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NOMI DELLE PIANTE
Mi concedo solo l'abbreviazione sul genere, tanto se una persona legge la discussione qui la legenda:
a) Limnophila Sessiliflora (abbreviata in L. Sessiliflora);
b) Cryptocoryne Wendtii (abbreviata in C. Wendtii);
c) Hygrophyla Polysperma (abbreviata in H. Polysperma).
Ho fatto un paio di ricerche sul forum e su internet, ho notato che questo argomento è stato già trattato altre volte, ma le discussioni che ho letto mi sono sembrate inconcludenti.
Per circa 4 mesi, ho tenuto inattivo un acquario da 200 l con un fondo costituito da terra allofana (elos terra). Solo filtro funzionante, cambio settimanale del 10% e qualche chiocciola (Melanoides Tubercolata).
Intorno al 15 gennaio, ho trasferito da un'altra vasca (100 l, fertilizzata con Seachem) 30/35 potature di L. Sessiliflora, un paio di potature di H. Polysperma (in perfetta salute! Le potavo settimanalmente!) e rizomi di C. Wendtii. Ho quindi ho iniziato a fertilizzare con il protocollo Seachem base completo (come mio solito) partendo da metà dose e aumentando per arrivare a dose completa dopo 15 gg.
Circa un mese dopo (diciamo 15 feb) ho iniziato l'insermimento dei pesci: una coppia di T. Leeri, 2 P. Khuli e 2P. Oblonga.
(NO2, PO2, pH, KH perfetti, non misuravo solo Fe, PO4 GH)
In pratica l'unica differenza rispetto alle vasche che ho sempre avuto è stato usare un fondo che non fosse sabbia o ghiaia inerte... Ero stufo di vedere le C. Wendtii stentare...
Lasciando perdere il discorso pesci (che fila alla grande), il cruccio sono le piante, nello specifico la L. Sessiliflora: nei primi giorni ho notato un blocco della crescita che ho attribuito allo spostamento, tuttavia intorno ai primi di febbraio, la L. Sessiliflora e la H. Polysperma hanno iniziato a mostrare pesanti segni di carenza (ingiallimento e marcescenza sulla L. Sessiliflora, ingiallimento e perdita foglie sulla H. Polysperma). La C. Wendtii invece stava benone e ha iniziato a stolonare.
Sospetti: ferro basso? Popolazione (quindi PO4) inesistente? Misuro Fe e PO4 per la prima volta intorno a metà gennaio: 0,1 mg/l. PO4 0. Decido così di iniziare a popolare gradualmente la vasca fino a completarla ieri (ma, ripeto, il problema non è inerente ai pesci, il cui unico disagio è in effetti esser privi della selva di : Sessiliflora che avevo in mente... spero di rettificare...) e aumentare gradualmente la dose di ferro fino ad arrivare alla consigliata.
Ferro sempre basso (0,1. qualche raro picco di 0,25 la sera che puntualmente è a 0,1 al mattino). Aumento gradualmente dose fino ad arrivare a ieri con 5 ml.
Problema: pur avendo aumentato la dose IRON al giorno prima da 2 a 3 ml/die e quindi per circa 15 gg da 3 a 4 ml/die (quindi 5 come stavo dicendo). La dose corretta dovrebbe essere 2.13 ml/die, precisamente 4,24 ogni due giorni, ho sempre fatto così con fondo inerte e anzi, diminuivo perché andavo over limit! Non riesco MAI a salire al di sopra di 0,1 mg/l (effettuo due test al giorno, mattino pre-somministrazione e sera).
Dopo una partenza a razzo, la C. Wendtii ha rallentato e da domenica sembra aver ricominciato a riprendersi (gli stoloni, che sembravano stentare a gettare, hanno buttato foglioline e anche le piante "madri" ributtano germogli), la H. Polysperma la definiriei "in stasi" (ha cmq smesso di perdere foglie). Per quanto riguarda la L. Sessiliflora: qualche potatura sembra essersi ripresa e, pur con una parte inferiore indecente, getta punte discrete, mentre altri steli non sembrano dar segno di cambiamento (sempre giallini con tendenza a marcire).
Sunto:
1) inserisco C. Wendtii, L. Sessiliflora, H. Polysperma (diciamo 15 gen)
2) C. Wendtii, L. Sessiliflora, H. Polysperma in stasi (tra 15 gen e 1 febbraio)
3) C. Wendtii continua, L. Sessiliflora e H. Polysperma soffrono (tra 1 e 15 feb)
5) constato carenza di ferro e fosfati a 0, aumento somministrazione di ferro, inizio inserimento pesci, C. Wendtii rallenta (tra 15 feb e 1 mar)
6) H. Polysperma smette di perdere foglie, diciamo "torna in stasi", C. Wendtii riprende, L. Sessiliflora in parte continua a peggiorare, qualche potatura sembra invece riprendersi, somministro quotidianamente 4/5 ml di ferro da ormai 10 gg ma non salgo mai oltre 0,1 mg/l (1 mar-oggi)
Le date sono approssimative, è per avere un idea dei tempi...
Do per scontato che a questo punto sia il substrato ad assorbire il ferro...
Ora, come avete capito, ho imputato la sofferenza ad una carenza di ferro ed eventualmente alla quasi totale assenza di fosfati. Ora, visto che ormai i pesci ci sono e sporcano un poco (e vorrei evitare di cadere nel problema opposto...), rimane la questione del ferro. Ma... Perplessità:
1) Siamo sicuri che sia il substarto ad assorbire il ferro? Se così fosse, non è che poi inizia a liberare tutto quello che ho assorbito distruggendomi i pesci? (ho già avuto un sospetto avvelenamento da Fe in passato quando tenevo la concentrazione tra 0,25 e 5...)
2) E' salutare continuare a somministrare quotidianamente alte dosi di ferro finché no riesco a raggiungere la dose voluta (0,25 mg/l)?
3) La ripresa di una parte di L. Sessiliflora è stata davvero dovuta all'aumento di ferro?
4) Le piante ancora ingiallite posso considerarle perdute?
Per il resto della fertilizzazione, uso le dosi consigliate di Flourish, potassium, excel e trace...
Se volete chiarimenti, a disposizione.
I test che ho a disposizione sono pH, GH, KH, NH4, NO2, NO3, PO4, Fe, SiO4, tutti "freschi".
Ma ripeto, non vedo anomalie al di la del ferro ECCETTO il fatto che da 4/5 gg l'acqua è un po' torbida e lattiginosa, ma credo dipenda essenzialmente da un po' di movimenti che ho fatto nel fondo per inserire più nascondigli ai pangio.
Parentesi
Ah, una precisazione: prima di stare "ferma" per 4 mesi, la vasca è stata popolata prima con scalari, quindi con guppy (Circa 3 mesi di scalari e 5 di guppy). In questo periodo è stata piantumata a L. Sessiliflora e H. Polysperma, con fertilizzazione Elos... Uno dei motivi che hanno portato alla pausa (oltre alla decisione di lasciar perdere i guppy ed i loro allucinanti tassi di riproduzione) è stata la situazione devastante delle piante (buchi giganteschi nelle foglie della H. Polysperma, L. Sessiliflora che cresceva con ritmi "biblici", BBA)... Tuttavia ho attribuito il problema al protocollo Elos base (che provavo per la prima volta) (non è una critica, ci sono persone che con quel protocollo rendono 50 volte quanto faccia io con Seachem, ma parità di impegno Elos mi ha dato dei problemi a cui non ero abituato... Fine, non sto facendo polemica è solo per dare il quadro completo).
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Ultima modifica di ankylosaurus08; 24-03-2012 alle ore 12:16.
Ho letto in giro di problemi legati a terre allofane e assorbimento ferro, prova a a fare i test prelevando dal suolo.
Non te l'ho chiesto prima, ma suppongo tu sappia di che tipo di ferro si tratta in Iron, cioè non chelato .
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Tutto ciò che è "diverso" ci arricchisce poichè ci pone davanti realtà alternative su cui riflettere
ne sarai avverso solo nel caso in cui contrasta con i tuoi interessi personali, in quel caso, la denigrazione è l'arma per non gestirlo
Ultima modifica di Enza Catania; 23-03-2012 alle ore 16:26.
Ci avevo già pensato ma non volevo fare un lavoro inutile. Come dovrei fare? Aspirare l'acqua dal fondo? Prendere ghiaietto e acquai, polverizzarlo e usare la miscela per fare il test?
Pongo una domanda: se anche fosse che il fondo continua adassorbire ferro, come mi devo comportare con la L. Sessiliflora, che da segni di carenza? A quel punto mi viene da pensare che la soluzione più logica sarebbe quella di lasciarle perdere ed utilizzare piante che assorbono con le radici (vedi C. Wendtii), anche se non so cosa ci sia di veloce...
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Ultima modifica di ankylosaurus08; 24-03-2012 alle ore 12:18.
Ci avevo già pensato ma non volevo fare un lavoro inutile. Come dovrei fare? Aspirare l'acqua dal fondo? Prendere ghiaietto e acquai, polverizzarlo e usare la miscela per fare il test?
Pongo una domanda: se anche fosse che il fondo continua adassorbire ferro, come mi devo comportare con le limno, che danno segni di carenza? A quel punto mi viene da pensare che la soluzione più logica sarebbe quella di lasciarle perdere ed utilizzare piante che assorbono con le radici (vedi crypto), anche se non so cosa ci sia di veloce...
Non è che è certo!
Preleva semplicemente ll'acqua a livello de suolo.
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Ok. Scusa se lo davo per scontato però in alternativa proprio non saprei dove mi finisce tutto quel ferro! Comunque ai 35 finisco il test e posto i risultati (ho fatto i prelievi in due punti diversi). Subito dopo farò un test in alto per controllare...
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0.25/05 mg/l (faccio sempre un po' di confusione a leggere il colore, in genere per conferma faccio due tre prove e magari faccio confrontare anche a qualcun'altro) in entrambe le provette. Ora faccio due test, uno in alto dove l'acqua è un po' mossa dal filtro, uno "a mezz'acqua". Sottolineo però che ho fertilizzato questa mattina con 5 ml di IRON tra le 8 e le 9... Generalmente il secondo test lo faccio per le tra le 18 e le 20, inoltre come dicevo è la prima volta che metto 5 ml (forse sopra ho scritto che 5 li ho messi ieri ma ieri stavo ancora a 4 e la sera sempre 0.1 mg/l). Bando alle ciance, secondo test e riporto...
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Ultima modifica di ankylosaurus08; 23-03-2012 alle ore 14:55.
anche qui, sempre 0,25/0,5 stesso colore del fondo... insomma ora non mi fisserei più di tanto a capire quale sia la concentrazione precisa (tanto già il fatto che sia sopra 0.1 è "anomalo" al momento), più che altro constato due cose: 1) era già da qualche giorno che non misuravo un "picco" di 0.5; 2) non sembra esserci differenza tra fondo e parti superiori della colonna.... faccio un test stasera (anzi, stanotte visto che torno tardi e stare in piedi dieci minuti in più non mi cambia) e uno domani mattina, sempre confrontando tra sopra e sotto.
Boh, vediamo se davvero di fondo si tratta! (e la domanda è, se non è il fondo e non sono le piante...dove va? vabbè ce lo chiediamo dopo)... Ci sentiamo per il secondo ed il terzo test!
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Sicuramente, visto che si tratta di ferro non chelato, si degrada abbastanza velocemente, quindi se ne metti 5 ml, che è la dose giusta x 200 l. è esatto che ne dovresti trovare 0.1.
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Parentesi: facendo una rapida googlata, del tipo "IRON cloudy water", ho scoperto che in certe condizioni, uno spinto uso di IRON porta alla formazione di un precipitato che intorbidisce l'acqua e scompare nell'arco di qualche giorno (specie se si usano CO2 e l'acqua è dura: ok per la prima, no per la seconda). Quindi la torbidità è causata da questa pesante somministrazione di IRON...
Il ferrò della Seachem è gluconato, quindi non dovrebbe ossidarsi così in fretta. Poi in ogni caso uso il test Sera, che misura il Fe chelato e non chelato...
Aspetta: 5 ml/die per 200 l sono 35 ml/sept (15 ml/sept in più della dose di IRON consigliata che, per essere precisi, da tabella dovrebbe essere lun/mer/ven/dom 5 ml quindi 20 ml/sept, quasi il doppio!). Oltretutto avevo fatto un conto in base al litraggio netto e dovrei stare s 4,25 ml a dose anziché 5 ml...
Comunque, se ho capito bene quel che mi dici, il substrato non dovrebbe creare problemi, giusto? Ma allora perché le limno soffrono? Potrei anche essere fuori strada con questa storia del ferro, per carità!
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Ultima modifica di ankylosaurus08; 23-03-2012 alle ore 17:37.