§Personalmente sconsiglio l'allevamento dei seguenti pesci:
Monodactylus spp. (a meno che non si tratti di M. kottelati, che non supera i 6 cm);
Scatophagus argus;
Toxotes spp.
Il motivo è molto semplice: raggiungono tutti i 30 cm di lunghezza da adulti, e devono vivere in gruppo. A meno di non disporre di una vasca veramente grande, sarebbe meglio non tenerli, poichè un solo esemplare o una "coppia" (il dimorfismo sessuale è inesistente) sono senz'altro sacrificati. Il fatto che in letteratura si senta dire che in acquario non superano i 15

cm non può essere una giustificazione: si tratta di forme di nanismo innescate dalla vita in spazi troppo angusti.
Passando ai Gobidi...
In commercio si trovano diverse specie, anche perchè la situazione tassonomica del genere Brachygobius attualmente è piuttosto confsa. Comunque, le specie pià reperibili sono B. nunus e B. xanthozona, e a volte B. doriae.
La prima specie non supera i 3 cm di lunghezza anche da adulta, mentre le latre due raggiungono i 4.5 cm. Sono tutti pesci carnivori, che in natura catturano piccole prede fluttuanti nella colonna d'acqua o striscianti sul fondo; in acquario accettano SOLO cibo vivo oppure surgelato, mai il secco.
Viste le ridotte dimensioni, possono essere tenuti anche in vasche piccole, diciamo 30 litri per un gruppeto di B. nunus, 50-60 litri per uno di B. doriae o xanthozona. Per l'appunto, sono animali gregari, da allevare in gruppi di almeno 8 esemplari.
In letteratura si dice che B. xanthozona e B. doriae siano specie di acqua dolce, che s i riproducono in acqua salmastra. Io comunque le terrei sempre in acqua salmastra, con densità bassa (1.002). B. nunus invece è decisamente più salmastro, e almeno secondo l'esperienza personale tollera densità fino a 1.010. Di norma però va tenuto a 1.004.
La temperatura deve essere di 24°C circa in inverno e 26°C circa in estate, temperature sempre uguali durante l'anno sono innaturali e deleterie ai fini della riproduzione.
Amano molti i rifugi tipo "grotta", quindi in vasca bisogna prevedere l'inserimento di conchiglie di bivalvi forate, foratini e scheletri di cirripedi. Il fondo dovrebbe essere possibilmente scuro perchè esalta i colori dei pesci, e anche zone d'ombra presso la superficie sono gradite.
In natura vivono in ruscelletti con una leggera corrente, quindi il rientro in vasca dell'acqua deve essere relativamente intenso, ma non troppo perchè pesci tanto piccoli rischierebbero di essere trascinati via, diciamo che serve una moderata corrente.
Per la riproduzione, almeno nei pesci che ho io, B. nunus, viene innescata durante l'autunno, quando la T dell'acqua scende attorno a 24°C, cambiando l'acqua in modo tale da abbassare bruscametne la densità; pare infatti che in natura si riproducano dirante la stagione delle piogge. Si può usare acqua di osmosi pura per i parziali, per abbassare appunto la densità. A questo punto il masschi (IL DIMORFISMO SESSUALE NON ESISTE!) inizia a difendere una grotta, all'interno della quale dopo il corteggiamento la femmina depone. Dopo una breve incubazione nascono le larve, che vanno alimetnate con fitoplancton e piccoli invertebrati.