Dalla scheda sulla Anentome helena:
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L’accoppiamento avviene, se adeguatamente alimentate e le condizioni in vasca sono corrette, in maniera abbastanza automatica, portando alla deposizione delle uova, che non vengono rilasciate in grappoli, ma singolarmente ed avvolte ognuna in un sacchetto gelatinoso semitrasparente. Le capsule ovigere (di circa 2 mm) vengono deposte su substrati solidi quali rocce o legni (a volte anche sulle piante) e portano al loro interno un piccolo uovo giallognolo (fino ad un massimo di 3).
Le uova per schiudersi necessitano dalle 2 alle 5 settimane a seconda della temperatura (maggiore la temperatura, minore sarà il tempo di schiusa) ed i piccoli di A. helena appena nati saranno lunghi appena 1mm (impiegano quasi sei mesi per raggiungere i 7-8 mm), nutrendosi sul substrato e prevalentemente dei resti alimentari lasciati dai genitori, che si disinteressano dei piccoli, non predandoli, probabilmente grazie un riconoscimento intraspecifico.
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Questo è il loro aspetto:
Quindi escluderei che si tratti di uova di helena...
Le caridine non depongono le uova, quindi escluderei anche loro...
In ultimo rimangono le ampullarie (e suppongo si tratti di Pomacea diffusa), ma è risaputo che non è depongono in acqua...
L'unica possibilità è che vi sia stato un errore durante la deposizione e le uova siano cadute in acqua... o che vi sia stato un tentativo di deposizione da parte di un giovane esemplare (e può accadere che depongano in acqua o in prossimità del livello dell'acqua, con ovvie conseguenze)...
