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Chimica, biocondizionatori ed integratori dolcePer parlare dei valori dell’acqua, del modo per mantenerli sotto controllo, dei test per le analisi e degli integratori e biocondizionatori .
Non so se posto nella sezione corretta: volevo sapere quanto attivatore batterico inserire nel filtro dopo aver introdotto qualche nuovo pesce? o c'è scritto sulle istruzioni che ho perso?
E seconda domanda: esistono attivatori batterici naturali?
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La coerenza caratterizza le persone prive di fantasia...
Penso proprio che sia scritto sulla confezione o sulle istruzioni posta il nome commerciale del prodotto cosi se passa qualcuno che le ha......., quando aggiugi nuovi pesci non è obbligatorio aggiungere l'attivatore batterico a meno che non ne introduci una mare.
In senso stretto tutti gli attivatori batterici sono naturali (infatti sono batteri quiescenti) in alternativa come attivatore potresti usare qualche cannolicchio o della spugna già colonizzati, in ogni caso stai tranquillo che i batteri colonizzano il filtro anche senza usare gli attivatori.....
e riportato tuuto sulla confezione.
per far maturare prima il filtro e permettere l'insediamento dei batteri un metodo naturale è sporcare un pò l'acqua con un pò di mangime. comunque per far maturare il filtro con questo secondo metodo deve passare molto più tempo
Ho la sensazione che stiamo a ripetere sempre le stesse cose...
Senza attivatore batterico la vasca si attiva comunque, perché i batteri prima o poi in qualche modo arrivano e si riproducono. In genere un mesetto è sufficiente, a meno che non si viva in un ospedale sterile.
Con l'attivatore batterico siamo sicuri di mettere fin da principio i batteri in buona quantità e di buona qualità. Neanche questo da garanzie al 100%, ma in linea di massima in una ventina di giorni si possono introdurre un po' di pesci con maggiore tranquillità e dopo altri dieci giorni completare l'inserimento.
Dopo un paio di mesi l'intero acquario (e non solo il filtro) è zeppo di batteri e non serve inserirne di altri, se non a seguito di interventi "guastatori", tipo uso di medicinali, pulizie drastiche di fondo e filtro, blackout elettrici lunghi, ecc.
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Giorgio Fonda
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qual'è la tua esperienza a proposito? Sperimentalmente e sottolineo sperimentalmente e,quindi, non sul campo, le cose stanno in maniera ben diversa:
leggi il grafico che ho inviato in un topic dell'altro ieri > http://acquariofilia.biz/viewtopic.p...905&highlight=
Interessante il grafico postato da orfeo (non l'avevo visto: negli ultii giorni sono stato distratto...)
In pratica una settimana sarebbe teoricamente sufficiente ...
Sarebbe interessante anche un confronto sperimentale tra i vari tipi di attivatori in commercio.
Personalmente però non ci rischierei la vita di qualche mio pesciolino, anche perché qualcosa potrebbe andare storto nella fase di maturazione, e non abbiamo metodi di controllo sicuri se non la lettura costante dei nitriti e nitrati.
Salvo casi di urgenze particolari, le solite tre settimane (con attivatori) sono un buon consiglio prudente.
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Giorgio Fonda
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Nemmeno io rischio.....
Come hai potuto leggere, anch'io - pur postando il grafico - consigliavo i canonici 20 giorni prudenziali ed il monitoraggio di NO2 ed NO3 in quanto,ripeto, quelli sono dati sperimentali.
Sicuramente i dati pratici si discostano da quelli sperimentali ma,secondo me, non in maniera così abissale come tutti noi crediamo.
In ogni caso, ammesso ( e non concesso....) che si guadagnassero solo 2 giorni , la flora batterica che si sviluppa coll'inseminazione batterica mirata è di gran lunga qualitativamente migliore della flora batterica casuale (non è farina del mio sacco : sto citando Valerio Zupo, ma mi pare una considerazione addirittura ovvia) .
I costi,poi, sono veramente irrisori....
La mia esperienza sul campo non può vantare anni e anni trascorsi ad attivare vasche gemmelle differenti fra loro solo per l'utilizzo o meno di un attivatore biologico, forse il dottor Zupo ha fatto cosi?
Mi pare che ne avevamo già parlato tempo fa, sulla qualità dei batteri.
Ovviamente il ceppo di batteri che meglio si adatta alla vasca sarà quello che avrà il sopravvento.....
Ovviamente il ceppo di batteri che meglio si adatta alla vasca sarà quello che avrà il sopravvento.....
Questo è vero, ma non è detto che sia la cosa migliore... mi spiego meglio: non è detto che il ceppo che meglio si adatta sia il ceppo migliore...
Ad esempio, per analogia: tra i vari vegetali che possono attecchire nella vasca, non è detto che le alghe a pennello, per il solo fatto che prendono il sopravvento, siano la soluzione migliore.
Quindi può essere che tu abbia ragione, ma ci vorrebbe una dimostrazione!
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Giorgio Fonda
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