L'areatore è un dispositivo che favorisce gli scambi gassosi, che possono essere più o meno utili a secondo del tipo di allestimento. E' vero che con le piante acquatiche il problema ossigenazione trova una risposta efficace e che con la co2 bisogna farci i conti, ed è pur vero che anche il movimento prodotto dalla pompa del filtro determina un effetto di movimento della superfice che favorisce in misura pressochè analoga gli scambi gassosi. Io, che al momento non ho inserito piante acquatiche ho notato che si può usare il sistema di circolazione del filtro per ottenere un'areazione più valida, usando due modi. Il primo è quello di far uscire l'acqua sopra il livello massimo in modo da produrre un effetto fontana con relativa produzione di bollicine. Un effetto analogo ed a mio avviso migliore si ottiene con un sistema a pioggia, fatto coi tubetti rigidi con fori allineati in dotazione ad alcuni filtri esterni, per se previsti sommersi, ma che si possono tenere sopra il livello dell'acqua con gli uggelli rivolti verso il basso. In questo modo si generano tanti microturbini con relative bollicine sottoposte a pressione costante, - che incide sullo scambio gassoso - ed un' ottima areazione. In questo sistema si evita il problema di usare un meccanismo in più. Bisogna comuque fare attenzione a non esagerare e mettersi in un ottica di dosaggio. Ritengo infatti che per chi lascia acceso costantemente il filtro, il movimento che si determina sia più che sufficente agli scambi gassosi, mentre per me, che uso una sequenza di molti intervalli brevi fissati su un timer, la questione gassosa debba essere compensata.
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