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Buongiorno a tutti! Leggo spesso che chi alleva discus va incontro a gestioni molto faticose dal punto di vista dei cambi parziali. Escludendo che il cambio d'acqua abbia finalità di reintegrare elementi utili, tutti questi cambi si effettuano per mantenere bassi i valori degli inquinanti?
Grazie
Sì, sostanzialmente in letteratura l'approccio più diffuso è quello di cambiare frequentemente l'acqua, ovviamente non in ragione del 100%, ma settimanalmente quote attorno al 20% almeno.
Le ragioni sono legate al fatto che questi pesci sono abituati (e intendo dalla genetica affinata in milioni di anni, non dalle poche generazioni selezionate dagli allevatori negli ultimi 30 anni) ad acque estremamente "pulite" sia dal punto di vista meccanico (particelle e micro-particelle in sospensione), sia e soprattutto chimico. Soffrono in particolar modo alti valori di nitrati, specialmente se pensi di acquistare pesci ancora piccoli (nei negozi ormai è usuale trovare esemplari di 4-5 cm di diametro), che in presenza di dosi massicce di nitrati avrebbero accrescimento stentato e anomalo. Va' detto che questa suscettibilità ai nitrati non è specifica dei discus. Tutti i pesci in accrescimento andranno incontro a problemi se NO3 non sono bassi, ma i discus lo sono particolarmente.
Cambi d'acqua dovrebbero anche tenere sotto controllo la carica batterica della colonna d'acqua, anch'esso elemento a cui i discus sono suscettibili, specie nella fase di acclimatamento e/o di riproduzione.
Puoi anche provare a gestire una vasca con cambi meno frequenti d'acqua, ma nonostante sia il mio approccio, non è consigliabile se non sai molto bene ciò che fai, inoltre nella fase iniziale dovresti comunque dedicare molto tempo a trovare il giusto equilibrio tra pesci e piante, ed avere a disposizione una vasca di capacità non inferiore a 200-300 litri, perché diversamente non resterebbe spazio sufficiente per il nuoto.
Trovi qui una illustrazione della mia vasca.
Ripeto, il mio suggerimento è attenerti all'approccio canonico, almeno nella prima fase in cui accumulerai esperienza, magari personalizzandolo progressivamente quando avrai più consapevolezza e controllo dell'acquario.
Quali sono i range di nitrati entro i quali è bene stare?e soprattutto, con quali test effettuate le misurazioni?
Come sistema di filtraggio io ho adottato una sump trasformata a filtro biologico. La superficie disponibile per i batteri sarà 6/7 volte maggiore rispetto al classico pratiko 400 .. gli no3 li misuro con test nyos e sono stabili a 5 mg/l malgrado le massicce dosi di mangime che somministro E malgrado i cambi d'acqua siano ...
a questo punto l'unica cosa che mi viene da pensare è che mediamente, se chi aveva discus è obbligato a fare continui cambi per tenere a bada i valori, forse non ha progettato bene la propria vasca e ha semplicemente un filtro sottodimensionato...
Il valore tetto per gli NO3 dipende appunto da che tipo di popolazione hai. Se ci sono molte piante, con valori troppo bassi non avrai praticamente crescita perché l'azoto è un macronutriente essenziale (in quel caso manterrei valori tra 5 e 15mg/l, idealmente 10 mg/l è il valore ottimale per un buon acquario piantumato). Se ci sono pesci adulti e non sono in riproduzione, puoi comunque tenere un valore un po' più alto, diversamente è importante non salire. A mio avviso, non oltre i 20 mg/l, per acquari di accrescimento. Ho sempre notato che la crescita dei pesci (non solo i discus) è nettamente più rapida, più regolare e meno soggetta a morti improvvise e apparentemente ingiustificate se i nitrati sono sotto controllo.
Personalmente mi sono trovato bene con i test della JBL, sempre molto precisi e con la possibilità di tenere conto del colore di base dell'acqua (che nel mio caso è molto ambrata, avendo radici e torba nera nel filtro) per avere un offset delle misurazioni.
Sulla questione filtro, un acquario per discus sicuramente richiede un filtraggio ben pensato e realizzato. Se l'acqua all'interno del filtro riesce a fluire a velocità diversificate avrai sia una buona nitrificazione che una buona denitrificazione. Non è semplice, ma sicuramente può succedere. D'altronde se non hai molte piante, non effettui cambi frequenti, e alimenti copiosamente, non riesco ad immaginare altro modo in cui i nitrati vengano degradati. Tieni conto però che NO3 non è l'unico elemento che contribuisce all'inquinamento della vasca. In generale finiscono svariati ioni che incrementano la conducibilità, e che il filtro certamente non può degradare. Se hai un buon fondo attivo e un ecosistema con molte piante, riesci a chiudere quasi completamente il ciclo (gli ioni si fissano nei materiali adsorbenti del fondale e nelle foglie/radici), diversamente potresti avere nitrati stabilmente bassi, ma fosfati che saturano (le SUMP non possono rimuoverli, a meno di usare resine varie che fanno più danni che altro) e altre sostanze (solfati principalmente) che non possono essere metabolizzati.
Certo hai ragione nel dire che esistono altri inquinanti al di fuori dell' azoto .. che in vasche come la mia, a causa della poca vegetazione, non verrebbero consumati... dunque cambi d'acqua è la soluzione..
A questo punto mi chiedo quale sia la miglior strategia da adottare: si potrebbe optare per piccoli cambi giornalieri per non squilibrare troppo il sistema... poi ogni tot giorni un cambio più sostanzioso con soffiatura del fondo.. la mia vasca sono 350 Liri netti .
Cambio 5 litri al giorno e una volta a settimana cambio 30 litri sifonando .... sarebbe il 20% settimanale che se mi consente di mantenere no3 (possiamo prenderli come punto di riferimento?) entro i limiti potrebbe essere sufficiente. Altra cosa: che acqua utilizzare? Osmosi con sali o tagliata con acqua di rubinetto?
Come strategia di cambi, penso possa andare bene. Non avendo piante, ed essendo i nitrati smaltiti in parte dal filtro, io propenderei per la misura dei fosfati come indice del livello di inquinamento, anche perché sono direttamente connessi alla decomposizione degli alimenti, per quanto di buona qualità. Se avessi piante, verrebbero fortemente assorbiti da queste (rapporto tipicamente di 1:5-1:10 con i nitrati in termini di rapidità di metabolizzazione), nel tuo caso andranno in costante accumulo, per cui mi porrei l'obiettivo di tenerli attorno a 1-2 mg/l, non di più (anche perché le alghe crescerebbero molto abbondanti, diversamente).
Ricorda sempre che i fosfati tendono a legarsi in composti ferrosi e diventare poco solubili, precipitando sul fondo. Se hai della semplice sabbia (ottima per i discus, meno per le piante), non verrano fissati o adsorbiti, per cui ti suggerisco di prelevare i campioni per i test a pompe spente in prossimità del fondale, per avere misure più concrete. La sifonatura in questo senso ti consente di eliminare i fosfati in maniera più efficiente.
Per quanto riguarda l'acqua da utilizzare, non è possibile risponderti: dipende dai valori della tua acqua di rete. La mia, ad esempio, sarebbe perfetta per un biotopo dei laghi africani! (Gh:15, Kh:14, Ph:7.8). Nel mio caso nemmeno provo a tagliarla, mi affido al metodo più pratico ed economico in questa situazione: acqua minerale proveniente dalle montagne della Sila.
Ph 6.5, Kh:2, Gh:1, conducibilità 60microSiemens. Poi addiziono magnesio e calcio per portare il Gh a valori più consoni alla presenza di piante (4-5), mentre il Kh si stabilizza spontaneamente attorno a 4 grazie alla presenza di torba e legni che rilasciano ioni tampone. Considera che dalle mie parti una buona acqua d'osmosi è venduta attorno ai 10-12 centesimi al litro, e andrebbe appunto tagliata o addizionata di sali specifici, essendo praticamente priva di sali. Con l'acqua minerale, pago una bottiglia da 2 litri 25 centesimi, e ho già i valori perfettamente in linea con il mio ecosistema, oltre alla praticità di non dover effettuare viaggi con i bidoni e la sicurezza di non dover dipendere dalla onestà del negoziante nel mantenere l'impianto d'osmosi in piena efficienza.
Purtroppo per ragioni logistiche non ho spazio per realizzare il mio, a meno di non trovarmi in guerra con la moglie!
Ok per i fosfati, purtroppo lo so che sono una rogna e che tendono a legarsi.. come dici te con la soffiatura però fare una buona rimozione..
Per quanto riguarda i cambi, essendo la mia vasca un ex marino, ho l'impianto d'osmosi che arriva direttamente in sump. Da qui la mia idea di utilizzare osmosi e aggiungete sali.
Purtroppo l'acqua di rete del mio comune ha alti livelli di nitrati e gh intorno a 15...
I cambi li devi fare in base al tipo di vasca e al tipo di allestimento che farai, è quasi impossibile stabilirlo a priori... ci sono appassionati che i cambi li fanno una volta a ogni morte di Papa. Saranno i test dell'acqua che ti diranno come fare i cambi dell'acqua... ogni vasca ogni sistema ha un suo funzionamento che va conosciuto nel tempo.