credo che le HQL possano essere da 50


5

0 watt.
quelle da 100 watt non le fanno
inoltre leggi: L’ impianto con lampade a vapore di mercurio
si stanno diffondendo solo ultimamente. Si tratta di lampade di forma molto compatta simile a quella delle lampadine ad incandescenza, riempite con vapori di mercurio ad alta pressione (circa 1 Kg / cm2) o a sovrapressione. Le prime, denominate HQL, sono il tipo più adoperato in acquariologia. Il tubo di scarica di queste lampade è sistemato in un bulbo tubolare privo d'aria che impedisce la trasmissione di calore per convenzione. Per innescare la scarica viene adoperato l'argon. Durante la vaporizzazione del mercurio la pressione del vapore del tubo arriva fino ad una atmosfera. Il bulbo della lampada è ricoperto internamente da uno strato di polveri fluorescenti al vanadaio-ditrio. Queste polveri trasformano parzialmente le radiazioni ultraviolette, emesse dai vapori di mercurio in radiazioni visibili, pertanto la luce emessa è bianca ed è molto più corretta della luce tendente al rosso delle normali lampade al mercurio. Come per i tubi fluorescenti questo tipo di illuminazione necessita di uno speciale impianto alimentatore. La loro durata, anche rispetto alle normali lampade a vapore di mercurio è assai notevole, dopo due anni perdono soltanto circa il 20% della loro luminosità iniziale. La potenza varia al variare delle potenze delle lampade; i tipi più usati in acquariologia sono quelli da 80 e 125 W ed hanno un'efficienza di 40 e 75 lm per ogni watt di potenza. Da sottolineare che lo spettro luminoso è molto vicino a quello solare soprattutto per quanto riguarda le necessità vitali delle piante. Il vantaggio principale di questo sistema è che per illuminare un acquario lungo circa un metro, basta una sola lampada con relativo impianto. Per quanto riguarda poi il prezzo, sempre per un acquario da un metro, esso è simile a quello di un impianto con tubi fluorescenti. Naturalmente ci sono anche degli inconvenienti: primo tra tutti è la produzione di calore, per cui tali lampade devono essere applicate ad una certa distanza dall'acqua, circa 40cm, ciò porta all'eliminazione del coperchio della vasca, cosa discutibile con pregi e difetti. La parte della vasca che di solito è riservata al coperchio, contiene gli impianti elettrici per l'illuminazione, viene allontanata dall'acqua, cosa molto positiva, ma allo stesso tempo non a tutti piace vedere una lampada, abbastanza grande, appesa sopra l'acquario. La luce è meno uniforme ma più concentrata di quella dei tubi fluorescenti e l'effetto ottico è molto simile a quello ottenuto con la luce naturale, inoltre lo spettro luminoso di queste lampade favorisce particolarmente la crescita delle piante più delle fitostimolanti e senza coperchio sarà finalmente possibile vedere la fioritura delle piante fuori dall'acqua.