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Ragazzi state facendo un lavoro magnifico
Poter trovare così tanti concetti ben espressi e condensati in un articolo è "oro colato" per noi non addetti ai lavori.
I vostri continui confronti daranno vita ad un articolo senz'altro veritiero e approfondito.
Mi permetto di darvi un suggerimento:
Abbondate con gli esempi (come ha fatto Entropy) il tutto risulterà fruibile ai più.
Adesso mi eclisso che è meglio -28-28
eh eh per gli esempi acquariofili voglio i contributi di quelli che allevano o hanno allevato più specie diverse, io posso metterci dentro guppy, red cherry sono ancora meno di un novellino, e i macroinvertebrati insetti e co... ma con il contributo di tutti viene fuori una gran bella cosa!!!
malù io ho messo l'idea, e collego i pezzi, senza gli esperti qui non sarei arrivato fin qua!
Credo che sia anche interessante pensare al fatto che i pesci sono spesso influenzati dall'ambiente per quanto riguarda la riproduzione. Questo è un comportamento che è sicuramente di origine genetica e che quindi è tramandato dalle specie selvatiche. Ci sono quindi specie in cui l'induzione alla riproduzione avviene solo quando vengono soddisfatti alcuni parametri fondamentali come ad esempio un abbassamento o innalzamento delle temperature medie, una variazione di pH, un innalzamento o abbassamento del livello dell'acqua, una variazione della durezza dell'acqua... Si hanno quindi come esempio moltissimi caracidi che si riproducono se trovano un'acqua acida con durezza bassissima e magari filtrata su torba, oppure molti ciclidi.
discorso riproduzioni: oltre agli esempi di faby insererirei anche i corydoras e le riproduzione metodo "gunther".
discorso alimentazione:
ALIMENTAZIONE
Anche qui le specie si sono evolute a seconda dell'ambiente. Per cui è importante rispondere alle loro esigenze. Attenzione che soddisfare l'esigenza non si ferma alla sola scelta del mangime, o dei mangimi atti a costituire la dieta dei nostri pesci. Sono importanti la forma del mangime, (scaglie, granulato, pastiglie affondanti, surgelato) il numero di somministrazioni e il momento di somministrazione (a luci spente o accese). Anche qui bisogna tenere conto dello stadio di sviluppo dell'animale, in generale consideriamo che un avanotto in accrescimento o che si prepara alla riproduzione ha esigenze diverse da un betta che normalmente non è iperattivo. Una buona regola generale è quella del variare la dieta, in questo modo si allontana il rischio di carenze alimentari. Attenzioni alle esigenze specifiche come per esempio il vegetale nella dieta di carassi e poecillidi o la lignina da rosicchiare per i loricaridi.
Ale87tv, bisognerebbe chiarire meglio (attraverso il titolo) quali sono le finalità del topic.
Si sta parlando dell'importanza dei valori dell'acqua nell'acquario per ospitare una determinata specie?
O stiamo anche valutando tali parametri per poter ottenere la riproduzione?
Ci stiamo limitando ai soli valori dell'acqua, o il discorso (come mi sembra di capire) si sta estendendo ad altri parametri ambientali ed ecologici come la luce, l'allestimento della vasca (fondo, piante, legni, rocce,.....), l'alimentazione e la convivenza con altre specie?
Perchè in base a quello che si vuole fare e scrivere, amplieremo o focalizzeremo i nostri discorsi ed il tutto risulterà più chiaro e fruibile...........
Ale87tv, bisognerebbe chiarire meglio (attraverso il titolo) quali sono le finalità del topic.
Si sta parlando dell'importanza dei valori dell'acqua nell'acquario per ospitare una determinata specie?
O stiamo anche valutando tali parametri per poter ottenere la riproduzione?
Ci stiamo limitando ai soli valori dell'acqua, o il discorso (come mi sembra di capire) si sta estendendo ad altri parametri ambientali ed ecologici come la luce, l'allestimento della vasca (fondo, piante, legni, rocce,.....), l'alimentazione e la convivenza con altre specie?
Perchè in base a quello che si vuole fare e scrivere, amplieremo o focalizzeremo i nostri discorsi ed il tutto risulterà più chiaro e fruibile...........
Sono estremamente d'accordo con Entropy.
Non mettiamo troppa carne al fuoco. Eventualmente dividiamo su più topics, altrimenti viene fuori un topic gigantesco che nessuno leggerà perchè troppo pesante
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Ciao, Fede
Non dobbiamo credere che siano intelligenti solo le persone che la pensano come noi.
Dare una mano agli altri è il modo migliore per tenersi in piedi. (Indro Montanelli)
Anche gli adattamenti ai contenuti di ossigeno sono importanti, questo è in diretta correlazione anche con la temperatura dell'acqua e al movimento dell'acqua alla quale sono abituati i pesci. Da quì le strategie adattative messe in piedi da alcune specie come la respirazione di ossigeno atmosferico tipico degli anabantidi che tra l'altro però li costringe ad utilizzare questa tecnica anche in acque molto ossigentate, è un validissimo esempio della diversità tra adattamento e acclimatazione a mio parere.
Un altro sistema è quello della respirazione intestinale dei corydoras, questi ingeriscono bolle d'aria che entrano nel canale alimentare, il compito dell'assorbimento supplementare di ossigeno è affidato all'intestino, questa però è una strategia di sopravvivenza ma non è obbligatoria per il pesce che in acque ossigenate non ha nessun bisogno di applicare questa tecnica.
Legato parzialmente a questo c'è il movimento dell'acqua, so che è stato già detto, però visto che si vuole esempi, sappiamo benissimo che i pesci legati ad acque molto mosse sono solitamente fortemente idrodinamici e quindi slanciati e soprattutto dotati di forti e robuste pinne, soprattutto la caudale, mentre i pesci più tipici di acque calme non hanno bisogno di apparati così robusti e quindi presentano pinne con le forme più differenti, in alcuni casi addirittura con principale funzione estetica. Tra i pesci di acque calme quindi troviamo gli scalari, i discus, gli anabantidi in genere... Tutte caratteristiche codificate geneticamente e quindi determinatesi per evoluzione della specie nell'ambiente naturale.
ciao
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sì hai ragione Entropy stiamo un po' uscendo...
proporrei di ampliare l'articolo cercando di spiegare le motivazioni per cui è necessario ricreare l'ambiente e le condizioni adatte ad una specie...
quindi sì, effettivamente cambierei il titolo... oppure si può fare articoli separati e collegati tra di loro...