Luca, l'
ibridazione può essere interspecifica, intraspecifica, intergenerica e intrafamiliare.
I guppy di cui si parlava prima non sono sterili.
Se pensiamo alle piante, dove il fenomeno è più frequente, gli ibridi che si ottengono dai vari incroci sono nella maggior parte dei casi destinati a scomparire in natura se non hanno vantaggi per la sopravvivenza (selezione naturale). Persistono perchè l'uomo li selezione per caratteristiche vantaggiose per lui (selezione dell'uomo).
Nel caso dei pesci da acquario la selezione che l'uomo mette in atto è finalizzata in genere ad un risultato estetico e in modo meno evidente anche adattativo (vedi il fatto che i discus in commercio vivono in ambiente diverso da quelli selvatici).
Non ho espresso valutazioni morali. Non ho detto che sia bene o male praticare tali comportamenti, quindi non ho preso nessuna posizione a favore o contro la pratica.
In una discussione su temi eticamente sensibili non possono essere analizzati i comportamenti avulsi dal contesto. I comportamenti non prescindono mai dal fine per cui sono messi in atto. L'analisi deve essere sempre multifocale e multidisciplinare.
Quindi vorrei proporre ancora la riflessione sulle finalità per cui vengono messi in atto questi comportamenti. Può essere che la risposta al quesito avvicini le opposte posizioni morali dichiarate in questa discussione.
Allora mi scuso se insisto:
E' lecito applicare canoni estetici nelle scelte che riguardano il rapporto dell'essere umano con gli esseri viventi?