marcover, il problema è un po' complesso, i problemi sono principalmente di due tipi : guerra chimica e guerra fisica e vanno affrontati in maniera differente .
Guerra chimica : praticamente tutti i coralli emettono terpeni , sostanza tossiche che inibiscono e debilitano i concorrenti per lo spazio vitale.
I coralli molli ne emettono in grosse quantità e i loro terpeni sono "evoluti" per inibire ed uccidere coralli duri soprattutto, ma anche altri molli.
La quantità e qualità di queste sostanza veria da specie a specie e da genere a genere , in generale i Sarcophyton sono molto tossici e per esempio la Xenia assolutamente no (lei vince per soffocamento data la velocissima crescita).
Ovviamente vale il discorso inverso , non tutti i coralli (varia da specie a specie e spesso da esemplare ad esemplare a seconda dell'ambiente in cui vivevano in mare) reagiscono allo stesso modo ai terpeni in acqua.
Per limitare queste sostanza si deve utilizzare un ottimo carbone attivo , cambiandolo spesso.. ovviamente anche i cambi d'acqua aiutano a diluire queste sostanze.
Guerra fisica : tutti (o quasi) i coralli hanno tentacoli con nematocisti (cellule urticanti) che usano per difendersi , attaccare e cibarsi.
I coralli che hanno queste tentacoli molto urticanti sono soprattutto i coralli duri a polipo grande (gli LPS , Euphyllia per esempio) .
Per evitare queste tipo di guerre l'unico modo è lasciare distanza tra i coralli.
I coralli duri a polipi piccolo (SPS) sono quelli che subiscono in maniera maggiore tutti questi tipo di concorrenza per lo spazio vitale.
Il problema non si vede (o comunque in maniera relativa) con pochi coralli piccoli in vasca o in vasche giovani, si inizia a vedere quando i coralli iniziano a crescere e lo spazio a disposizione inizia a diminuire ..
Da aggiungere che i coralli emettono le sostanze anche a seconda di "quali" concorrenti sentono in vasca , coralli molli emettono più terpeni in vasche con coralli duri per esempio (molto generico.. )
Spero di essere stato chiaro.
