i cannolicchi possono lavorare da anaerobi se si abbassa il flusso tanto da andare in ipossia senza però consumare tutti i nitrati (evitando quindi prodotti di scarto a base di zolfo). Il tutto meglio ancora se regolato con redox. Si crea in pratica una variante di un vecchio denitratore (a mio parere molto meglio del denitratore).
Le rocce vive (ma anche le artificiali a mio parere) hanno una massa porosa e il consumo di ossigeno lungo i pori suddivide la flora batterica in settori diversi mano a mano che ci si addentra verso il centro della roccia secondo un gradiente decrescente di ossigeno.
Fondamentalmente se si mettono rocce in sump diminuisce , rispetto alla stessa roccia esposta a luce intensa, l'assorbimento di fosfati.
Tutto questo discorso non tiene conto della proliferazione di poriferi che, da quanto si è visto, assorbe abbondanti dosi di DOC ma richiede filtrazioni preventive (almeno per alcune specie).
__________________
Associazione Goccia Blu Campania
|