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            Originariamente inviata da MarcoA
             
        
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        Riflettete sul fatto che in un mondo in cui le informazioni sono diffuse tutti sono potenzialmente in grado di fare tutto e allora sono i dettagli a fare la differenza, nel bene o nel male.
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Appunto: visto che sull'alluminio per le piante non si trova nulla (tranne che per i bei fiori blu, che in acquario, purtroppo, non abbiamo), magari c'è "per caso" e (giacché viene "gratis") lo scrivono sulla bottiglia assieme agli altri elementi come "valore aggiunto".
Un po' come lo shampoo agli "acidi dei frutti". Se ci scrivi "additivo E 296 usato come acidificante", chi lo usa per lavarsi la testa? Idem per il fertilizzante: se ci scrivi "soluzione stabilizzata (o quel che è) con composti a base di alluminio, molti in vasca non ce lo mettono (l'alluminio è tossico, lo dice anche Wikipedia!).
Per dire che probabilmente (ma non sono un esperto) l'alluminio ci sta perché è legato agli altri ioni, forse (ipotizzo) per evitarne la precipitazione (visto che generalmente i miscugli di sali diversi tendono a precipitare). Un po' come i chelanti.
I dettagli, a volte fanno la differenza, a volte fanno solo lievitare il prezzo.
In effetti, per soddisfare il fabbisogno di microelementi "esotici" in vasca, tipo molibdeno, vanadio, ecc. (escludendo forse poche vasche spintissime), basterebbe un mezzo litro di acqua del rubinetto (e solo se si usa esclusivamente acqua di osmosi + sali), e gli elementi "minori" (in tracce), quelli necessari in parti per miliardo, ci sarebbero tutti. Il resto fa figura. Tanto più che: come la misuri una ipotetica carenza di alluminio in vasca?