se avessi sbandierato grandi attrettature mi sarei sentito altezzoso ed arrogante. Trovo molto più pulito rispondere quando mi si domanda piuttosto che raccontarvi i fatti miei (sarò fatto male ma sono fatto così)
Quanto al discorso sulla censura nota l'emoticons: . Per me il discorso è chiuso. In ogni caso (IMHO) sono poco utili le domande fotocopia che leggo da parte di molti utenti, sempre simili a molte altre già postate in precedenza, piuttosto che domande originali anche se anomale (e aggiunto per cui è stata fatta una ricerca nel forum per vedere se trovavo la risposta da me).
Sarà ma, ammesso e non concesso che possa essere utile, come misuri la quantita già presente in modo da ecluderne eccessi sicuramente più dannosi delle eventuali carenze ?
Porsi il problema, anche se in teoria può essere corretto, deve essere necessariamente seguito da prove analitiche, altrimenti è solo masochismo (ci sono passato anche io da dubbi simili )
Considerando che le piante assorbono un po tutto, anche quello che non serve, sarei propenso a pensare che le eventuali tracce di Vanadio trovate nel peso secco siano semplicemente tracce 'parassite'