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Saluti a tutti!
Ho deciso di pubblicare questo thread perche mi stà molto a cuore l'argomento,
e vorrei sondare tra noi appassionati le opinioni,le idee e fare uno "status" della nostra passione oggi,e del suo impatto sull'ambiente
(dalla pesca,al commercio,all'utilizzo di tecnologie piu o meno pulite,i metodi di gestione della vasca,i prodotti di consumo,gli alimenti etc.....)
Facciamo così: butto là qualche spunto e aspetto un vostro giudizio,una vostra opinione o un idea per cambiare il sistema.
si parte!
-I pesci?!?!?!?!? quanto ci state attenti a cosa è,da dove proviene,se pescato o allevato e se pescato,chi lo ha fatto e come è arrivato qui in Italia?
-Metodi di pesca?!?!?!cianuro,pesca con tossine vegetali,profondità di pesca e decompressione???
-Biotopi di origine?!sviluppo della vasca SOLO in funzione degli abitanti con le caratteristiche tipiche dei luoghi di cattura o di origine(non intendo solo i valori kh,gh,ec,orp, etc ma anche quelli piu "scontati" come variazioni di T° durante l'anno,fotoperiodo e variazioni stagionali,idrodinamismo,altezza colonna acqua,presenza di specie vegetali e tipo,caratteristiche dei fondali etc..)
-Il trasporto?i metodi di acclimatazione?da esportatore a stabulatore,a grossista,a commerciante?
-Tecnologie?farmaci chimici o farmacopea naturale?gestione di vasca con integrazioni naturali(miracle mud,refugium,TAS,phytoreattori,etc..)o con integrazioni da prodotti commerciali?
-Prodotti comerciali "eco-friendly"?!
Gli spunti sarebbero quasi illimitati... e se ne possono trovare continuamente di nuovi e sviluppare meglio quelli esistenti ma per questo...servite voi ragazzi!
Rispondete numerosi,dite qualsiasi vogliate,la vostra partecipazione è fondamentale
Vi aspetto numerosi
-I pesci?!?!?!?!? quanto ci state attenti a cosa è,da dove proviene,se pescato o allevato e se pescato,chi lo ha fatto e come è arrivato qui in Italia?
sinceramente sono sempre orientato ad acquistare pesci nati in cattività, molto meglio se riprodotti da appassionati,e a mia volta li riproduco e li scambio.
-Metodi di pesca?!?!?!cianuro,pesca con tossine vegetali,profondità di pesca e decompressione???
nel dolce non li usano, vanno di retino... comunque il grosso sono nati in cattività.
-Biotopi di origine?!sviluppo della vasca SOLO in funzione degli abitanti con le caratteristiche tipiche dei luoghi di cattura o di origine(non intendo solo i valori kh,gh,ec,orp, etc ma anche quelli piu "scontati" come variazioni di T° durante l'anno,fotoperiodo e variazioni stagionali,idrodinamismo,altezza colonna acqua,presenza di specie vegetali e tipo,caratteristiche dei fondali etc..)
assolutamente si, bisogna avvicinarsi il più possibile, poi se una pianta non è proprio proprio del luogo amen, ma l'effetto finale deve essere quello.
-Il trasporto?i metodi di acclimatazione?da esportatore a stabulatore,a grossista,a commerciante?
deve essere curato, anche nello scambio. io evito la spedizione di pesci. -Tecnologie?farmaci chimici o farmacopea naturale?gestione di vasca con integrazioni naturali(miracle mud,refugium,TAS,phytoreattori,etc..)o con integrazioni da prodotti commerciali?
questo è da marino, nel dolce comunque impiego cibo vivo -Prodotti comerciali "eco-friendly"?!
punto sul fai date e sull'usato... e non ho una vasca spinta
Doverosa premessa: La passione acquariofila mi ha colpito ormai un anno fa, non è certo tanto tempo ma grazie al forum ed a molti utenti davvero davvero competenti le mie idee acquariofile sono cambiate (migliorate) di molto, rispondo quindi dopo il percorso fatto e da acquariofila maturata
I pesci?!?!?!?!? quanto ci state attenti a cosa è,da dove proviene,se pescato o allevato e se pescato,chi lo ha fatto e come è arrivato qui in Italia?
Prima di comperare qualsiasi pinnuto mi informo parecchio, cerco sui siti di fiducia e leggo le esperienze di chi li ha già allevati. Allestisco quindi la vasca a dovere con la giusta disposizione di piante, nascondigli, arredi, passo poi ai valori dell'acqua, leggo quelli tipo e cerco di raggiungerli. Ho trovato un negoziante che va personalmente in Olanda e Germania a comperare i pesci per il negozio e questi sono quasi tutti di allevamento riprodotti da loro (niente wild per il momento), ormai mi rifornisco quasi unicamente da lui (anche dopo aver visto che pessimi esemplari provengono dagli allevamenti italiani) oppure, nel caso di uova, c'è la possibilità di farsele inviare da altri appassionati
-Metodi di pesca?!?!?!cianuro,pesca con tossine vegetali,profondità di pesca e decompressione???
Mmm pesca dei wild intendi?
-Biotopi di origine?!sviluppo della vasca SOLO in funzione degli abitanti con le caratteristiche tipiche dei luoghi di cattura o di origine(non intendo solo i valori kh,gh,ec,orp, etc ma anche quelli piu "scontati" come variazioni di T° durante l'anno,fotoperiodo e variazioni stagionali,idrodinamismo,altezza colonna acqua,presenza di specie vegetali e tipo,caratteristiche dei fondali etc..)
Faccio quel che posso, come sopra. La temperatura di estate necessariamente si alza ma di inverno/autunno non ho mai pensato di riproporre sbalzi termici, fotoperiodo spezzato per comodità, fondali, piante e misure della vasca scelte (spero) nel miglior modo possibile.
-Il trasporto?i metodi di acclimatazione?da esportatore a stabulatore,a grossista,a commerciante?
Come sopra, metodo di acclimatazione classico (busta galleggiante per capirci), dal negozio a casa di corsa con borsa termica. Non spedisco e non accetto spedizioni di animali.
-Tecnologie?farmaci chimici o farmacopea naturale?gestione di vasca con integrazioni naturali(miracle mud,refugium,TAS,phytoreattori,etc..)o con integrazioni da prodotti commerciali?
Non integro con nulla di nulla (neanche le vitamine gocce), unico accorgimento la fertilizzazione. Se intendi anche il mangime mi rifaccio quasi esclusivamente al cibo vivo congelato. I farmaci in commercio per le malattie dei pesci tropicali ormai sono scomparsi, se il classico sale da cucina non basta intervengo con dessamor e co. Unica prevenzione oltre alla cura dell'acqua le foglie di catappa.
-Prodotti comerciali "eco-friendly"?!
Bella domanda! Differenziamo buste, scatole, contenitori, scartoffie avanzate ecc, cercando di puntare anche al risparmio: vasche e attrezzatura usate, potature da altre vasche,evito lo spreco d'acqua ecc ecc
Io penserei piu che altro non all'impatto della pesca degli animali wild o delle piante, ma all'inquinamento dovuto al dispendio di energia per alcuni acquari.. immaginate quanta energia deve essere usate per riscaldare un 500 litri a 30 gradi per i discus.. Per non parlare della produzione di mangimi fertilizzanti e co.. Anche le industrie che li producono avranno scarti di produzione ...
Quindi secondo me no l'acquariofilia non rispetta la natura.. come l'esistenza dell'uomo dopotutto
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« Se qualcosa può andar male, lo farà. »Legge di Murphy
Io direi ni: per poter allestire le nostre vasche facciamo arrivare pesci da allevamenti in tutto il mondo, per tenerli consumiamo una grande quantità di risorse, in più emettiamo cure co2.
Per contro ci stanno molto a cuore gli animali, e spendiamo molto per farli stare al meglio.
Quindi direi che una compensa l'altra.
Secondo me è un discorso che dire vasto è poco...come si fa a dare la giusta interpretazione, ammesso che ci sia?
Ognuno dirà la sua, ma tutti avranno le proprie ragioni e le proprie convinzioni...Secondo me è come parlare della politica, non si conclude nulla! :P
Comunque, per quanto mi riguarda, condivido sia con Ale87, riguardo al metodo di gestione della vasca e riguardo ai pesci che allevo, e sono d'accordo con Agro, c'è una compensazione alla fine come in gran parte dell'attività umana, dall'allevamento degli animali, alla vita stessa di ogni specie vivente! Infine la visione di Manuuu riguardo all'inquinamento è altrettanto valida, un po' estrema sicuramente, perchè se si vede così ogni cosa non si vive più, però è corretta!
Però ammetto che sono altrettanto valide le possibili risposte, che ci saranno senza dubbio, per esempio: i pesci allevati non sanno nemmeno cosa sia il luogo di provenienza, oppure, è una cattiveria tenere in prigione degli animali, siamo crudeli e ipocriti...ecc ecc...
Non le condivido, ma come già detto è un vicolo cieco questo discorso... [secondo me!]
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"La corretta alimentazione dei pesci è uno dei principali fattori di successo nell'acquariofilia."
Allora per prima cosa cosa significa rispettare la natura?
Per me significa saperla usare senza però stravolgere l'ambiente e portarlo all'estinzione.
Il commercio che c'è dietro l'acquariofilia e non "l'acquariofilia" in passato ha gravemente stravolto molti ambienti, ma adesso le cose sono cambiate nuovi leggi controlli consapevolezza, ma principalmente, molto importante x chi ci guadagna sopra, è proprio il fatto di non stravolgere più tali ambienti perchè ne andrebbe del proprio guadagno.
Poi se si parla di industrie ecc. allora bisogna dire che c'è sempre un processo di evoluzione di sistemi e miglioramenti, l'inquinamento delle industrie viene sempre più ridotto e vengono sempre scoperte nuove tecnologie per il miglioramento di tali processi industriali, l'evoluzione porta costi l'importante è che come detto non si stravolgano ambienti fino a portarli alla completa estinzione.
Il problema più importante e inquinante del nostro pianeta è l'utilizzo del petrolio, che fino a una 15 di anni fà eravamo costretti al suo utilizzo, adesso se non ci fosse tutta questa gigantesca speculazione, potremmo veramente farne a meno, energia geotermica, energia delle maree, energie solari, energie eoliche, motori che vanno ad olio ecc ecc.....
Ecco, siamo partiti per la tangente!
Non che non condivida le cose dette da Pirataj, anzi, sto studiando proprio queste cose all'università, però dopo soli 3 messaggi siamo arrivati a parlare del petrolio, partendo dalla gestione dell'acquario, pensate un po' xD
Per questo dico che è un discorso impossibile da fare...
(si era già provato a fare altre volte comunque)
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"La corretta alimentazione dei pesci è uno dei principali fattori di successo nell'acquariofilia."
Ecco, siamo partiti per la tangente!
Non che non condivida le cose dette da Pirataj, anzi, sto studiando proprio queste cose all'università, però dopo soli 3 messaggi siamo arrivati a parlare del petrolio, partendo dalla gestione dell'acquario, pensate un po' xD
Per questo dico che è un discorso impossibile da fare...
(si era già provato a fare altre volte comunque)
Quoto in pieno.
Il fatto sta proprio che la natura è indivisibile, cioè non si può parlare di danni causati dalla pesca per l'acquariofilia senza non mensionare i danni fatti dalla pesca massiva per l'alimentazione, senza aggiungere i danni fatti dagli scarichi delle barche, per non parlare dell'acidificazione delle acque causate dall'aumento di co2 nell'atmosfera ecc. ecc. ecc. ecc. ecc. e potrei continuare.
Sono laureando in scienze ambientali e posso dirvi che per rispettare la natura comunque c'è sempre bisogno di recare dei minimi danni iniziali l'importante è saper imparare dai propri errori porvi rimedio cercare nuovi metodi per non danneggiare nuovamente e nello stesso tempo proteggere tali ambienti.
Secondo me si rispetta se si comprano solop esci nati in cattività e si ha il giudizio di provare a fare un buon lavoro... poi per il risparmio energetico è un discorso divero e lungo e non appartiene solo a chi ha un acquario non bisogna generalizare, quindi con questo hobby non centra in se per se
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si impara sempre qualcosa di nuovo... leggere tanti libri e molto importante!