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Metodi di filtraggio e differenze nella gestione dell'azoto
Posto in questa sezione per dare maggiore visibilità ritenendo che qui vi siano persone che sanno rispondere, se lo ritenete opportuno potete spostare il post in altra sezione piu' adeguata..
La domanda, che precedentemente non ha avuto risposta, è questa: in termini di nitrazione/denitrazione che differenza c'è fra un filtro percolatore, un filtro biologico ed un denitratore(che funzioni adeguatamente)
Nel filtro percolatore il biofilm cresce su superfici varie (comunemente plastiche) è sottile e non si creano zone di anaerobiosi per cui si assiste ad una nitrificazione con NO3 come prodotto finale.
ammonio NH4+ > nitrito NO2- > nitrato NO3
Nel biologico una parte dei batteri vivono in anaerobiosi per cui alla nitrazione (sopra) segue la denitrazione nitrato NO3-> N+O2 che peraltro dovrebbe essere parziale con molto NO3 residuo che torna in vasca
Mi chiedo se quanto ho detto (in particolare per percolatore e biologico) è corretto... e come mai il denitratore (che in fondo è un percolatore) riesce a chiudere il ciclo..
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Associazione Progetto AITA
a supporto dei bambini ed adolescenti con patologie comportamentali
Mi chiedo [...] come mai il denitratore (che in fondo è un percolatore) riesce a chiudere il ciclo..
Perché l'acqua scorre in modo molto lento, permettendo la carenza di ossigeno e lo sviluppo di batteri anaerobi.
Quote:
Ma torniamo al funzionamento del denitratore: per creare le condizioni di carenza di ossigeno, l’apparecchio viene “alimentato” goccia a goccia, ma con un gocciolamento abbastanza veloce per evitare la stagnazione dell’acqua, per dar modo ai batteri di “consumare” l’ossigeno presente e trasformare i nitrati, come si è detto, in azoto gassoso.
Questo processo avviene prevalentemente in prossimità ed all'’interno del supporto batterico, per cui è intuitivo il fatto che il passaggio dell’acqua debba essere molto lento, anche se la migliore riduzione (così viene definito il processo) avverrebbe ad acqua “ferma”.
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Il biologico può presentare o meno zone con carenza d'ossigeno, dipende dalla velocità di flusso dell'acqua.
Di fatto è un termine generico dato ai filtri che si avvalgono delle colonie batteriche.
aspè ma il denitratore non è un percolatore: non è un contenitore stagno?
in un percolatore non hai zone anaerobiche: infatti è il miglior filtro nitrificante in acqua dolce, ideale in vasche con ph elevato e poche piante per abbattere in fretta ammoniaca e nitriti
un filtro "dolce" di cui è comprovata la denitrificazione è l'amburgo, che combina due fattori:
- ampia superficie filtrante
- flusso lento con zone a diversa velocità di flusso
PS: sposto in tecnica
__________________ Se Madre Natura ha fatto si che ogni cosa contenente sostanze zuccherine, una volta fermentata, possa dare origine ad alcol...bè, ci sarà un motivo, no????
Non vorrei entrare nel merito di altre modalità di filtraggio mi bastano questi come filtri....spero che in questa sezione il post abbia sufficiente visibilità
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Associazione Progetto AITA
a supporto dei bambini ed adolescenti con patologie comportamentali
La domanda sorge spontanea:
Perché vuoi denitrare?
Passare dal anereobia al anossia il passo e breve.
Il percolatore proprio per la sua forma e funzionamento non potrà mai arrivare al anareobiosi .
Il biologico ci potebbe arrivare con un flusso molto lento, ma a questo punto avresti un denitratore, con tutti i suoi problemi.
Il denitratore, come già detto, funziona grazie un flusso lento, la parte iniziale di comporta come un filtro biologico, più l'acqua si addentra nel filtro e più l'ossigeno cala, e iniziano i processi anaerobici, ma se cala troppo iniziano i processi anossici, e ti ritrovi con l'acido solfidrico in vasca.
Se hai una vasca con tante piante e pochi pesci non hai bisogno di questi filtri.
Se proprio uno ha necessita di tenere bassi i nitrati e l'ammonio meglio un bel rifugium pieno di piante a crescita rapida, magari in antiperiodo con la vasca.
e come mai il denitratore (che in fondo è un percolatore)
Non lo è, gli manca l'ingrediente fondamentale: la carenza di ossigeno.
Un buon compromesso è il filtro d'Amburgo, che, se ben dimensionato, nitrifica e denitrifica senza formare zone anossiche. Oltretutto non necessita di alcuna manutenzione, mai.
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Scambio endler e piante varie con ampullarie e caridine. Scambio a mano a FI e prov.
Nel biologico una parte dei batteri vivono in anaerobiosi per cui alla nitrazione (sopra) segue la denitrazione nitrato NO3-> N+O2 che peraltro dovrebbe essere parziale con molto NO3 residuo che torna in vasca
che intendi come "biologico"?
In pratica tutti i filtri per acquario di acqua dolce (denitratore escluso) sono classificabili come biologico, in quanto lavorano sugli stessi principi (favoriscono l'insediamento di batteri che trasformano ammoniaco in nitrito e nitrito in nitrato)
per far si che si abbia la denitrificazione, è necessario l'assenza di ossigeno, in modo che i batteri "siano costretti" a prenderselo dal nitrato (detta in parole povere).
In filtri biologici in cui si riescano a formare zone anaerobiche (grosse sump opportunamente dimensionate, filtri interni a scomparti in cui si depositino col tempo dei fanghi, amburgo....) si riesce ad ottenere la denitrificazione, ma non sempre avviene (tranne che nel già citato amburgo)....in filtri a flusso veloce e con grande apporto di pssigeno come gli esterni o i percolatori, è impossibile
In vasche d'acqua dolce mature e "vecchie", chi innesce la denitrificazione non è il filtro, bensì il fondo, dove col tempo si innescano i fenomeni necessari
Siccome non parlo molto il "chimichese", chiamo in campo Sir
@Entropy
__________________ Se Madre Natura ha fatto si che ogni cosa contenente sostanze zuccherine, una volta fermentata, possa dare origine ad alcol...bè, ci sarà un motivo, no????
per "biologico" intendo il filtro con materiali filtranti tipo canolocchi ecc. sia in questo che nel percolatore, il flusso di acqua è lento. Quanto lento non saprei.. ma sicuramente piu' lento possibile.
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Associazione Progetto AITA
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Nel denitratore la "lentezza" serve ad avere un flusso povero di ossigeno, in un filtro percolatore no (ne aumenta, semmai, l'efficienza, ossia c'è più tempo per i batteri di "lavorare"). Un filtro fortemente aerobico come il percolatore non denitrifica: tenderà ad ossidare i composti azotati, ossia a formare nitrati.
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Scambio endler e piante varie con ampullarie e caridine. Scambio a mano a FI e prov.
come dice ilVanni sono tutti "biologici". per "biologico" (parola che vuol dire tutto e niente) si intende un materiale popolato da batteri, punto e basta, se poi questi sono aerobi obbligati, aerobi facoltativi, anaerobi ossigeno-tolleranti oppure anaerobi obbligati non ha importanza. anche il denitratore è un "biologico", è pieno di batteri..
se è stato abbandonato e non lo usa quasi nessuno, ci sarà un motivo.. forse perchè non è indispensabile ed è un po' impegnativo da mantenere
in acquario non bisogna "chiudere" nessun ciclo, da che mondo è mondo si fanno i cambi parziali per rimuovere i nitrati e sarà sempre così. parlare di "chiusura" del ciclo dell'Azoto per me ha senso solo se riferito ai grandi ecosistemi naturali (cicli biogeochimici) dove per fortuna la "chiusura" del ciclo non dipende da noi..
il denitratore nel dolce ti complica la vita e basta, è sufficiente fare i cambi parziali per eliminare i nitrati. stop.
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"E casomai non vi rivedessi: buon pomeriggio, buonasera e buonanotte! "
Ultima modifica di dave81; 04-01-2014 alle ore 12:10.