Tuko ha scritto: &

20;Tutto ok tranne un piccolo particolare ai pesci del kh gli interessa poco o nulla&

21;
Cito da sito GAEM: &

20;in linea generale un KH superiore a 4 assicura già un sufficiente potere tamponante; resta inteso che valori superiori (diciamo intorno a 6-7) danno una maggior garanzia. Un valore più basso di 4 rende l'acqua dell'acquario instabile e soggetta a pericolose variazioni di pH.
Le tre grandezze KH, pH e CO2 sono state molto appropriatamente definite dagli appassionati americani "il triangolo delle Bermuda" dell'acquariofilia
In linea generale possiamo dire che non è possibile modificare uno dei tre valori senza che anche gli altri due ne siano direttamente influenzati; esistono infatti delle tabelle che mettono in correlazione i tre valori e che aiutano ad orientarsi in questo campo minato. Qui di seguito riportiamo a titolo di esempio una di queste tabelle, ricordando che questi valori sono precisi ed attendibili solo se l'unica fonte di KH misurato è effettivamente la durezza carbonatica e non qualche altra base, come ad esempio lo ione fosfato, titolata con la soluzione del Test KH usato. I valori espressi dalla tabella sono le concentrazioni di CO2 in mg/L (ppm) in funzione di pH e KH.&

21;
Cito da articoli acquaportal:&

21;L'importanza della durezza carbonatica è legata agli equilibri multipli che si instaurano tra anidride carbonica, presente in acqua anche come acido carbonico H2CO3, bicarbonati e carbonati, che possiamo schematizzare come:
- anidride carbonica + acqua = acido carbonico;
- acido carbonico = ione bicarbonato + ione idrogeno;
- ione bicarbonato = ione carbonato + ione idrogeno
O, in formule, come:
- CO2 + H20 <----> H2CO3
- H2CO3 <----> H+ + HCO3-
- HCO3- <----> H+ + CO3^2-
Avremo quindi a che fare con una serie di equilibri che definiranno le quantità di ciascuno degli ioni pre-senti in soluzione, in quanto il rapporto tra le concentrazioni delle specie a destra e a sinistra del segno di equilibrio a sarà costante.
Se ad esempio si satura l'acqua con anidride carbonica, si avrà che:
- parte deiranidride carbonica disciolta in acqua formerà acido carbonico;
- l'acido carbonico in parte si dissocerà in ioni bicarbonato e ioni idrogeno in quantità tale da essere in equilibrio con l'acido carbonico;
- parte degli ioni bicarbonato si dissoceranno a loro volta in ioni carbonato e ioni idrogeno, fino a soddisfare il relativo equilibrio.
Durante tale processo il pH della soluzione si abbasserà, aumentando la concentrazione di ioni H+ in seguito all'instaurarsi degli equilibri di dissociazione.
Analogamente, se sì pongono in una soluzione sufficientemente acida degli ioni carbonato, parte di essi reagirà con gli ioni Idrogeno formando ioni bicarbonato in quantità tale da soddisfare l'equilibrio carbo-nato/bicarbonato. Gli ioni bicarbonatoformato si metteranno in equilibrio con l'acido carbonico indissociato, reagendo in parte con gli ioni idrogeno ancora presenti. In tal caso le reazioni di equilibrio andranno lette da destra a sinistra e l'instaurarsi degli equilibri avverrà consumando ioni H+ presenti in soluzione: il pH si innalzerà e la soluzione diventerà basica
Il pH di un'acqua sarà quindi fortemente legato alle concentrazìoni di ione carbonato e bicarbonato: ad ogni valore di acidità corrisponderà una quantità diversa di tali specie in soluzione. Nel disegno in questo box sono riportate le percentuali di carbonati, bicarbonati e acido carbonico in funzione del pH. L'acquario di acqua dolce è normalmente mantenuto a un pH
inforno a 7, a tale pH la specie predominante sarà quindi lo ione bicarbonato.
Il sistema anidride Carbonica/acido Carbonico/ioni bicarbonato/ione carbonato si adatterà ad ogni variazione di pH, spostando i suoi equilibri nella direzione più opportuna: verso destra se la concentrazione ioni H+ è diminuita e verso sinistra se, al contrario, è aumentata. il modificarsi di tali equilibri come conseguenza di una variazione dì pH comporterà quindi la produzione di nuovi ioni H+ (nel caso in cui il pH tenda ad aumentare) o al contrario il consumo di parte degli ioni H+ in eccesso (nel caso in cui il pH tenda a diminuire): in tal modo le variazioni di acidità vengono assorbite e rese minime dal sistema, definito in base a tale comportamento "sistema tampone". Il sistema CO2/H2CO3/HCO3/CO3^2- è il più importante dei sistemi tampone presenti dell'acqua: la comprensione del suo funzionamento è di estrema utilità nella conduzione di un acquario.&

21;
Cito ancora da acquaportal:&

21;La durezza permanente non influenza direttamente il pH (anche se in generale acque dure presentano un alto pH
La durezza carbonatica sarà invece correlata al pH: acque con un KH basso saranno in genere acide, mentre acque con un KH elevato tenderanno verso la basicità. Inoltre valori relativamente alti di durezza carbonatica determineranno una maggiore stabilità del pH del sistema.
A causa degli equilibri che si instaurano in acqua tra ioni carbonato, ioni bicarbonato, acido carbonico e anidride carbonica (vedi articolo "La durezza carbonatica"), ad una certa concentrazione di una specie corrisponderanno precise concentrazioni delle altre e relativi valori di pH.
In pratica, quanto minore è la concentrazione di anidride carbonica e quanto maggiore è il KH (cioè la concentrazione di ioni carbonato e bicarbonato), tanto più alto sarà il pH. La formula approssimata che correla tali tre grandezze e che, conoscendone due, permette di calcolare la terza è:
pH = 7,5 + log dKH - log CO2 (mg/l)
(Nel box sotto è riportata la relativa tabella di correlazione).
Il valore della durezza temporanea e della durezza permanente definiscono quindi la qualità dell'acqua da utilizzare quando si allestisce un acquario e più adatta agli organismi che si vogliono ospitare. Il pH che misureremo, una volta riempita la vasca, dipenderà sostanzialmente dal KH dell'acqua e dalla concentrazione di anidride carbonica presente, determinata dall'aerazione della vasca e dal grado di movimentazione dell'acqua, che favoriscono il passaggio allo stato gassoso della CO2 disciolta nel liquido.
Infine da acquario2000 :&

21;In caso di una quantità ridotta di bicarbonato si corre il rischio di un abbassamento repentino del PH, con conseguente danno per i pesci&

21;
Dunque la KH ha una sua grande importanza nell'acquario per la sua stretta relazione con il PH.
Se infatti non si abbassa la KH non si riuscirà mai a stabilizzare in maniera duratura il PH&
30;..e penso che questo per i pesci sia molto importante!
Di sicuro il GH è molto importante per i pesci infatti (cito GAEM):&

21; Un particolare non molto noto è che uno scorretto valore di GH può provocare delle disfunzioni funzionali nei pesci e nelle piante; la concentrazione di Ca2+ e Mg2+, infatti, influenza il trasferimento dei nutrienti e dei prodotti di rifiuto attraverso le membrane cellulari e può anche influire sulla fertilità dei pesci, su i reni e sulla crescita.
Per questo motivo molti pesci e piante sono in grado di adattarsi alle variazioni di GH, anche se il più delicato processo riproduttivo potrebbe comunque risultare compromesso.
Ma credo sia sbagliato affermare che il KH interessi poco o nulla.

Saluti,
Paolo