[merdus]

Ciao ragazzi/e,

sono un vecchio utente di Acquaportal ed appassionato da anni di acquariofilia (discus in particolare), ma è la prima volta che posto in questa sezione, perchè è da pochissimo tempo che ho deciso di portare l'amore per questo meraviglioso mondo anche all'esterno della mia abitazione.
Su consiglio dell'amico acquariofilo "reizel" ho deciso di documentare il passo-passo della mia realizzazione nella speranza che possa servire da spunto a chi deciderà di progettare e costruire un laghetto da giardino non con teli o vasche preformate, ma con il buon vecchio cemento armato
Non voglio entrare in merito a quale sia la scelta migliore, ciascuno deciderà in base alle proprie esigenze, alle proprie capacità, alle proprie tasche ed aspettative. Certamente il cemento rende il laghetto praticamente eterno, non ha però la stessa flessibilità dei teli (è difficile dare la forma voluta, inoltre per modificarlo serve necessariamente un martello pneumatico, il che ne comporta la demolizione o, a limite, la necessità di optare per la costruzione di un bacino adiacente) e richiede una certa esperienza o, se possibile, l'aiuto di un buon muratore.
In qualunque modo deciderete di realizzare il vostro laghetto, sono certo che la vostra passione vi porterà a gestirlo al meglio e le soddisfazioni certamente non mancheranno

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La scelta del luogo in cui posizionare il laghetto è sicuramente importante per fattori estetici, ma soprattutto funzionali. La mia è frutto della collaborazione con un amico vivaista che si occuperà della ristrutturazione del giardino con la messa a dimora di nuove piante e la realizzazione di un bel tappeto verde. Lo specchio d'acqua è stato pensato in modo tale da non risultare invasivo e non ridurre eccessivamente lo spazio nel mio cortile esposto a sud. Allo stesso tempo, però, gli sforzi si sono concentrati sulla necessità di realizzare un angolo che possa divenire il centro di attrazione dell'intero giardino
Il punto prescelto è quello che vedete nella foto sottostante tra la pianta di Cycas Revoluta (alta circa 1,5 metri) e la Phoenix Canariensis (circa 6 metri). Non essendo piante da frutto nè a foglie caduche garantiranno un pò d'ombra al laghetto, senza pregiudicare la qualità dell'acqua. La Chamaerops humilis (che nella foto è in mezzo), invece, è stata invasata in attesa di una nuova collocazione

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Decisa la posizione e successivamente anche la forma da dare al laghetto, lo scavo nel mio caso ha comportato dapprima l'utilizzo del martello pneumatico per rimuovere pavimento e massetto, successivamente una buona vecchia pala ed un piccone
Il margine del laghetto è stato disegnato con un pennarello sul pavimento in modo tale da rimuovere solo la parte necessaria lasciando il resto come appoggio. Per quanto riguarda il lato vicino al muro di cinta si è scavato avendo cura di rimuovere solo la terra necessaria alla realizzazione del laghetto, lo stesso si è fatto per i gradini interni, in modo tale da non dover riportare materiale ed avere una situazione decisamente più stabile
Ovviamente lo scavo ottenuto è risultato più grande e profondo (circa 15 cm in più in ogni direzione) delle dimensioni definitive del laghetto, in quanto successivamente si è proceduto, in varie fasi, al riempimento con cemento ed alla realizzazione di un cordolo dello spessore di 10 cm (che attualmente è fuori terra di circa 25 cm, ma a lavori ultimati il prato dovrebbe arrivare circa 5 cm sotto il bordo del laghetto).
La foto sotto è relativa ad un primo abbozzo di scavo che poi è stato leggermente allargato e reso più armonioso

[merdus]

A scavo terminato e pulito dalle radici si è provveduto ad inserire i tondini di ferro (quelli usati sono da 12mm, residui di una nuova costruzione proprio di lato alla mia villa) martellandoli bene in profondità. Successivamente si è proceduto con lo "sporcare" le pareti ed il fondo del laghetto con un leggero strato (3 cm, un pò di più sul fondo) di cemento (impastato con acqua e sabbia) che è stato lasciato asciugare per 24 ore. Il giorno dopo si è adagiata (sulle pareti e sul fondo) sul cemento, ormai asciutto, una rete metallica zincata di quelle a maglie sottili (in modo da poter essere agevolmente piegata)



Successivamente si è proceduto con un altro strato sottile di cemento, giusto per coprire la rete, e si è lasciato riposare il tutto per 24 ore. Il giorno dopo è stato effettuato un piccolo scavo perimetrale nella zona in cui non c'è l'appoggio di pavimento e massetto, in modo da creare una fondazione per il "bordo" del laghetto. Con l'usilio di alcune tavole (tante) da costruzione poste all'interno del laghetto si è gettato il bordo (circa 10 cm) fino al livello del pavimento. Per questa gettata è stato utilizzato del "misto", ossia cemento impastato con sabbia e pietre, come si fa in genere per le solette. Il misto in questa fase è stato utilizzato anche per il fondo del laghetto ed i gradini



Dopo aver lasciato asciugare il tutto per le classiche 24 ore, si è provveduto a tagliare tutte le tavole da costruzione su misura in modo da realizzare il contenimento e poter gettare (sempre con "misto") il cordoletto del laghetto (attualmente 25 cm sopra il livello del pavimento)che alla realizzazione del prato sarà solo qualche cm più in alto del livello del terreno. Ovviamente, viste le tante curve, sarebbe stato più semplice utilizzare del compensato ma, avendo a disposizione tanto legname da costruzione gratis, ho optato per la via un pò più lunga, perchè più economica.
Lasciato asciugare, ancora una volta il tutto, due giorni dopo si è disarmato (nel senso che si sono tolte tutte le tavole che son servite per la gettata ) il cordolo e si è proceduto con l'intonacare e lisciare ogni angolo del laghetto con cemento impastato con acqua e sabbia fine

[merdus]

Finite le gettate di cemento e lasciato asciugare il tutto, il passo successivo non poteva che essere l'impermeabilizzazione e per lo scopo è stato utilizzato l'OSMOFLEX AB prodotto dalla Index.



Caratteristiche:

OSMOFLEX AB è un rivestimento cementizio flessibile per l'impermeabilizzazione di calcestruzzo e intonaci, anche quando questi siano microlesionati.
Tale prodotto, infatti, offre soluzione laddove insorgono, nelle strutture in calcestruzzo, progettate per resistere alle sollecitazioni meccaniche o dinamiche, dei fenomeni degenerativi come micro o macro lesioni a causa dei continui movimenti strutturali conseguenti ad assestamenti del terreno, dilatazioni termiche e vibrazioni. Queste microlesioni sono le principali cause del deterioramento del cls a causa di infiltrazioni d’acqua e per l’ossidazione delle armature conseguente all’aggressione chimica atmosferica.
OSMOFLEX è un rivestimento impermeabilizzante bicomponente, elastoplastico: il primo componente è un premiscelato in polvere a base di leganti idraulici, inerti selezionati, e additivi che migliorano la lavorabilità e I’impermeabilità. II secondo componenteè un lattice a base di speciali polimeri sintetici in dispersione acquosa. La miscela dei due componenti produce un impasto facilmente applicabile avente un’ottima adesione su ogni tipo di supporto.
OSMOFLEX realizza un’impermeabilizzazione elastica capace di assecondare ed assorbire i movimenti strutturali del calcestruzzo senza lesionarsi e risultando nel contempo impermeabile ai gas aggressivi dell’atmosfera quali CO2-SO2.

CAMPI D’IMPIEGO
OSMOFLEX AB viene utilizzato per:
• l’impermeabilizzazione di strutture dove è richiesta la tenuta nel tempo all’acqua e con possibili movimenti della struttura come cisterne, vasche, piscine;
• rasare e uniformare il calcestruzzo e come protezione anticarbonatazione di strutture o di intonaci microfessurati in facciate;
• la protezione di superfici in calcestruzzo soggette ad aggressioni chimiche quali ad esempio, sali disgelanti o solfati;
• raccordo elastico tra solaio e parete, soglie e pavimento, tubazioni e muratura, ecc.;

[merdus]

Dopo aver impastato l'Osmoflex con il trapano e la frusta in modo da ottenere un impasto omogeneo, ne è stato steso uno strato di circa 2 mm servendosi di una spatola inox ed è stata adagiata (con l'aiuto della spatola) su questo primo strato una rete sintetica (dello stesso tipo che si utilizza per la rasatura delle facciate) tagliata in opportuni pezzi (in modo da seguire le curve del laghetto) e sovrapposta per 3-4 cm nelle giunture.



Dopo aver completato in tutto il laghetto questa prima fase, si è lasciato asciugare per un paio di giorni l'Osmoflex e prossimamente sarà passata un'altra mano (ulteriori 2 mm)
Ecco la situazione attuale in attesa del secondo strato di Osmoflex

[tomclancy]

porca vacca che lavorone!complimenti! sono curioso di vedere il lavoro finito!sara' uno spettacolo!!!
sai cosa non mi convince?forse se avessi messo degli scarichi sul fondo direttamente collegati al filtro avresti risolto il fastidiosissimo problema degli oggetti,foglie ed altro depositati sul fondo.

a proposito ma quanto costa quell'impermeabilizzante!?

comunque complimenti ancora!

[merdus]

Dal punto di vista della costruzione: il grosso è fatto, devo solo decidere se passare una vernice per piscine oppure no
Per l'allestimento, invece, aspetterò la primavera (anche se probabilmente lo farò girare già da questo inverno (per ottenere una perfetta maturazione dell'acqua ed il rilascio di eventuali sostanze nocive) e la fine dei lavori (dobbiamo rifare tutto l'esterno, facciata inclusa) a casa mia, comunque è probabile che per il bordo utilizzi del porfido rosso del Trentino che sarà la pietra dominante (tutti i viali, il marciapiede intorno casa e la zoccolatura saranno realizzati in porfido) una volta ultimate le opere.

Per quanto riguarda la parte tecnica, ho a disposizione:

1. Filtro PF 10000 Tetrapond



2. Pompa Tetrapond GPX 5000 (mi è stata regalata da mio zio insieme al filtro Tetra)



3. Filtro Askoll PressureFlo PF 8000 (con lampada UV)



4. Pompa resun King 5f (6000 litri l'ora con cinque giochi d'acqua).



Non so ancora come e cosa utilizzerò (certamente l'Askoll Pressure Flo che sarà semi-interrato): di sicuro ci sarà un gioco d'acqua nella parte più larga del laghetto, forse una piccola cascatina nella zona più stretta e due bei faretti immersi nel blu

Anch'io, ovviamente, sono stra-curioso di vedere il laghetto ultimato... dovrò pazientare un pò!

[pani]

-05
ma sei parente con M. Collepardi ??? (Dante sta alla lingua italiana come Collepardi sta al calcestruzzo)
ottimo il fatto di stendere la rete su uno strato di cls ,forma molto sinuosa ed armoniosa.
la ciliegina sulla torta forse poteva essere una o due barre fi 6-8 piegate opportunamente e messe orizzontalmente a collegare i fi 12 (magari fissate con un punto di saldatura).
io penserei subito ad una cascatella;guarda quella postata da max toscana:
http://laghettiecarpekoi.forumfree.net/?t=9116611

perche non fai come Fabio Cassano e ci metti i discus nel laghetto???
famosissima la foto di Cassano che si immerge nel suo laghetto con centinaia di discus....foto infondo al link:
http://www.acquariotecnica.com/index...d=106&Itemid=2

[merdus]

Originariamente inviata da tomclancy

sai cosa non mi convince?forse se avessi messo degli scarichi sul fondo direttamente collegati al filtro avresti risolto il fastidiosissimo problema degli oggetti,foglie ed altro depositati sul fondo. a proposito ma quanto costa quell'impermeabilizzante!? comunque complimenti ancora!

Grazie per i complimenti!

Per quanto riguarda il dubbio sollevato: è più che leggittimo e, sinceramente, ci ho pensato e non poco. Ho preferito evitare perchè ritengo di poter ottenere lo stesso risultato (anzi migliore) con delle pompe adeguate e sifonando quando necessario. Comunque, avrei dovuto mettere delle griglie sugli scarichi per evitare che aspirassero anche pesci piccoli ed avannotti, inoltre mettendole proprio sul fondo credo che avrei avuto non pochi problemi di "intasamento", quindi una possibile soluzione sarebbe stato il posizionamento degli scarichi ad almeno una decina di cm dallo stesso (considerando anche la ghiaia che metterò). Un'altra considerazione sul fondo l'ho fatta da vecchio acquariofilo ed è il fatto che preferisco "scombussolarlo" il meno possibile considerando che proprio in esso si instaureranno dei processi fondamentali per la vita e l'equilibrio del laghetto
Non voglio avere la presunzione di aver fatto la cosa giusta, però lo scarico, più che per il filtro, l'avrei utilizzato per i cambi d'acqua e per questo mi basta una "T" nel tubo di mandata dell'acqua al filtro, senza scarichi che col tempo possono creare problemi o perdite (così non c'è rischio o, comunque, è tutto facilmente riparabile, visto che le tubazioni sono esterne).

Per quanto riguarda i costi dell'impermeabilizzante, non li conosco poichè sono nel cumulo degli altri materiali usati anche per i lavori a casa. Appena otterrò i conti dettagliati, ti farò sapere!
Ciao