...che roba!

Ho fatto una prima sgrossata con aggiunte e ritocchi, le mie modifiche sono in rosso da maestrino fastidioso.... dimmi che ne pensi

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LE CONDIZIONI IN NATURA
Ogni pesce, invertebrato, anfibio, pianta, si è evoluto in natura in un determinato range di pH, durezza, salinità, temperatura,concentrazione di ossigeno disciolto, granulometria e tipo di fondo, luminosità, ambratura dell’acqua, che hanno condizionato la sua evoluzione, anche e soprattutto in termini di biochimica cellulare.
Ad esempio, nel caso di alcuni organismi come le
Caridina japonica, l'adattamento all'ambiente in cui
questi si sono evolut
i l
i ha portat
i a necessitare di acqua con caratteristiche diverse a seconda dello stadio di sviluppo in cui si trovano. Badate bene
, evoluzione, non adattamento ad una situazione temporanea
: si sono plasmati a seconda dell'ambiente. Alcune specie possono adattarsi a range
di parametri più ampi, altre hanno necessità di range più ristretti.
L'EVOLUZIONE
L'evoluzione avviene
attraverso il sommarsi di mutazioni casuali, statisticamente una ogni 10.000 individui nei virus, fino a una ogni 100.000.000 mutazione/gene/generazione per gli animali superiori
; se la mutazione avviene a livello dei gameti (spermatozoo e ovulo), l'individuo che si sviluppa dalla fecondazione può manifestare la mutazione se l’allele mutato è dominante, non mostrarla se recessivo, o mostrarla solo in parte se a dominanza incompleta. Se la manifestazione è positiva, l’individuo si riproduce con successo e la passa alla progenie che a sua volta si riprodurrà con maggiore successo; se negativa l’individuo viene stroncato dalla selezione naturale o comunque le riproduzioni saranno svantaggiate nell’ambiente, il che porta alla sparizione della mutazione dall’ambiente più o meno velocemente a seconda di quanto svantaggiosa è la mutazione. La selezione non è comunque l’unica forza in campo nell’evoluzione, esistono altri fattori come l’accoppiamento preferenziale, l’effetto collo di bottiglia, l’inbreeding, che comunque influenzano il pool di alleli di una popolazione.
LA STRATEGIA DI RIPRODUZIONE
Molti pesci adottano la strategia di riproduzione "r" ossia producono molti figli perchè se ne salvino alcuni, l'obiettivo di tutte le specie animali è il propagarsi della specie, per cui alcune specie possono riprodursi in condizioni ben lontane dalla idealità pur di assicurarsi una discendenza. La selezione naturale (predatori, malattie, competizione) opererà una selezione massiva, lasciando in vita una vita una percentuale di individui variabile che arriverà a riprodursi.
L'ALLEVAMENTO
Nella pratica, molti pesci sono allevati in cattività, a
valori non ideali. Questo è un adattamento dell'individuo, non della specie (l’adattamento della specie avviene tramite le mutazioni e la successiva selezione di esse, secondo regole statistiche), perchè i pesci anche se non vivranno per la loro longevità naturale o non cresceranno alle dimensioni massime, riusciranno comunque a riprodursi a loro volta senza l'intervento della selezione naturale.
Per cui i figli avranno un corredo genetico dello stesso pool
genico (insieme dei geni della popolazione da cui derivano i genitori) dei parenti selvatici (o per lo meno di quella parte di parenti selvatici che sono stati prelevati in natura per iniziar
ne
, generazioni
addietro, l’allevamento) almeno per quel che riguarda la fisiologia, a meno che non subentrino mutazioni
che devono
però essere riconosciute e selezionate. L'allevamento in condizioni non idonee implica comunque maggiore esposizione a malattie, minor colorazione, comportamenti anomali. Questo è dovuto a diversi fattori: i pesci acidofili
, per esempio, trovandosi in un ambiente a bassa carica
microbica, compensano l’energia utilizzata per mantenere l’equilibrio osmotico risparmiando sulle energie che utilizzano per il sistema immunitario, per cui in ambiente basico o neutro si trovano a rischio di attacchi patogeni. Basti pensare alla diversa percentuale di uova di scalare ammuffite
a seconda che queste si trovino pH 6
o a pH 8.
L'influenza dell'ambiente sui pesci può assumere molteplici aspetti; in alcuni casi, ad esempio anche
il colore ambrato dell’acqua e la presenza di nascondigli
e divisioni territoriali
hanno un impatto sulla colorazione del pesce.
Proseguendo con l'esempio, in condizioni simili il maschio di Aulonocara sp., sentendosi al sicuro dai predatori da cui l’istinto lo porta a difendersi, sfoggia una colorazione sgargiante per le femmine, mentre senza che queste si verifichino non sfoggerà mai gli stessi colori. I
Corydoras, senza un fondo non spigoloso e abbastanza fine, si feriscono ai barbigli, e questo li porta alla morte; se non
sono allevati in un gruppetto
di almeno 5-6 esemplari non sfoggiano il loro comportamento da branco. Un
Betta splendens in
una vasca a corrente media comincia già a trovarsi in difficoltà, perché adattato ad ambienti di acqua ferma, e se la vasca non è chiusa, rischia di ammalarsi quando respira l’aria fredda o secca con il labirinto.
LA SELEZIONE
I pesci di oggi sono selezionati e distanti dai parenti selvatici
: vero e falso. l'uomo ha selezionato solo i caratteri fenotipici (in particolare colori e forma delle pinne), anche qui in maniera massiva e a volte discutibile, cosa che con un pò di pratica possiamo fare tutti noi. In linea di massima non ha toccato la fisiologia, che viene regolata da un gran numero di geni, o comunque non è stata curata una razionale selezione di caratteri fisiologici per far adattare i pesci a
valori diversi. Statisticamente parlando
, possono essere avvenute delle mutazioni collaterali anche a livello fisiologico, ma
queste non sono state identificate e selezionate.
E' POSSIBILE MODIFICARE LA FISIOLOGIA DI UN PESCE?
Possibile si, ma molto improbabile, specialmente in campo acquariofilo.
L' insieme delle funzionalità fisiologiche è molto difficile da modificare, perchè implica una perfetta conoscenza delle
stesse, che non sempre (anzi
, quasi mai) sono visibili.
Per questo intraprendere la strada delle modifiche alla fisiologia dei nostri pesci è una strada che port
a a risultati incerti
, comunque sempre dopo un lavoro infinito.