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Originariamente inviata da T_M
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Scusate, senza entrare troppo nella diatriba, che credo diventi pressochč sterile se si ferma esclusivamente ai valori dell'acqua ed alla sua ambratura, immagino che senza scomodare testi sacri, allevatori da secchi e varie eventuali, chiunque abbia allevato pių di una coppia di scalari avendo magari avuto un minimo di pazienza nell'osservarli in differenti tipologie di allestimento, penso sia arrivato alla conclusione che due coppie di scalari in 120 cm circa (lordi causa filtro interno rio 300) siano di difficile gestione.
Gestione ipotizzabile esclusivamente con ampio uso di barriere (leggi radici, legni, ecc) a delimitarne i due territori.
Quindi immagino che partire da un gruppo di nr 10 esemplari per poi tenerne internamente solo una coppia sia un filino sovrastimato.
...senza poi entrare nel dettaglio di avere 200w sopra la testa senza un minimo di piante galleggianti o ad avere come unico substrato riproduttivo idoneo la superficie del filtro interno.
Solitamente si sceglie in quale scarpa mettere il piede.
Ciao a tutti
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Questo č un buon intervento, che permette di "rialzare" questa discussione ormai prossima ad un aumento dei toni (cosa che mi fa venire il "prurito da chiusura").
Il succo del discorso č molto pių sottile........per fare una buona acquariofilia non basta far rientrare l'acqua nei valori, tentare ossessivamente di riprodurre il biotopo fedele, fare una media fra le esigenze dei pesci e le proprie.
Il bello della nostra passione č anche vedere i biotopi d'origine (giā sapendo che non li potremmo riprodurre) ma osservare comunque i pesci, i loro movimenti, vedere come si comportano e capirne il perchč, lasciarci affascinare, guardare vagonate di foto, scambiare opinioni........per giungere finalmente alla LORO vasca dei sogni
